The Pope's Exorcist: è piaciuto così tanto che un seguito è già in produzione. Incomprensibilmente. 
E' una bizzarra commedia horror, dove molta della comicità è involontaria e l'orrore è troppo simile a ogni altro film di esorcismi. 
In questo senso, però, bisogna ammettere una più prominente influenza dell'Esorcista originale: la vittima di possessione di questo film, infatti, dice e fa cose che non si vedevano in un film da parecchio tempo; tutti gli ultimi film di esorcismi sono morigerati e contenuti rispetto al capolavoro di Friedkin: The Pope's Exorcist si lascia andare a bestemmie e sesso, lo fa sguaiatamente, ma lo fa. 
Formalmente, il film è tratto dai libri del circa celebre capo esorcista vaticano Gabriele Amorth. 
La produzione ha voluto dare un indirizzo simile ai film di The Conjuring, quindi tratti da una 'storia vera'.
Russell Crowe è l'esorcista e parla italiano molto spesso nel corso del film, decentemente devo aggiungere, ma non abbastanza da evitare il ridicolo. 
In questo film c'è tutto: scene di guerra partigiana contro i fascisti, scontri politici interni al vaticano, dirette citazioni agli scandali sessuali vaticani, altri segreti vaticani alla Codice Da Vinci, Franco Nero che interpreta Giovanni Paolo 2 in un modo che a chiamarlo caricaturale gli si farebbe un favore, non so quante scene alla Nanni Moretti con la vespa, scene splatter alla Evil Dead... e c'è pure l'esorcismo. 
Cosa abbiamo guardato? 
Non lo so: un casino di film senza senso che, per qualche motivo misterioso, risulta abbastanza divertente e deve essere costato abbastanza poco da giustificare l'immediata produzione del seguito.