The Art of Self-Defense: nuovo film inde per Jesse Eisenberg, curiosamente di nuovo insieme a Imogen Poots dopo Vivarium. Regista differente: qui troviamo un certo Riley Stearns alla sua seconda opera, firma anche la sceneggiatura. 
Jesse è il classico contabile sfigato, solitario e timido, preso in giro e bullato da tutti. 
Una sera è in giro: viene aggredito e mandato all'ospedale senza motivo. 
Trauma. 
Si iscrive a karate e scopre un nuovo modo di vivere. 
Successo personale, cameratismo, un modello comportamentale molto virile incarnato dal sensei. 
E' un film sulla mascolinità tossica: Jesse si trasforma in uno stereotipo maschile dominante e violento. 
Il regista offre un chiaro riferimento a Fight Club, ma lo fa con un tono e una sensibilità che sono molto diversi da quelli di Palahniuk/Fincher... d'altra parte sono passati 15 anni e più, la prospettiva sull'argomento è davvero MOLTO cambiata. 
E' un bel film, non lo direi divertente, fatico anche a pensarlo come una commedia (ci sono momenti tragicomici) ma è certamente una brillante satira sociale che, lo dico per esperienza diretta e personale, vale la pena guardare con una donna affianco. 
Aldilà del riconoscersi in alcuni dei comportamenti, delle battute o dei pensieri di questi uomini che si sforzano di rappresentarsi in quanto tali, frutto dell'essere nato e cresciuto in quel periodo di vivace e contraddittoria esuberanza culturale che sono stati gli anni '80, è particolarmente simpatico da guardare con una donna che da mesi a 'sta parte mi urla contro, spesso senza motivo: "fight the patriarchy".
NOTA: volevo dare un'idea di cosa sono stati gli anni '80. Rambo - First Blood e Do You Really Want to Hurt Me dei Culture Club sono entrambi del 1982. L'esempio sarebbe stato più appropriato con Second Blood e Karma Chamaleon ma sfortunatamente sono, rispettivamente, del 1985 e 1984.
Tornando a noi. 
C'è un colpo di scena molto prevedibile. Due colpi di scena molto prevedibili. Il film non cerca di sorprendere, anzi: sono convinto che i colpi di scena siano stati resi prevedibili apposta, per spostare il focus non sull'elemento narrativo ma sulla reazione del personaggio. 
Sai che succederà questa 'cosa' prima della fine e vuoi vedere come Jesse la affronterà: si sottometterà al maschio alfa? Sottometterà i suoi sottoposti? 
Piccolo budget, storia interessante e attuale, bravi attori, situazioni allo stesso tempo inverosimili e credibili. Un bel film. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Alla fine Jesse non ne può più, non vuole diventare come sensei e lo sfida a duello. Fa come Indiana Jones. Avendo battuto il capo, diventa il nuovo capo ma immediatamente cede il ruolo al personaggio della Poots.