Shards of Earth (Id, 2021): è il primo libro nella trilogia "The Final Architecture" di Adrian Tchaikovsky, tutti e 3 già disponibili. 
Come Trails into Reverie, ricorderò questo libro cominciato quando ancora il mio adoratissimo cane era con me, finito dopo l'arrivo del cucciolo teppista, che per altro ha mangiato 2 segnalibri usati per questo libro ed è varie volte corso via con il libro stesso in bocca lasciandovi anche indelebile traccia di sangue dal cambio di denti. 
E' un gran bel libro e meritevole vincitore di premi. 
Parlo della trama spiegando il titolo: l'umanità esplora lo spazio e va in giro e incontra alieni e tutto è figo. 
Un giorno arrivano gli Architetti: creature spaziali grandi come lune capaci di manipolare la gravità (su scala planetaria) con la stessa precisione di Magneto. L'umanità è come formiche rispetto agli Architetti e agli Architetti piace trasformare i mondi in opere d'arte, solitamente rendendoli inabitabili e uccidendo l'intera popolazione. 
La Terra è distrutta e l'umanità si disperde nello spazio, fonda varie colonie e vive nel terrore dell'arrivo di un altro Architetto. 
Succedono cose (questo è tutto il prologo) e l'umanità comincia a dividersi: ci sono quelli che rimangono umani-umani, c'è un gruppo che si scorpora e diventa una specie di società di amazzoni (tutte donne e guerriere); succedono altre cose e saltano fuori pure dei mutanti con poteri mentali, sintetizzo ma è molto più interessante e complicato di così, che possono in qualche modo parlare con gli Architetti e pregarli di non ammazzare tutti. 
Anni prima, uno di questi mutanti ha fermato gli Architetti spiegando loro di star ammazzando essere intelligenti (semplificando molto). 
Comincia la storia del libro: protagonisti principali sono quel mutante e una delle amazzoni, ma ci sono altri personaggi. 
In un solo libro c'è tanto world building quanto nell'intera serie della Culture di Banks. 
Non è un insulto a Banks, che è un genio e venti anni più vecchio, ma un gigantesco complimento all'autore. 
Il libro è diviso in parti, ogni parte è incentrata su un 'frammento della Terra', nel senso di una delle colonie/società/tipologie umane divisesi dopo l'avvento degli Architetti. 
Colpisce, fin da subito, la maturità tematica e stilistica della scrittura di Tchaikovsky: è qualcuno che si percepisce aver vissuto intensamente e sperimentato nella sua vita, e il tutto si riflette nei suoi pensieri, idee e nella profondità quasi accidentale di alcune delle riflessioni pubblicate. 
In un contesto fantascientifico dove alieni di vario tipo, AI, mostri lovecraftiani e altre robe combattono freneticamente tra loro, si inseguono e rincorrono tra agguati, piccoli scontri e battaglie gigantesche. 
I protagonisti sono fuori dal comune: il freak genetico, immortale ma fragilissimi e psicologicamente distrutto, chiunque può batterlo ma lui e l'unico che può battere chi nessuno può battere; l'angelo guerriero di un culto di lesbiche geneticamente modificate per la perfezione marziale. 
Insieme a loro una ragtag crew come poche.
Divertente, affascinante, pieno traboccante di idee originali e idee 'prese a prestito', il tutto rimescolato con brillante struttura e impeccabile narrazione. 
Ah, mi sono perso nel racconto della storia: gli Architetti forse sono tornati e tutti vogliono il nostro non-eroico mutante come protezione. 
Aspetterò un momento a prendere i seguiti, prima qualcosa di più scacciapensieri, ma finirò certamente la serie.
SPOILER SPOILER SPOILER
Gli architetti sono effettivamente tornati e non è che succeda poi molto, tutto il libro è un viaggio panoramico nella società spaziale immaginata dall'autore: l'unica rivelazione è che gli architetti sono schiavi di qualcosa ancora più potente che odia la vita e li manda in giro a sterminare tutto e tutti.