Full River Red: l'ultimo film di Zhang Yimou. 
Se capisco correttamente, può essere visto in due modi. Quello di un cinese, quello di un non cinese. 
Apparentemente, "Full River Red/Man Jiang Hong" è il titolo di un poema così famoso da essere conosciuto by heart da ogni cinese al mondo. I non cinesi dovranno arrivare alla fine del film per scoprirlo, ma essendo un dato 'scontato' per il pubblico a cui è dedicato, penso si goda una migliore visione dal saperlo prima. 
Non è il miglior film del grande regista, non è il suo peggiore (ma è in basso): contiene alcune brillanti idee cinematografiche, sfortunatamente è molto lungo e la ripetizione di queste belle soluzioni visive diventa presto un manierismo fastidioso. 
Parlo, più che altro, delle riprese dall'alto con la musica punk cinese mentre i nostri protagonisti si muovo nel labirinto della cittadella come topi nella trappola della trama. 
E' un whodunit ambientato durante un famoso avvenimento storico del dodicesimo secolo. 
Tutti riferimenti che ho scoperto dopo aver guardato il film, se li avessi saputi prima avrei capito meglio la trama. 
Anni prima dell'inizio del film, un famoso generale è stato imprigionato (ingiustamente secondo molti) e ucciso. Full River Red è il nome di un suo famoso componimento (spurio secondo alcuni). 
Tutto questo non viene spiegato dal film, ma è il motore della storia e si può ricostruire guardando fino in fondo, ma con un po' di confusione. 
Durante un incontro tra diplomatici Song e Jin, l'ambasciatore dei Jin viene ucciso. 
Per vari motivi, ci sono 2 ore per risolvere l'omicidio e offrire una spiegazione soddisfacente o sarà una catastrofe; a questo punto, la durata del film e della storia coincidono (circa, non è 24 ma quasi).
A risolvere l'omicidio vengono chiamati un giovane ufficiale rampante e un soldato di basso rango un po' stupido un po' no; c'è qualcosa di Moliere nella combinazione di personaggi e loro dialoghi. 
Comincia con toni molto comici, ma non divertenti, finisce con il solito roboante ansito nazionalista ormai inevitabile nei film governativi di Yimou. 
La trama è un casino di sospetti eliminati uno dopo l'altro, alleanze e contro alleanze, tradimenti vari e segreti rivelati, ogni personaggio ha una sua agenda personale e qualcosa che vuole tirare fuori da questo incidente. 
Alcuni di questi segreti, uno molto grosso, è estremamente ovvio fin dall'inizio ma il resto è abbastanza ben articolato e interessante. 
Visivamente è più raccolto rispetto alla tradizione del regista, ma non mancano le scene con molti personaggi in perfetta sincronia.
Cast di prima grandezza, naturalmente, con Shen Teng nel ruolo del soldato, Jackson Yee in quello dell'ufficiale e solo volti noti anche nei ruoli più piccoli. C'è un unico personaggio femminile importante ed è l'unico attore ignoto (a me).
Troppo lungo nella parte centrale, noioso all'inizio, intrigante nel finale. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Ovviamente, il soldato semplice è sostanzialmente il capo del complotto. Tutto l'incredibile casino di questa storia è per mettere in scacco il primo ministro e costringerlo a rivelare le ultime parole del grande generale, suo avversario politico, da lui nascoste, ovvero il poema del titolo.