Dead for a Dollar: l'ultimo film di Walter Hill. Walter Hill è ancora vivo? Ha 80 anni, questo è il suo primo film da 6.
Mettiamo le cose in prospettiva: nel 2014, a 84 anni, Clint Eastwood diresse il suo ultimo buon film, American Sniper.
Questo film di Hill, casomai il titolo non fosse sufficientemente indicativo, è un western. 
Per capire quale tipo di western, è necessario partire dalla fine: è una roba che dico spesso, ma in questo caso la intendo letteralmente; nei titoli di coda, Hill dedica questa produzione a Budd Boetticher. 
E' un nome che potrebbe dirvi poco: è stato un prolifico regista e sceneggiatore di western di serie B degli anni 50. 
Qui lo ricordiamo soprattutto per aver scritto Gli Avvoltoi Hanno Fame con Clint Eastwood.
Dead for a Dollar è un western indie a basso budget, diretto da uno dei registi più famosi di Hollywood, interpretato da un cast di attori a dir poco famosi: Christoph Waltz, Willem Dafoe e Benjamin Bratt.
Waltz è un bounty hunter non uguale ma simile al suo ruolo in Django di Tarantino, Dafoe (spettacolarmente in forma fisica) è un outlaw, Bratt è il classico ricco-bastardo-landowner messicano.
C'è la moglie di un emergente politico americano che è scappata con un soldato (disertore) di colore, Waltz viene incaricato di recuperarla e sistemare le cose; la donna è fuggita e ha trovato rifugio nel territorio di Bratt; Dafoe è nel mezzo a fare casino. 
Ora, mentre è vero che Dead for a Dollar è circa un film senza tempo che avrebbe potuto tranquillamente essere stato realizzato nel 1992 (anno a caso), non è possibile dichiarare (mi sarebbe piaciuto farlo) che lo si possa confondere con un film degli anni 50. Lo stile di recitazione, soprattutto, è troppo diverso. 
E', comunque, un film che Hill ha realizzato senza dubbio anteponendo la forma alla sostanza: la storia è flimsy a dir poco, ed è vero che i western solitamente non abbiano necessità di particolare consistenza narrativa, ma qui succedono un sacco di stronzate, specialmente nella parte finale, che rendono lo sviluppo della vicenda poco interessante, quando non stupido.
C'è un sottotono di comicità paradossale che ricorda in più di un modo Tarantino, e non è solo per la presenza di Waltz, e c'è una credibile caratterizzazione machista del villain interpretato da Bratt... i personaggi funzionano, i dialoghi funzionano, ma l'insieme dei loro comportamenti è insoddisfacente. 
Visivamente è così pulito e minimalista da sembrare una ricostruzione digitale: non c'è un attore fuori posto, non c'è un attore di troppo, nessun dettaglio o elemento del paesaggio che contrasti o cozzi.
E' un buon western che raggiunge l'aspirazione produttiva del regista, ma non è abbastanza per soddisfare.