Fire Force S02 (Enn enn no Shouboutai Ni no Shou): sono stupito non sia in programmazione un lungometraggio per Fire Force. E' vero che la trama del manga di Ohkubo è estremamente serrata e senza punti morti, ma non sarebbe certo impossibile per un'avida produzione tirare fuori qualcosa come per My Hero Academia, o per una per una produzione più onesta seguire la strada di Kimetsu.
Tanto più che ci sarà l'occasione di approfittare di un timeskip tra non molto.
...invece sembra proprio che non ci sia intenzione di realizzare un lungometraggio e lucrarci un po' sopra cinematograficamente.
Bene, apprezzo.
La seconda stagione dell'adattamento animato di Fire Force è composta da altri 24 episodi.
La storia arriva fino al capitolo 174 del manga: una posizione intermedia e interlocutoria rispetto al flusso della vicenda. La prossima stagione, perché certamente ci sarà una prossima stagione anche se ancora non abbiamo l'annuncio ufficiale, inizierà ad adattare quello che attualmente sembra essere la svolta verso il finale della storia.
Non mi pare ci siano state dichiarazioni in proposito, ma il manga sembra davvero avvicinarsi sempre di più allo scontro finale. Il manga è attualmente al capitolo 247.
La produzione di questa seconda stagione è sempre un'ottima opera di David Production: Fire Force continua a essere l'ultimo campione dell'animazione tradizionale in Giappone, ed indiscutibilmente uno dei migliori anime in circolazione.
Sempre David Production, ma con molti avvicendamenti nei ruoli chiave.
Regista, sceneggiatore, art director: ci sono stati cambiamenti praticamente a ogni livello della realizzazione.
Onestamente, però, devo ammettere che se non l'avessi verificato su animenewsnetwork non me ne sarei mai accorto: i nomi sono cambiati, ma il resto è rimasto essenzialmente invariato.
L'adattamento continua a essere molto fedele al materiale originale.
Riprendendo un discorso iniziato qualche post fa parlando di Chainsaw Man, Fire Force è uno shonen che si colloca in una posizione mediana tra gli opposti tonali che determinano i trend di maggiore successo del genere: non è crudo quanto Kimetsu, ma certamente non è solare quanto One Piece.
Fire Force cerca di stare in equilibrio tra i due: ci sono momenti di comicità e personaggi stupidi, ma certamente c'è un cospicuo numero di morti tra i protagonisti e di violenza psicologica.
Una cosa che mi colpisce particolarmente, leggendo e guardando Fire Force, è la presenza di un numero così elevato di personaggi assolutamente spietati, contorti e psicopatici tra i ruoli protagonisti: ovviamente per lo più tra i villain, ma anche gli eroi annoverano idiosincrasie e caratterizzazioni al limite della follia.
Arthur è un personaggio frequentemente comico, tanto per fare l'esempio più ovvio, ma nei momenti drammatici della storia è descritto come un malato di mente, letteralmente. L'effetto è ancora più impressionante quando si comincia a contare l'incidenza di questo tipo di caratterizzazioni nei riguardi dei personaggi femminili: vogliamo parlare di Haumea o Inca?
E' raro, davvero raro incontrare storie giapponesi con questo livello di successo che abbiano personaggi femminili così intensamente e vistosamente negativi.
Il problema non è il personaggio femminile malvagio, di questi ce n'è finché si vuole, ma il modo in cui i personaggi di Ohkubo possano essere facilmente iscritti in un reparto psichiatrico per pazienti estremamente violenti: Fire Force, e qui a dire il vero parlo più del manga che dell'anime che comunque appiattisce un po' i toni, è quanto di più vicino ci sia a certe rappresentazioni di Batman e della sua gallery di nemici.
Fire Force soffre nel confronto con molti dei suoi concorrenti, probabilmente proprio per questo suo essere un po' di qua e un po' di là: è difficile conciliare un personaggio idiota come Tamaki nello stesso contesto delle azioni terroristiche dei White-Clad.
Questa seconda stagione non adatta la parte migliore della storia, l'ho detto sopra, ma inizia a mostrare alcuni degli eventi che stanno rendendo il manga una delle mie letture preferite di questi ultimi mesi: il world building comincerà a diventare più consistente, i personaggi ancora più intensi e deviati, la posta in gioco sempre più alta.

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