Yasuke: il primo della nuova ondata di anime originali Netflix. Produzione MAPPA! EVVAI! Un altro anime dal secondo studio migliore del Giappone... peccato che Yasuke sia mal fatto. 
Mappa deve aver 'overesteso': Yasuke è lontano anni luce da Dorohedoro o Jujutsu Kaisen, assomiglia a un anime action di qualità standard giapponese (quindi scarsa). 
Normalmente ci limiteremmo a definirlo mediocre e passare oltre, ma essendo prodotto da Mappa ed essendo Mappa uno studio che ha dimostrato di saper produrre anime di qualità superiore, Yasuke e Mappa devono essere ferocemente criticati per essere una produzione secondaria, a budget limitato, probabilmente realizzata in fretta. 
Ciò detto. 
Yasuke è una produzione pienamente giapponese, ma con molte collaborazioni internazionali: l'ideatore è LeSean Thomas, che vive in Giappone ma non è giapponese e ha lavorato su molti cartoni americani 'black'. 
Le musiche sono di Flying Lotus, che è un dj californiano. Anche lui black. 
Yasuke è basato sul leggendario samurai nero parte dell'entourage di Oda Nobunaga. 
...anche Afro Samurai era basato su Yasuke. 
La storia si svolge 20 anni dopo la morte di Oda, ma ogni episodio c'è un qualche flashback. 
Yasuke è un anziano guerriero ridotto in miseria, beve per dimenticare e vive in un posto di merda. 
Un giorno incappa in una bambina con poteri magici inseguita da mostri. 
NOTA: c'è magia di ogni tipo, mutanti, robot giganti, robot normali e qualsiasi altra cosa. 
Ricorda un po' Batman Ninja, ricorda un po' quel mediometraggio musicale di Sturgill Simpson. 
NOTA2: uno dei villain principali è un prete cristiano. C'è una forte presenza di preti cristiani malvagi in recenti produzioni giapponesi. 
Il soggetto è uno di integrazione: la società giapponese è maschilista e razzista, Oda era un riformatore che premiava per merito e aveva tra i propri confidenti donne e neri, e per questo è stato ammazzato. 
NOTA3: Oda era pure gay, nell'anime, e se la faceva con Ranmaru. 
Yasuke è un eroe e più onorevole di chiunque. 
Bla bla bla.
Dura 6 episodi, non abbastanza per diventare noioso, troppo poco per sviluppare la trama: specialmente l'ultimo paio di episodi segue uno svolgimento 'a cazzo' con scene che si susseguono senza particolare senso, prive di costruzione, in generale stupide.