Inu-Oh: voglio cercare l'esistenza di un testo/saggio/studio sul rapporto tra animazione e musica, come mai così tanta animazione in giro per il mondo sia abbinata a forme narrative musicali. 
Anteprima a Venezia lo scorso anno, uscito in Giappone in estate 2022: è l'ultimo lungometraggio diretto da Masaaki Yuasa per Science Saru. 
Tratto da un romanzo di Hideo Furukawa 'liberamente ispirato' a Heike Monogatari, classico letterario giapponese d'epoca Heian, il film racconta dell'amicizia e collaborazione artistico-professionale tra un 
ballerino e un musicista. 
Uhm. 
Il 'ballerino' è orribilmente deforme e schifato dalla sua famiglia, ma dotato di impossibile talento: parliamo di un tipo di danza 'sarugaku' che è una sorta di proto-teatro noh.
Il musicista è un biwa hoshi, una specie di monaco musicista itinerante cieco specializzato depositari dell'epica nota come, appunto, Heike Monogatari; il biwa è una specie di liuto. 
Tutto ciò detto. 
Il film comincia con i due che fanno 'roba' abbastanza tradizionale, poi si trasforma: glam rock, breakdance, danza classica occidentale, michael jackson, i queen, punk. 
Inu-Oh è uno spettacolo particolare, visivamente e musicalmente ricercato, artisticamente denso. 
Narrativamente palloso. 
Animazione di altissimo livello che utilizza vari stili e tecniche, impressionante e superba, piena di idee e avventure tra colori e scene impressionistiche; musica che mescola influenze culturali tra occidente e oriente, passato remoto e presente, passando senza soluzione di continuità da tradizione a modernità. 
Sfortunatamente, per me, l'ultima ora di film (su un film di un'ora e mezza) è praticamente un concerto animato con la narrazione affidata ai testi delle canzoni e a poche, e brevi, scene interlocutorie. 
E' molto bello da guardare, bello da ascoltare, ma ho dovuto resistere alla tentazione di mandare avanti. 
La scelta del regista è ammirevole, intellettualmente onesta e applicata con determinazione: sotto il mash-up musicale e la ricercatezza visiva, si nasconde un'opera teatrale vera e propria che affida alla danza e al testo delle canzoni lo svolgimento della storia. 
Sorprendentemente originale, ottimo pezzo d'animazione, noioso.