The Little Things: comincia bene, finisce in merda. Thriller poliziesco del 2021... 2021? Yep. E' un film Warner e, come Wonder Woman 1984, è stato contemporaneamente rilasciato al cinema e su HBO Max.
E' l'ultimo film di John Lee Hancock e, sfortunatamente, mette fine a una striscia di successi durata 10+ anni: The Blind Side del 2009, The Founder del 2016, The Highwaymen del 2019 (questo potrebbe essere piaciuto solo a me).
The Little Things è un banale, frequentemente stupido thriller poliziesco con serial killer.
Denzel Washington interpreta un ex-super detective perseguitato da un crimine mai risolto: normalmente un eccezionale attore, non c'è bisogno che lo dica, in questo film offre una performance di repertorio molto al di sotto del suo standard. L'attore rivende manierismi ed espressioni dai suoi recenti Equalizer, tipo il cucchiaino e la tazza di tè, senza provare minimamente a modificarli o mascherarli.
Accanto a lui, un giovane detective super promettente interpretato da Rami Malek: niente di che.
Opposto a loro, il serial killer Jared Leto: qui in versione brutta copia di Manson.
Storia originale che, a parte i personaggi caratterizzati in modo trito, comincia bene con un paio di scene che ti fanno salire l'entusiasmo e pensare a un Collezionista d'Ossa o qualcosa di quel genere; poi Hancock prova a prendere la strada dell'imitazione di Seven e tutto va in merda: i due poliziotti si convincono di aver trovato il serial killer ma non riescono a incastrarlo perché è un genio... tristemente, il film dà l'impressione non tanto della genialità del villain, quanto della stupidità degli eroi.
Ora che ci penso, mi imbarazzo per loro a pensare Washington nel ruolo di Freeman; Leto in quello di colui che non può più essere nominato; Malek in quello di Pitt.
Laddove Seven giocava con i peccati capitali, The Little Things parla continuamente di religione ma senza motivo o senso: Washington ce l'ha con Dio per l'esistenza dei serial killer e gli sta sul cazzo che tutti i poliziotti intorno a lui siano religiosi. Avrebbe potuto essere qualcosa di caratterizzante ma risulta costantemente gratuito e slegato dal soggetto e dalla sceneggiatura: non viene mai integrato in una conversazione significativa o finalizzata espressivamente.
Sembrano rant e sono immotivati.
Il finale è dove i paragoni con Seven diventano più tragicamente palesi e la differenza di qualità emerge in tale forma da rendere il confronto impossibile: The Little Things è un film di merda.
SPOILER SPOILER SPOILER
Malek ammazza Leto e insieme a Washington fanno sparire il corpo. Il film suggerisce un'idea, poi ce la spiega casomai non avessimo capito, poi la ri-rispiega proprio per essere sicuri di non essercela persa: la sceneggiatura è di Hancock stesso e deve essersi convinto di aver prodotto qualcosa di geniale.
Non ci è dato sapere se Leto fosse davvero il serial killer. Il film finisce lasciandoci con questa terribile angoscia e paura che il killer sia ancora in giro ad ammazzare prostitute e non prostitute e la polizia sia troppo incapace per catturarlo.
Ah, a proposito di una sceneggiatura scritta male: ci sono 2 scene. DUE. SCENE. dove i protagonisti parlano tra loro per spiegarci il senso del titolo. Una prima volta a metà, ed è stupido ma può starci, e una seconda volta alla fine, ed è solo stupido.

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