Trese: seria animata originale di Netflix in 6 episodi rilasciata lo scorso giugno. Realizzata con la speranza di più stagioni successive, non è al momento chiaro se abbia ottenuto il successo necessario.
Urban fantasy ambientato a Manila, tratto da un fumetto filippino di grande successo. Nelle Filippine (qualcosa è stato tradotto e pubblicato in inglese).
L'ho guardato in inglese perché Netflix la indicava come la lingua originale, essendo una produzione americana non mi è sembrato strano, ma l'audio originale è invece, ovviamente, quello in tagalog.
...l'audio inglese, comunque, a imitazione dello stato linguistico delle Filippine, mescola abbondantemente frasi in tagalog all'interno dei dialoghi; suppongo che l'originale abbia le proporzioni invertite.
Non mi è piaciuto abbastanza da riguardarlo.
Stando alla wikipedia, l'anime adatta i primi 3 volumi del fumetto originale.
Gli autori del fumetto originale sono stati coinvolti nella produzione.
La produzione non mi è chiarissima: il produttore principale è uno studio indonesiano "BASE Entertainment", ma l'animazione dovrebbe essere stata realizzata in toto dallo studio americano "Lex and Otis"... fondato e diretto da Jay Oliva, che è anche regista principale di Trese.
Jay Oliva è già stato citato qualche volta qui sul blog perché da tempo coinvolto in varia animazione americana.
Per questo motivo, prima l'ho dichiarata una produzione americana, anche se i credits ufficiali la vorrebbero filippina: diciamo co-produzione e fatta.
Tutto ciò detto.
Manila è come la Los Angeles di tanti urban fantasy americani: piena di mostri e altri agenti sovrannaturali che vivono appena appena nascosti da un sottile velo, la porta accanto, le fogne o nascosti in piena vista.
Sintetizzo: tutte queste creature sovrannaturali sono divise in gruppi etnici, tribù, e non si massacrano tra loro a ogni occasione perché un umano della famiglia Trese, da secoli, veglia sul balance tra sovrannaturale e umano.
Alexandra Trese è l'ultima della famiglia. Suo padre è stato il più grande dei Trese, sempre sintetizzo, e l'autore di Accordi formali che hanno portato un livello di pace senza precedenti a Manila.
Alexandra succede a tanto padre e in più è una donna e giovane (il padre è morto male): tutti, umani e sovrannaturali, la trattano con sufficienza, sospetto, diffidenza e, soprattutto, vedono la sua successione come l'occasione per cancellare gli Accordi e tornare alla violenza, guerra, supremazia varia.
Faccio chiaro un punto: non è Dylan Dog, qui ci sono battaglie e sparatorie e una caterva di magia che fa esplodere palazzi, e la polizia e l'esercito filippino sanno tutto e collaborano (più o meno volentieri) con Trese.
Visivamente sembra un cartone americano di qualche anno fa, qualcosa più di qualche anno fa: è disegnato benino, animato mediocremente; sembra una produzione di metà anni '90 ma non è certo come altre porcherie viste su Netflix di recente. Galleggia.
Visivamente, l'immaginario Filippino è gradevolmente esotico: alcune cose sono abbastanza simili alle nostre, ci sono dei cosi che sono praticamente dei vampiri e sospetto siano stati caratterizzati così per appeal sul pubblico occidentale, mentre altre sono originali e intriganti.
Molti mostri. Molta magia basata su rituali e spesso utilizzando materiali poveri trovati nelle vicinanze.
Un cellulare evidentemente antiquato, per i nostri standard, per evocare un mostro di fuoco; un tappo di bottiglia trovato per terra legato a uno spago per uno spell di tracking.
Ci sono tanti dettagli ambientali di questo tipo che offrono una prospettiva molto diversa dalla nostra consuetudine.
In questo senso, Trese è assolutamente un must-see per tutti coloro alla ricerca di animazione diversa dal solito.
C'è molto sangue e gore. Non è Castlevania e la differente qualità dell'animazione assiste nel rendere il tutto meno impressionante, ma Trese ha chiare vibrazioni horror e slasher.
La storia è sorprendentemente ben organizzata, assolutamente banale ma meglio del previsto: c'è un tempo presente a colori con Alexandra e il suo caso della settimana, c'è un flashback a episodio (più o meno lungo tanto più vicini al finale e alle grandi rivelazioni) che mostra il passato di Alexandra e la vita con il famoso padre, grossomodo la sua origin story; c'è una trama più ampia che unisce i flashback al presente e gli episodi singoli al tutto.
E' fatto bene, solo molto prevedibile e già visto. La scrittura è così così: l'editing delle scene è molto brusco e suggerisce un budget davvero ridotto; si susseguono ruvidamente e l'andamento degli episodi tradisce inesperienza e poca qualità delle sceneggiature, o almeno della loro trasposizione.
Si vede del potenziale, dovessero fare una seconda stagione la guarderò, ma è una produzione di terza categoria che richiederebbe più budget per il coinvolgimento di professionalità di più alto livello.
NOTA: cercando un'immagine da ficcare qua sotto, ho trovato il seguente aneddoto. Nel 2020, gli autori di Trese pubblicarono gratuitamente un fan-comics team-up con la loro protagonista insieme a Wolverine e Batman: assolutamente non ufficiale né autorizzato. E' disponibile online sul sito ufficiale e dà un'ottima idea del fumetto di Trese. DC e Marvel non hanno apparentemente trovato motivo di fare storie.
In questo senso, Trese mi ricorda molto le originali TMNT di Laird e Eastman di inizio anni '80.
NOTA2: la caratterizzazione animata di Alexandra manca completamente il punto del design originale del personaggio. Parlo nello specifico della pettinatura che suggerisce corna demoniache del fumetto, completamente persa nel cartone dove sembra una normale frangia anime.
Posta un commento