Mulan 2020: mia moglie soffre di una forma acuta di brand loyalty. Sono anni che cerco di curarla da questa perversa malattia. Senza successo.
I sintomi sono l'acquisto compulsivo di prodotti Apple, il cui valore non è connesso alla realtà dell'oggetto ma alla memoria del passato, e una smodata passione per tutto ciò che è Disney.
La prendo alla lontana: c'è una pandemia. La pandemia ha spinto i governi del mondo a chiudere i cinema. I film che avrebbero dovuto uscire al cinema sono stati rimandati o fatti uscire in streaming.
La pandemia c'è ancora ma i cinema hanno ricominciato a offrire mezzo servizio, qua e là.
Abbastanza per alcuni film, non abbastanza per attesi blockbuster.
Disney ha deciso di rilasciare l'atteso live action di Mulan attraverso il proprio servizio di streaming, ma in una versione on demand chiamata 'premium access'. Ventidue euro. 22 euro.
Più di un biglietto del cinema ma il ragionamento è chiaro: potreste chiamare 200 amici e organizzare l'equivalente di un ricevimento di matrimonio e far guardare a tutti i vostri amici, parenti e parenti di amici il film per la stessa cifra. A quel punto, 22 euro diviso 200 suona decisamente più abbordabile.
Mulan è stato preannunciato un successo fantasmagorico: advanced review entusiastiche, trailer e marketing spot-on, oltre a essere la storia perfetta per questi nostri tempi recenti.
Mulan, ricorderete, è la storia di una giovane donna in un mondo maschile che con determinazione, coraggio e tutte le altre virtù, emerge e riesce a raggiungere il successo. Una donna che finge di essere un uomo, di adattarsi ed essere come i boys, e poi scopre e riscopre se stessa e la propria femminilità che non è una debolezza ma una forza, e una forza eguale a quella di qualsiasi uomo, etc etc.
La storia adatta al femminismo imperante di questi anni.
Resta, però, un film Disney per famiglie: nonostante ci sia l'elemento del travestitismo, non esiste alcun problema di identità od orientamento sessuale. In modo umoristico, oggi qualcosa di intollerabile, il film animato era molto più onesto con se stesso: questa versione dal vivo è talmente preoccupata di non offendere da essere artificiosamente sterile in tutte le sue relazioni tra personaggi.
Non è She-Ra. Disney non si è mossa aldilà di quanto già raggiunto con Brave nel 2012.
Contemporaneamente all'essere una storia modello per giovani donne, Mulan è anche stata al centro di timide proteste: è una produzione interamente americana, ma ovviamente con forti relazioni cinesi. Il film è stato realizzato largamente in Cina e la produzione ha molto ringraziato il governo cinese: il film è stato realizzato in quelle bellissime parti della Cina dove esistono campi di concentramento e dove i diritti umani riconosciuti dalla comunità internazionale sono un optional.
Qualcuno si è offeso con Disney, qualcuno ha scoperto l'ipocrisia dell'intrattenimento e la falsità dei movimenti di pensiero.
Sappiatelo: i soldi che date a Disney per guardare questo film di successo femminile sono stati parzialmente girati ai cinesi per stuprare/uccidere/torturare donne... e anche uomini.
Tornando alla brand loyalty di mia moglie: avrei potuto acquisire questo film per 'canali secondari', ma lei ha insistito perché lo comprassimo.
NOTA: chi in possesso di un normale abbonamento Disney+ potrà vedere il film gratuitamente a partire dal 4 dicembre.
Veniamo al film.
Non mi è piaciuto.
E' un film bizzarro incrocio tra Star Wars, un normale film Disney di principesse e un wuxia.
Cominciamo da qui: è un wuxia. Mulan è un wuxia: ci sono le arti marziali e i cavi, è un dramma in costume.
Ci sono Jet Li, Donnie Yen e Gong Li: ci fosse stato anche Chow Yun-fat sarebbe stata l'apocalisse cinese. C'è anche Tzi Ma, che è cinese per finta ma fa sempre scena.
Disney ha speso tanto e si è molto impegnata affiché questo film fosse realmente cinese e interpretato da cinesi, e ha scelto appositamente tutti quegli attori cinesi capaci di recitare decentemente in inglese.
E' assolutamente una delle cose più bizzarre che abbia mai visto.
Non è una porcheria tipo The Great Wall, realizzata senza il minimo rispetto per i modelli originali; qui ci troviamo davanti a uno straordinario, eccezionale esempio di contaminazione.
E' come quei manga americani che andavano di moda alla fine degli anni '90.
E' un wuxia. Ha l'aspetto di un wuxia. E' ambientato nei posti dove girano i wuxia con gli attori che fanno i wuxia, e ha una storia da cui hanno tratto molti wuxia, ma la sceneggiatura è ibridata in modo indefinibile tra il demenziale e il geniale con un tipico film Disney.
C'è una strega cattiva. Perché c'è una strega cattiva (Gong Li) nella versione live action di un film animato della Disney che non aveva una strega cattiva? E' inspiegabile: è un personaggio che aggiunge niente alla storia, serve solo da contraltare... ho capito.
Prima di spiegare devo introdurre il terzo elemento di questo mostro che è Mulan: Guerre Stellari.
Mulan live action ha la forza. E' una forza cinese che alla produzione è piaciuto chiamare Chi, ma è letteralmente la Forza e viene spiegata nello stesso modo: è in tutte le cose, pervade tutte le cose.
C'è chi nasce con un sacco di chi e chi nasce con poco chi.
Mulan e la Strega hanno un sacco di chi, ma la strega ha scelto il lato oscuro e tenta Mulan in una versione ultra compattata de L'Impero Colpisce Ancora e il Ritorno dello Jedi.
Il Chi di Mulan consente di sollevare cose pesantissime, di saltare altissimo, di controllare i pensieri dei più deboli: è la Forza.
Torniamo alla Strega.
La Strega è una prostituta: è Mulan se non la smette di ribellarsi.
Il concetto del film è molto chiaro: ribellati abbastanza da correggere un torto, ma se ti ribelli troppo e finisci fuori dal sistema diventi una mignotta e morirai male. La Strega è il personaggio cautelare che spiega alle giovani donne di non alzare troppo la cresta e pensare di essere migliori degli uomini.
La Strega lo dice chiaramente: sa (pensa) di essere migliore degli uomini, la sua ribellione è andata oltre la richiesta di uguaglianza ed è sfociata nel tentativo di dominare, pertanto è malvagia, antisociale e in generale una stronza che deve morire male.
La sua esistenza serve a spiegare a Mulan dove fermarsi, non esagerare: altrimenti poi succede che un uomo si incazza e ti ammazza.
Mulan è il film più costoso, dice la wiki, mai diretto da una regista donna. Niki Caro... nel 2002 diresse "La Ragazza delle Balene". Grande film! Ha poi diretto altri film per ragazze per la Disney.
Produrre film in serie sullo stesso tema non è un indice di disonestà intellettuale, ma certamente toglie un po' di genuinità a quello che potrebbe essere semplicemente il suo modo di portare a casa il pane.
Non so dove finire (mento).
Finiamo parlando di Liu Yifei, l'attrice che interpreta Mulan.
Lasciamo perdere il personaggio di Mulan secondo l'originale cinese e concentriamoci solo sull'animazione Disney: nel cartone animato, Mulan ha 16 anni. In questo film, Mulan è chiaramente molto giovane. MOLTO giovane.
Liu Yifei ha 33 anni.
L'abbiamo vista qualche tempo fa nel simpatico Hanson and the Beast. Era già Disney prima di diventare Mulan.