Monster Run: fresco di Netflix da una sempre più insidiosa co-produzione HK - China.
L'ultimo in quella che sta diventando una lunga serie di fantasy cinesi di qualità.
La trama è banale, ma il film è fatto bene; la sceneggiatura è debolissima, ma gli attori sono bravi; gli effetti speciali sono mediocri, ma le ambientazioni e le scenografie sono belle... si può andare avanti.
La scrittura dei film cinesi di genere continua a essere un problema: troppi stereotipi nella caratterizzazione dei personaggi e delle situazioni, troppe incongruenze e poca struttura narrativa.
Ci sarà un momento quando anche le produzioni cinesi di film con effetti speciali si renderanno conto di dover offrire un po' di carne a sostanziare le forme esteticamente gradevoli, ma non ci siamo ancora.
Esordio alla regia per Henri Wong, precedentemente supervisore agli effetti speciali per un sacco di film noti.
Protagonista femminile è Jessie Li, da poco vista in "The Yin-Yang Master - Dream of Eternity" in un ruolo minore; accanto a lei, il più noto Shawn Yue. Kara Wai nel ruolo del villain involontariamente ridicolo.
...finito il film, mi fermo a guardare per nessun motivo particolare, chiacchierando con mia moglie, i titoli di coda e... BAM!... tratto dal romanzo "Monster" di A. Lee Martinez.
EH?
Ho letto quasi tutti i romanzi di Martinez, questo no, ma conosco bene la trama perché ho rischiato di leggerlo 3 o 4 volte prima di dargliela su: la scena iniziale si può dire tratta dal libro, il resto è completamente non correlato.
Mah.
Considerando la quantità di cose diverse, sarebbe bastato cambiare il setting della prima scena e non aver bisogno di dichiarare la fonte originale.
E' un film divertente, non molto intelligente, gradevole agli occhi e veloce.
Una costante infelice di questi film, è quella di essere realizzati sempre come i primi in una fantomatica serie senza possibilità di avverarsi.

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