Star Trek - Picard S03: voglio essere obbiettivo. La coppia di episodi, 9 e 10, del gran finale della serie sono il più alto pezzo di intrattenimento mai concepito e realizzato dall'Uomo. 
In questa stagione, Picard trascende il senso più comune di fan-service ed eleva l'insieme di malinconia e nostalgia alla sua origine, a un livello raro di gioioso ed effervescente intrattenimento. 
Il concetto è lo stesso alla base degli Expendables, più indietro degli Space Cowboys di Clint Eastwood: l'idea così umana e da tutti comprensibile, che la vecchiaia non sia la fine delle avventure, che gli onori e i trionfi non siano finiti anni fa, che certi rapporti e componenti positive della nostra vita ci accompagnino fino alla fine. 
Fatico a immagine questa serie possa piacere a un ragazzino, forse le prime 2 stagioni, forse giusto la prima stagione. La stagione 3 di Picard è in tutto e per tutto la stagione 8 di The Next Generation. 
Un membro dopo l'altro, un episodio dopo l'altro, la crew torna al completo fino alla rivelazione/mega sorpresa dell'episodio 9 quando tutto, ma proprio tutto, va al posto giusto e Picard sublima tutti gli aspetti commerciali della sua produzione, i ganci del suo marketing e diventa arte.
La stagione 3 di Picard possiede un ritmo narrativo che avvicina la perfezione del climax: è un crescendo di tensione, poste in gioco, dramma e coinvolgimento con pochi pari; si comincia con Patrick Stewart, Frakes, poi qualche sorpresa inaspettata come Michelle Forbes o Tim Russ, poi arrivano 'gli altri'. 
E' la reunion definitita. E' la stagione 8 di Next Generation, è anche la stagione 8 di Deep Space Nine. 
E' il culmine e la conclusione di tutto ciò che fu Star Trek prima di Enterprise, prima della nuova timeline. 
Ken il guerriero quando piange non si avvicina neanche un po' a rappresentare l'emozione virile e maschile della fine degli anni 80 quanto questo canto del cigno di Picard. 
Tutto ciò detto. 
Qualcuno non l'ha vista così: senza stare a disturbare Shatner, anche Robert Beltran ha deciso di rifiutare un ruolo nella serie... perché, diciamocelo, Picard è anche la stagione 8 di Voyager. 
La continuity è un casino: i fatti della stagione 2 vengono liquidati con brutale superficialità, non andate a cercare Jurati e i nuovi borg in questa stagione finale, fate conto non siano mai esistiti; ci sono anche alcuni retcon della prima stagione. Gli sceneggiatori hanno deciso di essere pratici: per concludere Picard in questa maniera, dovevano recidere all'origine alcune trame delle stagioni precedenti e partire quasi da zero.  
Perché, diciamocelo di nuovo, Picard è anche Star Trek - First Contact 2. 
La stagione 3 di Picard risponde e chiude ogni storia di Star Trek degli anni '90. 
Tutto ciò detto, potrebbe esserci un seguito.
Non c'è una notizia definitiva a riguardo, ma Picard è stato un successo e alcuni dei suoi protagonisti potrebbe saltare fuori in progetti simili, qualcuno parla di uno Star Trek - Legacy, e proseguire questa versione di Star Trek. Probabilmente meno marcatamente concentrata sull'amarcord, ma continuando a tenere viva la continuità narrativa e storica dello Star Trek originale con i nuovi assetti contemporanei. 
Naturalmente, c'è della preoccupazione perché si parla di troppi progetti e il rischio (intenzione?) è che accada come con Star Wars e la Marvel, ci sia una saturazione di progetti, la qualità ne risenta, il pubblico stanchi. 
Prendete Picard, ancora una volta: ci sono battaglia spaziali, ci sono combattimenti corpo a corpo, ci sono mostri, esplosioni e un sacco di ottimi effetti speciali, ma Picard è puro e onestamente Star Trek e la risoluzione finale avviene grazie al potere della comprensione, delle parole e dell'empatia. 
Qualcuno ha scritto parole molto interessanti paragonando la terza stagione di Picard al Ritorno dello Jedi, invertendo alcuni ruoli chiave, ottenendo un risultato completamente diverso. 
Picard non è matematica, c'è davvero del cuore nella sua realizzazione e si sente dal primo all'ultimo, glorioso minuto; indipendentemente da quanto stupida e imbarazzante possa risultare la lunga sequenza di epiloghi finali. 
Commosso e sorpreso, specialmente dopo il parziale fallimento della seconda stagione, ho guardato la terza stagione di Picard provando emozioni come quando ero ragazzo; lo so, suona male come quando i cuochi televisivi rompono il cazzo con i sapori di quando erano bambini, ma certe cose sono così davvero. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Quindi: Picard ha un figlio che Beverly ha avuto di nascosto e gli ha tenuto nascosto; i changeling e i borg si sono alleati contro la federazione che ha cercato di sterminare entrambe le razze; nella battaglia finale, Picard e la ciurma sono a bordo della Enterprise D contro un gigantesco cubo borg comandato dalla Regina di First Contact. 
Vincono e tutto è bene nella federazione. 
Ecco, dopo averci mostrato il peggio della federazione nelle due precedenti stagioni; qui Picard torna alla visione genuina e positiva di Roddenberry. 
Nel finale del finale, Seven e Raffi e il figlio di Picard sono al comando della Enterprise G e vengono contattati da Q.