Undead Girl Murder Farce: incontrastata dominatrice dell'ultima stagione animata giapponese, 13 episodi di adattamento da una serie di light novel. 
L'anime è galattico ed è piaciuto a tutti... quelli che l'hanno guardato. 
Sfortunatamente la serie è molto poco nota, le informazioni in inglese sono limitatissime, e la situazione non è cambiata durante la trasmissione. 
Uhm.
Undead Girl Murder Farce è una serie investigativa sovrannaturale ambientata nel 1800 circa; è una di quelle storie che utilizza famosi personaggi letterari e/o realmente esistiti e li inserisce in un contesto di fantasy urbano. 
Immaginate, continuo a considerarlo l'esempio più famoso, la League of Extraordinary Gentlemen.
I protagonisti della serie sono 3 giapponesi, ma il grosso della serie si svolge in Europa. 
C'è una donna immortale, in vita da quasi 1000 anni, il cui corpo è stato rubato e (non)vive attualmente solo come una testa portata in giro dentro una gabbia per uccelli: è il detective; i suoi 2 assistenti sono la sua maid-guerriera armata di fucile con baionetta e proiettili d'argento, e un umano ibridato dalla mad scienza con i geni e il sangue di un oni per diventare un killer di mostri. 
Il tono della serie non è drammatico, non è comico: è farsesco (dovevo dirlo). Nessuno dei personaggi si comporta seriamente, combattono alla morte mentre scherzano tra loro, raccontano storie e in generale sembrano tutti cinicamente disinteressati al risultato finale. 
E' un altro esempio di novità e ricerca di toni e rappresentazioni diverse nel mondo dell'intrattenimento giapponese. 
Ci sono 4 romanzi. L'anime racconta 3 storie: 2 in quattro episodi, 5 episodi per l'ultima; non sono sicuro, ma l'impressione è che l'anime adatti almeno i primi 3 romanzi. 
La prima storia è un'introduzione ai protagonisti, la seconda si sposta a Londra e vede lo scontro tra Sherlock Holmes e Lupin, nella terza si parla di Lupi Mannari; il corpo della protagonista è stato rubato da una cabala di mostri famosi il cui intento finale è... boh. 
E' una produzione Lapin Track, altro semi-ignoto studio d'animazione a scendere in campo con proposte al di fuori dei contesti consolidati del mercato. 
La regia è di Shinichi Omata (ha diretto l'interezza dei progetti dedicati a Kaguya) e la storia è di Noboru Takagi: lo studio è ignoto, ma lo staff è pieno di personalità di primissimo livello. 
L'unico difetto della serie è che non finisce, non arriva manco lontanamente vicina alla fine ed è molto improbabile vederne un seguito presto (se mai). 
Resta l'anime da vedere questa stagione.