Sword of Destiny (Miecz przeznaczenia, 1992): quando Gollancz cominciò a portare in occidente i romanzi di The Witcher, iniziò a pubblicare a partire dalla raccolta The Last Wish del 1993.
Nel 2007.
The Last Wish racconta le prime avventure di Geralt... cronologicamente parlando.
The Last Wish, però, non è il primo libro di The Witcher.
Il primo libro mai pubblicato in Polonia di The Witcher è questo, Sword of Destiny, del 1992.
Un'altra raccolta di racconti le cui storie, però, sono successive a quelle di The Last Wish e immediatamente precedenti a quelle di Blood of Elves.
In inglese, Sword of Destiny è stato pubblicato nel 2015.
La scelta editoriale di Gollancz fu di saltare questa seconda raccolta di racconti (seppur tecnicamente la prima) e passare direttamente ai romanzi con la 'storia principale'.
Sword of Destiny in inglese è stato pubblicato tra il terzo e il quarto romanzo.
...l'ho trovato: avevo dimenticato di non averlo ancora letto e me lo sono ritrovato nella pila dei libri da leggere, sotto un fracco di altri.
Parlandone ora, devo forzatamente iniziare indicando come parti di questo libro, insieme a parti di The Last Wish, siano il materiale narrativo originale utilizzato durante la prima stagione della serie tv di Netflix.
Nello specifico: la storia del Drago d'Oro, Ciri in Brokilon e il finale con l'incontro tra Geralt e sua madre, Geralt e Ciri.
Sword of Destiny è composto da 6 racconti: gli altri 3 vedono una triste storia di Geralt e Yennefer, una storia d'avventura marina con Geralt e Dandellion, e una storia con Geralt e Dandellion dove si parla di Eternal Flame e Dudu.
Insieme a The Last Wish, dimostrando la maggiore qualità di Sapkowski come autore di racconti, sono i migliori libri di The Witcher.
Grande varietà di toni, ottimo world bulding, personaggi centrati e una narrazione più compatta e intensa.
Ricorda molto il migliore Howard, più moderno e pulp.
Francamente, tutta la storia dei 5 romanzi da Blood of Elves a Lady of the Lake si potrebbe evitare di leggerla: ci sono dei buoni passaggi, ma immersi in centinaia di pagine di pochezza. Queste due raccolte di racconti, invece, sono eccellenti.
Ci sarebbe ancora un romanzo, 'Season of Storms': lo avevo schifato anni fa perché scritto in spregio a CD Projekt Red ed evidentemente realizzato per speculare sul 'loro' successo. A dirla tutta ci sarebbero anche alcune raccolte di racconti contenenti alcuni racconti di The Witcher, in mezzo a (suppongo) ciarpame non correlato.
Vedremo. Intanto sono più che felice di aver finalmente letto un altro bel libro di The Witcher.
Ah: ieri o il giorno prima, CD Projekt Red, forte del nuovo accordo con l'autore dopo l'appianamento legale graziosa conseguenza del successo della serie tv, ha ufficialmente pre-annunciato un prossimo gioco di The Witcher successivamente alla pubblicazione di Cyberpunk 2077.
E' stato anche in qualche modo sottinteso non si tratterà di The Witcher 4, ma di una produzione minore affidata a un piccolo gruppo di sviluppatori: uno spin off di qualche tipo? Difficilmente un altro gioco di Gwent.
Vedremo.
Nel 2007.
The Last Wish racconta le prime avventure di Geralt... cronologicamente parlando.
The Last Wish, però, non è il primo libro di The Witcher.
Il primo libro mai pubblicato in Polonia di The Witcher è questo, Sword of Destiny, del 1992.
Un'altra raccolta di racconti le cui storie, però, sono successive a quelle di The Last Wish e immediatamente precedenti a quelle di Blood of Elves.
In inglese, Sword of Destiny è stato pubblicato nel 2015.
La scelta editoriale di Gollancz fu di saltare questa seconda raccolta di racconti (seppur tecnicamente la prima) e passare direttamente ai romanzi con la 'storia principale'.
Sword of Destiny in inglese è stato pubblicato tra il terzo e il quarto romanzo.
...l'ho trovato: avevo dimenticato di non averlo ancora letto e me lo sono ritrovato nella pila dei libri da leggere, sotto un fracco di altri.
Parlandone ora, devo forzatamente iniziare indicando come parti di questo libro, insieme a parti di The Last Wish, siano il materiale narrativo originale utilizzato durante la prima stagione della serie tv di Netflix.
Nello specifico: la storia del Drago d'Oro, Ciri in Brokilon e il finale con l'incontro tra Geralt e sua madre, Geralt e Ciri.
Sword of Destiny è composto da 6 racconti: gli altri 3 vedono una triste storia di Geralt e Yennefer, una storia d'avventura marina con Geralt e Dandellion, e una storia con Geralt e Dandellion dove si parla di Eternal Flame e Dudu.
Insieme a The Last Wish, dimostrando la maggiore qualità di Sapkowski come autore di racconti, sono i migliori libri di The Witcher.
Grande varietà di toni, ottimo world bulding, personaggi centrati e una narrazione più compatta e intensa.
Ricorda molto il migliore Howard, più moderno e pulp.
Francamente, tutta la storia dei 5 romanzi da Blood of Elves a Lady of the Lake si potrebbe evitare di leggerla: ci sono dei buoni passaggi, ma immersi in centinaia di pagine di pochezza. Queste due raccolte di racconti, invece, sono eccellenti.
Ci sarebbe ancora un romanzo, 'Season of Storms': lo avevo schifato anni fa perché scritto in spregio a CD Projekt Red ed evidentemente realizzato per speculare sul 'loro' successo. A dirla tutta ci sarebbero anche alcune raccolte di racconti contenenti alcuni racconti di The Witcher, in mezzo a (suppongo) ciarpame non correlato.
Vedremo. Intanto sono più che felice di aver finalmente letto un altro bel libro di The Witcher.
Ah: ieri o il giorno prima, CD Projekt Red, forte del nuovo accordo con l'autore dopo l'appianamento legale graziosa conseguenza del successo della serie tv, ha ufficialmente pre-annunciato un prossimo gioco di The Witcher successivamente alla pubblicazione di Cyberpunk 2077.
E' stato anche in qualche modo sottinteso non si tratterà di The Witcher 4, ma di una produzione minore affidata a un piccolo gruppo di sviluppatori: uno spin off di qualche tipo? Difficilmente un altro gioco di Gwent.
Vedremo.
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