Evangelion 3.0 + 1.01 Thrice Upon a Time (Evangelion Shin Gekijō-ban: ?): il manga di Evangelion uscì in Giappone nel 1994, il primo episodio tv della serie originale venne trasmesso nel 1995. 
In Italia lo stesso anno distribuito dalla neonata Dynamic. 
...bla bla, il primo film della Rebuild di Evangelion è uscito nel 2007; il terzo nel 2012. 
Fate voi. 
Potete scegliere. 
Circa 10 anni d'attesa per questo ultimo film, circa 14 per la conclusione del progetto Rebuild. 
Circa 27 volendo andare proprio all'inizio. 
Non è una discussione oziosa: il finale di Evangelion è un problema che Anno, Gainax e Khara si trascinano dietro fin dall'inizio. Il loro peccato originale. 
Nel 1995, saltavo scuola per andare in fumetteria. Una fumetteria specializzata in manga con molti contatti nella allora esplodente industria italiana del settore. Bologna e l'Emilia Romagna erano un po' il centro di questo movimento. 
Senza andare a fare un excursus: Panini e i Kappa Boys sono di qui. Non ho idea di quale fosse o sia la sede legale di Dynamic, ma nella mia fumetteria ci fu la presentazione ufficiale del 'Second Impact'... o 'Third Impact'? Ho un dubbio, sono passati una caterva di anni.
Comunque, saltavo scuola: vivevo in fumetteria. Il mio primo lavoro serio è stato in quella fumetteria.
Rivoluzionario è dire poco. 
Evangelion è finalmente finito, è come se una stagione della mia vita fosse arrivata al termine e non ci posso credere... e faccio bene a non crederci perché si parla già di possibili progetti collaterali. 
Figurarsi: manco il tempo di un momento di introspezione e subito si torna in pista. 
Causa i succitati 10 anni, ho deciso di riguardare i primi 3 film: aldilà di tutte le labirintiche astrusità e la filosofia e la religione, le frasi cool ma senza alcun senso, Evangelion possiede ancora alcune delle più innovative, uniche, forti e straordinarie immagini della fantascienza moderna.
Gli Eva, gli Angeli, le plugsuit e Tokyo 3 hanno influenzato gli ultimi 30 anni di fantascienza e non solo in Giappone. 
Non è solo una questione di immagini: Shinji, Asuka e Rei sono personaggi le cui caratterizzazioni sono divenute archetipe e continuamente ripetute, li ritroviamo ovunque. L'impianto narrativo completamente fuori controllo e folle di Evangelion si è a sua volta elevato a modello fondamentale di un certo tipo di stilistica del racconto. 
Evangelion ha definito una generazione, ma la sua eredità è fortemente immersa nell'immaginario popolare.
NOTA: a questo proposito. La storia di Eva è così ricca, anzi direi proprio fitta, che
riguardando questi film mi sono accorto di quante cose siano state tagliate, quante cose non ci siano in questi film ma sono fermamente cementate nella mia memoria e nella mia comprensione della serie, al punto da esserci anche se non effettivamente parte del Rebuild.
Quello che voglio dire: guardare questi film senza aver visto tutto quanto prima, non può essere la stessa cosa e rende impossibile apprezzare nella sua interezza la vastità della scrittura di Evangelion. 
La serie originale con i suoi episodi finali originali, la serie originale nella sua seconda versione, Death and Rebirth, The End; il manga originale di Sadamoto, gli spin-off e i doujinshi come Re-Take: è tutto necessario alla comprensione di cosa sia stato Evangelion. 
Evangelion è il più significativo esempio della tendenza asiatica, specialmente giapponese, a riscrivere e rieditare opere finite, aggiornandole e rivisitandole, modificandole a oltranza in un contesto che è molto diverso da quello nostro. 
NOTA2: videogiochi come service. 
Siamo qui. Il finale di Evangelion. Di nuovo. 
Onestamente, questa volta è diverso. 
Rebuild 4 è il più lungo dei film, quasi 160 minuti con persino le lyrics delle due canzoni sui titoli di coda che hanno significato e fanno parte integrante della narrazione. 
Parlerò di più del finale dopo lo spoiler wall, ma il finale è finale e si conclude ogni trama e sottotrama. 
E' un finale fatto di combattimenti, rappresentazioni metafisiche, lunghissime conversazioni filosofiche sulla natura dell'essere umano e dei rapporti interpersonali, una quantità di mitiche technobabble... il finale è metanarrativo. Questo lo voglio dire anche qui: il finale della Rebuild di Evangelion è metanarrativo as fuck. 
E' l'apice della pura immaginazione e creatività di Anno e del suo team, ma è anche qualcosa di più.
Nei suoi 10 anni di gestazione, questo quarto film è diventato qualcosa di mitologico: a metà tra il vaporware e il secondo avvento. Si è caricato, Anno si è caricato di un'autorità suprema su tutto ciò che è anime in Giappone e nel mondo: Thrice Upon a Time è come l'idea del 'grande romanzo americano', vuole essere la somma e il riassunto di tutto ciò che è Anime. 
...e in qualche modo l'industria lo ha accettato. 
Vorrei vi fermaste a leggere chi è coinvolto nella produzione di Rebuild 4, nel dettaglio la quantità di nomi alla voce "in-between animation": A-1, Bones, Clover, CoMix, Graphinica, Kinema Citrus, Liden, Madhouse, OLM, Satelight, Tatsunoko, Ufotable, White Fox e tanti altri. Ho citato solo i miei preferiti tra i coinvolti, ma basta continuare a scorrere controllando altre voci di produzione e si incontrano anche Mappa, Trigger e altri ancora.
Non sarebbe esagerato dichiarare che Rebuild 4 sia una produzione realizzata dall'industria dell'animazione giapponese (quasi) nella sua interezza.
E' troppo lungo: ogni scena è ragionata e utile al funzionamento e sviluppo della storia, ma alcune sono troppo lunghe con i personaggi che si parlano o piangono addosso per troppo tempo. Ci sono alcuni passaggi prevedibili, come per esempio il character arc di Shinji, ma ci sono una quantità di palle curve senza precedenti: specialmente nell'ultima ora. 
"Ah, quindi Anno ha deciso che questo è il fulcro di Evangelion", mi sono detto a un certo punto; "Ah, no: allora questo è il nocciolo della storia", mi sono corretto poco dopo; "Ah, no è questa la verità al centro di tutto", ho provato un'altra volta. 
Rebuild 4 compie il miracolo e riesce a non ridurre tutta la sua pluridecennale storia a un singolo punto: è tutto importante, ogni elemento è chiave. 
Faccio un passo di lato: ci sono diverse scene d'azione con gli Eva che sono aldilà persino di quanto visto nei due precedenti, una tale mole di applicazioni della tecnologia Eva, inaspettati e fenomenali, da farmi provare pietà per chi dovrà scegliere e decidere come trasporle nel prossimo-prossimo SRW; ci sono colpi di scena e momenti narrativi di una tale brillante qualità da lasciare turbati per l'emozione: se il character arc di Shinji è tanto necessario quanto banale, quelli di Asuka e Rei sono arte. 
Tutti i personaggi hanno il loro momento, tutti: Rebuild 4 fa saltare fuori chiunque e sua sorella e gli trova un posto importante nell'economia della vicenda e un motivo di essere ed esserci ancora. 
...persino Gendo.
Ecco: il relativamente lungo momento di Gendo è l'unico passaggio realmente palloso del film, ma, a parte scriverlo più breve, la sua presenza è fondamentale il finale di Evangelion.
Non tanto del film, ma della serie stessa. 
Sono quasi 30 anni che ci chiediamo quale cazzo sia il problema di Gendo. Ecco. Qui viene spiegato.
Anno e il suo team, questo è un dettaglio per me, hanno inoltre deciso di omaggiare, non può che essere un omaggio, la Space Battleship Yamato più volte nel corso del film. 
No, non è un caso: la Wunder, la nave base del gruppo di Misato, sfrutta e utilizza varie corazzate navali 'spazializzate' che sono versioni minori della Yamato; l'operazione finale, la battaglia finale, è chiamata Operazione Yamato. 
Non sono coincidenze: è Anno che mi parla e si appropria della mia passione per la Yamato per dichiarare Rebuild 4 l'Anime degli anime. 
Passo di lato ancora: la merdosa applicazione di Amazon Video, che è una grossolana e malfatta imitazione di Netflix, e parlo proprio dell'applicazione che è letteralmente un cesso, è il simbolo della rincorsa di Amazon a Netflix. 
Una rincorsa forsennata che ignora i piccoli dettagli, che piccoli non sono perché l'applicazione è davvero offensiva, per lanciare sacchi di soldi oltre l'avversario nel tentativo di intralciarlo e raggiungerlo. 
Amazon Video mette a disposizione un sacco di anime, vecchi e nuovi (e sfortunatamente quelli vecchi, che guarderei come se non ci fosse un domani, sono tutti sprovvisti dell'audio originale), ma è ancora molto indietro rispetto al coinvolgimento diretto che Netflix esercita sull'industria già da diversi anni. 
Un sacco di soldi particolarmente pesante e lanciato dal più olimpionico degli atleti specializzati ha però centrato il bersaglio più grosso e lontano e importante. 
Rebuild 4 ha collezionato un casino di record economici nei cinema giapponesi, anche se dimostra il fatto di essere 'vecchio' e avere meno appeal sulle generazioni più giovani non essendo riuscito a superare il mediocre film di Kimetsu; soprattutto, Rebuild 4 ha segnato il record di 1st-day streaming su Amazon in Giappone.
Un successo per il servizio e un grande colpo con risonanza internazionale.
Torniamo al centro. 
Evangelion è finito. Non ci saranno altri sequel. Anno l'ha dichiarato più di una volta e anche recentemente. 
Evangelion non è finito. Non ci saranno altri sequel. Anno ha dichiarato che potrebbero esserci degli spin-off ambientati, tanto per dire una cosa a caso, durante lo skip temporale tra il secondo e terzo film di Rebuild.
La storia di Shinji è finita, ma gli altri personaggi potrebbero avere ancora qualcosa da raccontare. 
E' difficile lasciar andare un franchise come questo, specialmente per uno studio sempre in mezzo ai guai come Khara.
Potreste guardarlo e trovargli tutti i difetti possibili, ma sono decenni che l'animazione giapponese non produceva un film di questa importanza. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Il finale è Gendo sul 13 contro Shinji sullo 01. 
Combattono in un anti-verso che fa molto finale di Big O, molto molto da essere sospetto, con il mondo che è un grande set e i robot in cg che rubano una pagina da Dynazenon per raccogliere l'aspetto di un tokusatsu... ma non finisce qui. Questa parte è solo l'inizio del processo. 
Il finale di Rebuild 4 è tutti i finali di Evangelion compattati insieme: ci sono le scene ridotte a storyboard e disegni reminescenti di quelli del finale della serie originale, c'è il concetto di reset e ricostruzione del mondo con diversi riferimenti a End of Evangelion. 
Shinji vince, ma non vince combattendo. Parla con suo padre e lo capisce, e lo supera diventando adulto e indipendente. Imparando a sopportare il dolore e la perdita, a ricambiare l'amore e accettare il senso del sacrificio. 
Tecnicamente tutti muoiono, ma il mondo viene appunto resettato e, nell'epilogo, tutti sono vivi in una realtà senza Evangelion. La Neon Genesis. 
Yep. I dialoghi usano il termine 'neon genesis' più volte nel finale per parlare della ricostruzione del mondo liberato dagli Evangelion. 
In quella che è, forse, la più inaspettata e geniale delle curve lanciate nel finale, Anno fa accoppiare (termine tecnico) tutti i personaggi... ma non come ci saremmo aspettati.
Invece di schierarsi con team Yennefer o team Triss, Anno spariglia e fa mettere Shinji con Mari. 
Rei con Kaworu. Asuka con Kensuke. 
Ah, e adesso sono tutti adulti. Niente più first, secondo o third child: i nostri eroi si sono liberati della maledizione degli anime e del restare bambini per sempre per poter pilotare i robot, adesso sono adulti che possono avere relazioni sentimentali e affrontare il mondo senza inutile tragedia.