Cells at Work! Code Black: cosa abbiamo qui? Cells at Work! è un successo. Un grande successo. Funziona a un tale numero di livelli da produrre manga spin off su spin off senza preoccupazioni.
La stagione invernale 2020-2021 ha visto 2 (due) serie animate adattamento di manga di Cells at Work!: c'è la stagione 2 della serie principale, di cui parleremo tra qualche giorno perché sono indietro... e c'è questa. 
Questa serie è veramente, davvero, sinceramente fuori dal comune. 
Code Black è Cells at Work!... nel mio corpo. No, per fortuna no: è il corpo di qualcuno che, però... eh...
La serie principale si svolge in un corpo normale. Code Black si svolge nel corpo di un fumatore alcolista che non fa attività fisica, va a mignotte, mangia troppo e male, probabilmente si droga pure. 
E' irritante e orrorifica come le immagini dei polmoni putrefatti sui pacchetti di sigarette, o le foto della gente spiaccicata in autostrada. 
E' tragico ed esilarante allo stesso tempo, molto preoccupante e assolutamente unico. 
Se Cells at Work! è il "Siamo fatti così" giapponese, Code Black è il "Siamo fatti così" giapponese vietato ai minori splatter gore.
Il terzo episodio è dedicato alle disfunzioni erettili. Yep. Have fun. Il corpo dove vivono i protagonisti è talmente provato che il compito (l'erezione) è difficilissimo e una missione pericolosissima, pieno di doppi sensi e allusioni incredibili... che poi assolutamente non sono allusioni ma sembrano tali perché è così scientifico e terribile da non essere accettabile diversamente (dal mio cervello almeno): uno sfacelo super deprimente e scene ai limiti del tentacle porn.
Sembra un insieme di quelle video guide terroristiche degli anni '50-'60 contro i pericoli dell'alcool e del sesso.
E' fantastico: non riesco a smettere di pensarci. Dovrebbero farlo vedere nelle scuole.
Vogliamo parlare dell'episodio con il blood cot? Horror puro che Junji Ito gli fa una sega.
Non leggo i manga, ma sono andato a controllare per curiosità: questo adattamento animato non è particolarmente fedele, altera situazioni e cronologia delle storie, ruolo di personaggi e altro ancora. Il filo narrativo generale è il medesimo ma gli sceneggiatori della serie si sono presi molte libertà.
Il manga è concluso e composto da 8 volumi: questo anime adatta grossomodo i primi 2.
Come nella serie principale, anche qui i protagonisti sono un globulo rosso e uno bianco: gender bended per la parità tra i sessi, la globula bianca è... notevole. 
A chi è diretta questa serie? E' curioso pensarci. Il pubblico medio degli anime è certamente più giovane di me, quindi questa è una serie cautelativa contro i pericoli di una vita viziosa; se, però, come me, siete dei 40+enni che indulgono senza troppe remore in un vizio dopo l'altro... l'orrore è molto più personale e prossimo.
Assolutamente da guardare.
NOTE: la serie non è prodotta da David Production. Code Black è animata da Liden. Conseguentemente tutto lo staff e il cast sono diversi.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il finale è forse uno de più drammatici che abbia mai visto. 
Conseguenza di un infarto, il corpo comincia a comportarsi in modo più sano e tutti i protagonisti sono felici di lavorare in un ambiente più tranquillo e sereno. BOOM! BAM! BOOM! Trasfusione! Non si sa bene... in ogni caso, i nostri protagonisti vengono prelevati con una siringa e si risvegliano in un corpo in condizioni ancora peggiori del precedente. L'incubo continua!