Ride or Die: produzione giapponese Netflix del 2021. Adattamento del manga "Gunjo" di Ching Nakamura, concluso (2007-2012: chiuso 2 volte. 3 volumi).
Visto il film, sono andato a leggere il manga... una parte almeno. Il numero di differenze è enorme. 
Il finale è completamente diverso. Il senso della storia è, specialmente nel finale, stravolto. 
La storia è quella di Thelma e Louise. 
Attrice-che-non-conosco Honami Sato interpreta una donna abusata dal marito. Sfinita, chiede aiuto alla sua amante dai tempi di scuola (tutte le donne sono bi, come sostengo da sempre): interpretata da Kiko Mizuhara, Mikasa in uno degli adattamenti live di AOT.
Prontamente, interviene e le uccide il marito. Le due scappano insieme. 
Segue fuga con grandi drammi psicologici delle due che si odiano, amano e poi odiano e amano, e odiano e amano, etc.
Una corposa parte del film è composta da flashback dai tempi della scuola. 
Ci sono un paio di esplicite scene di sesso, parecchia nudità femminile full frontal. 
Ride or Die è diretto da Ryuichi Hiroki, regista specializzato in adattamenti manga e film erotici: qui è riuscito a unire le sue due passioni. 
Non è un film da vero uomo e mia moglie non l'ha voluto guardare: è noioso e lungo, nessuna delle protagonista risulta accattivante o apprezzabile. 
Gli ho dato un pollice su per apprezzare lo sforzo di Netflix, e perché non è così brutto da essere ucciso da un feroce pollice giù. Si può non guardare. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Nel manga si costituiscono entrambe decidendo di condividere appieno la colpa dell'omicidio, nel film l'assassina materiale si costituisce per salvare l'altra. 
EEEEEEEEH?!?
Ho il sospetto che regista e sceneggiatore non abbiano compreso il senso della storia.