The School for Good and Evil: mia moglie mi ha costretto. Tratto da una serie di romanzi per bambini, la storia è stata adattata e riorganizzata per un pubblico di teenagers. 
Volendo sintetizzare: è 'Mean Girls' fantasy. 
Regia di Paul Feig, il film ha un cast notevole in vari ruoli comprimari: Charlize Theron e Michelle Yeoh, Laurence Fishburne e Cate Blanchett (solo voce) sono il quartetto di attori molto famosi da diversi anni divenuti immancabili guest star di qualsiasi produzione speculativa americana. 
Le protagoniste sono poco conosciute (da me?): Sophia Anne Caruso proviene dal teatro, Sofia Wylie dal Disney Channel. 
La storia funziona così: c'è una scuola di magia divisa in 2 'corsi', quello per gli eroi e quello per i villain. 
Succedono cose e le nostre protagoniste si trovano a frequentare la scuola, naturalmente separate. 
C'è la ragazza coi capelli ricci e la pelle scura che al villaggio tutti bullavano chiamandola 'strega' che si trova nel corso delle principesse, ma le vorrebbe tornare a casa; c'è la sua amica che voleva fare il corso delle principesse e si trova invece in quello delle streghe. 
Le due ovviamente si trovano a litigare e poi al centro di una guerra tra fazioni. 
Il film è un casino. 
Funziona la parte dove il bene non è davvero bene e il male non è davvero male, è ben spiegata e sviluppata, raccontata in modo infantile ma con un messaggio di fondo lodevole... sfumature di grigio, etc.
Il resto è mediocre: la scuola è interamente composta da jock e mean girls, ogni scena è odiosa e trita; il percorso di crescita caratteriale dei personaggi è stupido; il percorso sentimentale è confuso e conflittuale: metà del film sembra indirizzato verso una storia d'amore omosessuale, l'altra metà no. 
In certe parti sembra, addirittura, uno dei quei film da far vedere ai ragazzi omosessuali per curarli. 
Effetti speciali di merda, attori di merda. Una merda.
Ah: è su Netflix.