Super Crooks: la nuova stagione d'animazione è pessima. Non è una cattiva notizia, mi dà il tempo di recuperare cose lasciate indietro. 
Serie animata giapponese in 13 episodi, produzione Bones, rilasciata su Netflix a Novembre dello scorso anno. 
Questa serie marca contemporaneamente due caselle nella produzione di Netflix: fa parte dell'elenco di produzioni animate dell'accordo con Bones, fa anche parte dell'elenco delle produzioni dell'accordo con Mark Millar.
NOTA: la Millarworld di Millar, umile, è proprietà di Netflix dal 2017. 
Adattamento animato dell'omonima mini-serie in 3 albi scritta da Millar, disegni di Yu, uscita nel 2012 per l'etichetta Icon di Marvel. L'ho letta per prepararmi a questa serie, niente di che.
NOTA2: il titolo originale della mini sera scritto Supercrooks.
Sceneggiatura animata di Dai Sato. Gagliarda opening di Towa Tei. 
E' la tipica storia di Millar con carismatici super villain nei ruoli protagonisti.
In un mondo pieno di supereroi, i super villain sono pochi e le prendono in continuazione. 
Un gruppo di seconde linee cerca il colpaccio della vita. 
Questa è, in realtà, la trama del fumetto e degli ultimi 3 episodi dell'anime: i precedenti 10 episodi sono tutti originali ed espandono con un paio di avventure precedenti, formazione del gruppo, background aggiuntivo, etc etc. 
E' una bella serie e una delle migliori produzioni Bones da anni, è anche (giustamente) molto americana e un bel connubio tra tematiche dei comics USA e animazione giapponese; in questo senso l'unico vero difetto della serie è l'audio originale giapponese: è ambientata per lo più negli States e ci sono tante parole inglese, e i giapponesi non riescono a pronunciarle senza essere completamente ridicoli. 
E' tutto un 'za warudo'. In continuazione ed è tremendamente stupido. 
La serie è largamente comica, leggera, quindi ci sta... però anche no. 
Mantenendo lo stile tipico di Millar, c'è parecchio sangue splatter e molta iper-violenza, tutto generalmente grottesco e comico.
E' una produzione fuori dal comune, meritevole e ben realizzata, niente di memorabile ma non si può che apprezzare, SEMPRE, l'uscita dagli standard della ripetitiva mediocrità giapponese. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Finisce bene, nessuno dei protagonisti muore, tanti epiloghi felici.