Piranesi (Id, 2020): il celebrato secondo romanzo di Susanna Clarke. E' una di quelle storie dove il setting è protagonista e ruba la scena a personaggi e storia: un po' Riverworld, un po' generica Torre di Babele, il romanzo è ambientato in una gigantesca, infinita House.
E' letteralmente un mondo di scale e stanze, porte e finestre, e statue: una moltitudine infinita di statue di ogni forma e posa.
Immagino che l'autrice abbia creato una mappa per gestire l'orientamento e lo svolgimento di Piranesi; non ho controllato e, onestamente, ho perso interesse dopo poche decine di pagine, ma sono pronto a credere e scommettere la geografia interna della House sia corretta e solida (si trovano fan-mappe online).
Tutto ciò detto.
Nella casa vive un uomo, quest'uomo è senza nome e chiamato Piranesi dall'unico altro uomo che vive nella casa (Giovan Battista Piranesi, diciottesimo secolo, è circa famoso per aver disegnato svariati labirinti e prigioni immaginarie); Piranesi trascorre il suo tempo esplorando la House, memorizzandone la struttura interna, non solo geografica: ci sono stagioni, ci sono maree, piogge, animali che arrivano e vagano.
Ci sono, ovviamente, segreti.
Piranesi è un personaggio innocente e ingenuo sulla falsa riga di tanti Candide, si meraviglia di cose semplici e trova felicità nella routine, il divino nell'ordinario e via dicendo.
La prima metà del romanzo è praticamente senza trama, nella seconda entra in scena un terzo personaggio e l'equilibrio si spezza: scopriamo a frammenti e puzzle il passato di Piranesi e l'identità dell'Altro.
C'è un po' di misticismo, qualche disanima sul rapporto tra identità e memoria.
E' certamente un buon romanzo, è anche estremamente sopravvalutato a mia modesta opinione.
SPOILER SPOILER SPOILER
Ugh. La House è una specie di spazio metafisico composto di idee al quale è possibile accedere con un semplice rituale che, soprattutto, spinge la persona a un particolare atteggiamento mentale; c'era una volta un mistico, il mistico aveva studenti e ammiratori, e appassionati della sua opera: l'Altro è uno degli studenti e un assassino, Piranesi era uno studioso del mistico catturato dall'Altro e imprigionato nella House. Il terzo personaggio è un poliziotto (ci sarebbe anche un quarto personaggio che è il mistico). Nel finale, l'Altro cerca di uccidere tutti e muore; la poliziotta porta Piranesi fuori dalla House e nel mondo normale; le memorie di Piranesi e della sua identità precedente si fondono e formano una specie di terza persona, sintetizzo. Questa persona si reinserisce nel mondo normale, ma continuerà ad andare di tanto in tanto nella House.
Non c'è un vero finale.

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