Final Fantasy VII - Remake: ci sono gli appassionati di Final Fantasy e ci sono gli adoratori di Final Fantasy 7. Entrambi questi gruppi troveranno qui uno dei migliori e più attesi giochi di sempre.
Io ho giocato i Final Fantasy da 6 a 10.
Non comprai X-2 ritenendolo offensivamente stupido, non presi 11 perché online, non presi il 12 perché strano, il 13 perché action e alla fine ho smesso di seguire... ma anche io, quando ho sentito alcuni dei temi più famosi dell'originale, qui squisitamente riarrangiati, non ho potuto fare a meno di provare un gorgoglio d'emozioni nella mia pancia.
L'originale Final Fantasy VII è un gioco storico e di culto che mi piacque tantissimo, che rigiocai nella sua prima versione remaster (per pc?). Non sono, però, un super appassionato.
Final Fantasy VII Remake è un gioco di ruolo largamente mediocre, ottimamente realizzato, con alcuni momenti di eccellenza.
Ha un sistema di combattimento che non mi piace, sezioni d'esplorazione oggettivamente mal fatte, una storia e personaggi troppo anni '90, una regia impressionante, filmati strepitosi, un paio di capitoli da far desiderare di cancellare il gioco, un paio di capitoli esaltanti.
Rigido e legnosissimo, per la maggior parte del tempo alterna brevi combattimenti in piccole arene a lunghissimi filmati non interattivi nel più classico stile Square.
NOTA: finirlo a livello normale mi ha richiesto pochi minuti alle 29 ore.
Il sistema di combattimento è stato aggiornato ai trend più recenti, la grafica è top, ma lo svolgimento del gioco è rimasto indietro e non è stato modernizzato.
Non c'è modo di influenzare la storia e l'impatto del giocatore nella vicenda di Cloud è zero; la customizzazione dei personaggi è limitatissima e molto più simile a un titolo action come Y's che a un vero jrpg. Si invita il giocatore a realizzare diverse build per i personaggi da scegliere in base alla situazione, ma la reale utilità di queste variazioni è impercettibile a livello normale.
Tutti gli aspetti da gioco di ruolo sono stati semplificati e ridotti all'osso.
La storia è... quella.
Gli autori di questo remake hanno optato per un difficile mix in equilibrio tra il mantenere quanto più possibile dell'originale, aggiungendovi solo un po' di colore sotto forma di nuovi, marginali contenuti: il risultato è altalenante.
Io prendo questo gioco e, data la mole dei cambiamenti e l'accento su 'remake', trovo corretto paragonarlo in ogni suo aspetto a Persona, Trails, Nier o qualcosa di occidentale come Witcher: il confronto è impietoso.
FF7R è dumbed down.
I suoi personaggi sono caratterizzati secondo stereotipi banali e fastidiosi che funzionavano negli anni '90, qui solo vagamente aggiornati e pure male: Barret è intollerabile e probabilmente, razzialmente offensivo; Tifa sembra l'host di uno show televisivo giapponese con tutte quelle mimiche vezzose, vocette, saltelli e pose ridicole; Cloud è doom and gloom in modo ridicolo.
Aerith. Aerith è Aerith.
La storia si svolge su un binario senza alternative o distrazioni: possiede alcuni momenti davvero emotivi e intensi, ma sono quasi tutti alla fine; all'inizio e in mezzo vivacchia rivendendo con una grafica migliorata delle ingenuità di allora che oggi sono a dir poco passate.
Il sistema di combattimento non mi piace, l'ho già detto: l'ennesimo ibrido action, ma senza combo, e pausa tattica con la croce direzionale per passare da un personaggio all'altro.
Non è possibile dare ordini agli alleati, non è possibile sperimentare il combattimento fuori dal combattimento stesso, di fatto costringendo a imparare i personaggi provando e sbagliando; la telecamera è uno schifo, il targeting e i controlli estremamente imprecisi.
C'è un tasto per attaccare, un tasto per l'azione speciale del personaggio (spesso legata a un cooldown). Ogni azione ulteriore è legata a una barra che si carica: usare oggetti, incantesimi o abilità richiede di avere almeno una barra. I combattimenti più lunghi e difficili, spesso, si riducono a uno scappare in attesa del riempimento della barra per poi attaccare da lontano, e ricominciare a scappare.
Sembra quasi un MOBA.
L'abbandono dei turni a favore di libertà action in tempo reale, mal realizzata, non è di mio gusto.
Il combattimento, però, onestamente funziona: avrebbe potuto essere realizzato meglio, reso meno semplice e più engaging, ma è tutto sommato ben fatto.
C'è moltissima differenza tra il feeling del combattimento a inizio gioco, la parte mostrata nella demo, e quello alla fine: l'aggiunta degli altri personaggi del party, le molte materia e opzioni sbloccate... gli ultimi capitoli del gioco danno una versione del combattimento che da molte più soddisfazioni, ma è davvero solo sul finale.
Avevo provato la demo. Avevo provato e riprovato la demo perché questo è un gioco che avrei voluto comprare, e mi dispiaceva non mi piacesse.
La demo mi aveva schifato e il gioco non l'ho comprato, e se il psn non l'avesse regalato, non l'avrei mai giocato.
Visivamente è notevole, aldilà di quello stupido problema di textures low def che sarà risolto nella nuova versione per PS5, che è effettivamente fastidioso (ma niente di più): più che notevole a essere sinceri.
Ecco: non è stiloso come Persona o Nier, ma Trails sparisce davanti alla tecnica (e il budget) a disposizione di Square.
Il problema vero sono la storia e i personaggi: Dragon Quest è un tipo di storia che non apprezzo, ma è evidente la qualità della scrittura; Final Fantasy VII Remake è il remake di un vecchio gioco che sembra un gioco vecchio.
Un altro esempio: è pieno di mini giochi noiosissimi e ripetitivi, letteralmente odiosi, anni luce distanti dal Gwent o Vantage Master, a cui spesso sono legate quest secondarie con premi di valore. O trofei.
I capitoli centrali sono così noiosi che alla fine ho pure saltato delle sidequest, per concludere più in fretta. Ovviamente non lo platinerò.
Non so quante volte, provando a esplorare, mi sono trovato costretto a tornare indietro da un warning che mi obbligava a seguire la storia come da impostazioni degli autori; non so quante volte avrei voluto poter scegliere tra diverse linee di dialogo con reali implicazioni sui rapporti tra i personaggi, senza potere; non so quante volte avrei voluto poter personalizzare Cloud o Tifa o Barret o Aerith per fare qualcosa di più che mashare quadrato aspettando il cooldown, usare l'attacco speciale con triangolo, mettere pausa e usare tutti i comandi... e ripetere.
Ci sono capitoli composti quasi esclusivamente da camminate e ore di filmati, per di più spesso noiosi e dedicati a un pubblico di angsty teenager? L'esplorazione è piena di backtracking: il quick travel si sblocca solo che il gioco è praticamente finito.
...l'esplorazione è un incubo e il punto più basso di tutto il gioco: i controlli sono pessimi e azioni semplicissime, come far premere un pulsante o salire una scala, richiedono un insensato livello d'impegno. Le side quest disponibili nelle sezioni vagamente open del gioco sono infime e patetiche, insignificanti e sembrano davvero messe lì solo per far perdere tempo e allungare un po' il brodo... persino il level design è inutilmente tortuoso e costipato di lunghissime mini animazioni obbligatorie: passare una strettoia, aprire una porta, salire una scala, ascensori. Il gioco è farcito di questi caricamenti nascosti e il risultato è una forma di tedio che provoca orrore.
Ci sono 3 sezioni di questo tipo e ammazzano il gioco.
Fortunatamente è Final Fanyasy 7 ed è pieno di fascino e valori secondari, ma non bastano le scenografie pazzesche o filmati migliori di Advent Children a distrarre dallo slog che è la più larga parte di questo remake.
Gli ultimi due capitoli sono eccellenti, davvero una punta di grandezza: il sistema di combattimento riesce finalmente a esprimere varietà ed essere interessante, la narrazione è densa e piena di qualità artistica. Gli ultimi due capitoli sono favolosi, ma non riescono a far dimenticare quanto prima e quanto sopra.
Certamente non comprerò la versione per PS5 con i nuovi contenuti dedicati a Yuffie, difficilmente mi vedo prendere in considerazione l'acquisto dei prossimi capitoli del remake.
NOTA: ho una vaga intenzione di provare il 16 di prossima uscita.

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