Titanium Noir (Id, 2023): uhm. Cominciamo con un: "eccellente". Uno dei migliori libri dell'anno.
Romanzo di Nick Harkaway, il suo primo dal complesso Gnomon del 2017... o, per meglio dire: il primo con questo pseudonimo dopo la pausa di quattro anni e due libri usciti sotto l'identità di Aidan Truhen. 
E' uno dei miei autori preferiti e da anni lo psicanalizzo a distanza attraverso i suoi romanzi. 
Ha compiuto 50 anni, forse in crisi di mezza età, sicuramente segnato dal Covid (come testimoniato dal suo nuovo trafiletto autografo di autopresentazione e dai ringraziamenti a fine libro). 
Titanium Noir, come chiaramente intuibile dal titolo, è una breve detective story fantascientifica: il conto delle pagine è simile a quello delle sue ultime produzioni come Truhen, il soggetto è invece più in linea con la tipica fantascienza metafisica alla Harkaway. 
Lo stile è diverso da entrambi: secco, conciso, molta punteggiatura ma fraseggio breve; un certo gusto per le one-line di lirismo descrittivo tipiche del noir; lingua molto ricercata, con tanto di mio occasionale ricorso al dizionario: il protagonista è un detective indipendente che lavora (alla Sherlock) come consulente della polizia in casi 'speciali', è molto intelligente e altamente educato, e la lingua del libro, che è narrato in prima persona tempo presente, è studiata per rappresentare e comunicare queste caratteristiche.  
Harkaway è un grande scrittore: completando la mia ricostruzione del suo quadro psicologico, questo libro, il cui soggetto e forma sono un misto delle sue personalità pubbliche, è narrativamente il più simile alle opere del famoso padre. E' una somiglianza superficiale, certo, ma presente. 
Dietro l'aspetto noir facilmente accostabile alle spy stories del padre, infatti, è immediatamente rintracciabile la squisita tecnica e il desiderio artistico del figlio: non avrà mai il successo del padre, ma le sue opere sono da anni letterariamente superiori. 
Ambientazione: una grande città, la più importante al mondo perché sede della più importante industria del pianeta, nonché residenza del suo 'presidente' e più importante persona al mondo. 
C'è questo trattamento genetico ultra esclusivo, devi essere veramente mega-super-ricco per poterlo avere, e comunque ci vuole il Suo benestare: questo trattamento, semplifico, ti rende immortale. 
Non solo immortale, ma anche più grosso. 
Usi il trattamento una volta, diventi Shaq; lo usi due volte, diventi qualcosa di diverso. 
Lui, l'uomo a capo di tutto, l'ha usato quattro volte ed è gigantesco. Un titano. 
Il nostro detective è l'uomo da chiamare quando succede qualcosa di criminale che coinvolge un titano: ha legami con la polizia, con l'underground e con la società dei titani. 
I titani sono pochissimi al mondo, ma sono come le star di Hollywood e i super mega ricchi: sono fuori dal mondo, vivono vite incomprensibili. Sono i ricchi così ricchi da aver trasceso l'umanità. 
C'è un ovvio simbolismo sociale e satirico in questa rappresentazione. 
A inizio libro un titano viene trovato morto, viene chiamato il nostro detective, il caso è molto complicato, il caso ha ramificazioni che tirano in ballo segreti vecchi di decenni e implica ogni persona che conta. 
Non è un libro con colpo di scena finale: non è uno di quei gialli che depistano e tengono il lettore all'oscuro al pari dei suoi personaggi; qui il nostro detective indaga, sviluppa teorie, indaga, elimina alcune teorie e ne migliora altre: quando alla fine capisce la verità, ci siamo arrivati insieme a lui. 
Poco più di 200 pagine, oltre all'indagine ci sono almeno 4 storie d'amore e 2 bromance; 2 scene di combattimento, 1 brevissima di sesso, 3 o 4 viaggi all'ospedale, e almeno 1 personaggio direttamente uscito da John Wick. 
Harkaway è un genio: la densità narrativa di Titanium Noir è impossibilmente compatta. 
Tutti i personaggi sono unici, eccentrici; ogni dialogo è smart e fuori dal comune. 
Non c'è una sola scena vagamente realistica, in questo senso è come guardare un film di Guy Ritchie, ma è una scelta e il risultato è perfetto: non c'è un personaggio noioso, nessuno dice qualcosa di banale. 
Spererei in un seguito, e non sarebbe difficile farlo, e l'esperienza come Truhen gli darebbe anche un precedente, ma non c'è nulla di annunciato. 
Harkaway continua a essere refrattario ai social e alla comunicazione con i fan. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Elaine è l'assassina, il motivo dell'omicidio è troppo lungo da spiegare: lei e la vittima si conoscevano in una 'vita precedente', ma la trasformazione in titani tende a fottere un po' il cervello e la memoria quindi è più complicato di così e poco importante. 
Il protagonista viene quasi ucciso alla fine, l'unico modo di salvarlo è trasformarlo in un titano. 
Nel finale sono tutti una famiglia felice e, viene suggerito non troppo velatamente, tutto il dramma e le morti e i segreti rivelati potrebbe essere stati pilotati da Athena con il solo scopo di arrivare esattamente a questo happy ending.