Doctor Who S12: seconda stagione per l'accoppiata Chibnall - Whittaker. La prima (l'undicesima) stagione del nuovo Doctor Who è stata polarizzante a dir poco: c'è chi non è riuscito a vedere oltre la scelta al femminile per il ruolo protagonista, sorvolando su qualsiasi difetto pur di lodare il progressismo del nuovo showrunner ed evitare controversie per sospetto maschilismo; c'è chi, come me, non ha da preoccuparsi di lettori e pubblicità negativa e può tranquillamente dichiarare di aver trovato l'undicesima stagione del Doctor Who la peggiore dal rilancio.
Tutti, però, siamo stati d'accordo nell'individuare un difetto chiaro e lampante, impossibile da ignorare: tutta l'undicesima stagione del Doctor Who è stata un inutile, eccessivo e deludente, taglio con il passato.
Nessun legame con la ricca storia e tradizione del Doctor.
Una scelta, questa senza dubbio infelice, che ha universalmente scontentato i fan... anche perché sarebbe stato semplicissimo avere almeno un paio di episodi con qualche riferimento, invece di essere così seccamente e rigidamente (e maldestramente) nuovi.
Il desiderio di essere figo, diverso e senza paragoni ha spinto lo showrunner a scazzare così pesantemente da ottenere due risultati: con la scusa delle Olimpiadi, nel 2019 non c'è stato Doctor Who, un anno sabbatico per la produzione; secondo, la dodicesima stagione è una completa inversione di marcia: è una stagione completamente, assolutamente e profondamente fondata sul passato del Doctor.
E' una serie che, addirittura, prova a mettere in discussione tutto il passato del Doctor.
Tutto e seriamente.
Dopo lo speciale con i Daleks di inizio anno, la stagione regolare comincia con il Master e prosegue introducendo un nuovo Doctor: un altro Doctor dal passato del Doctor.
Un Doctor non parte delle 12 rigenerazioni!
In questa stagione ci sono il Master, i Cybermen e una guest-star incredibilmente gradita che compare per qualche minuto in un unico episodio (dopo lo spoiler wall).
...ma torniamo al punto centrale: Chibnall si fa carico di offrire una completa riscrittura delle origini del Doctor e di tutta la società dei Time Lords.
Non è una cosa da poco e non è stata apprezzata.
L'inversione di marcia della dodicesima stagione pecca e sbaglia per eccesso nella direzione opposta a quella precedente: questo Doctor che sta piacendo molto poco è il protagonista di una storia reboot che solo autori molto più abili avrebbero dovuto permettersi di tentare. Un conto è tendere una mano alla tradizione e al passato del personaggio, un conto è prenderlo a calci.
Ora: quando dico che questo Doctor non sta piacendo, non mi riferisco solo ai miei amici su reddit.
Questa dodicesima stagione ha toccato i rating più bassi del Doctor dal rilancio, non solo inferiori alla stagione precedente, ma inferiori a quelle di Capaldi.
La Whittaker continua a non piacermi, ma sono gusti; cosa non funziona e continua a non funzionare sono senza dubbio i 3 companions: sono troppi. Ce ne sono letteralmente 2 di troppo, tutti quelli non Yaz.
Non c'è un episodio bello in tutta la stagione. Quelli decenti sono molto pochi.
I dialoghi e le sceneggiature sono pessime, frequentemente amatoriali: farò un esempio post spoiler.
Non c'è dubbio ci sarà una terza stagione affidata a questo gruppo, ma sui tempi d'uscita c'è invece qualche deciso dubbio: fine 2021 sembrerebbe una proiezione credibile.
SPOILER SPOILER SPOILER
Captain Jack fa una breve comparsa.
Quindi: il Timeless Child è il Doctor, e il Doctor non è un Time Lord.
Nel passato più remoto un esploratore spaziale dal pianeta Gallifrey trova un bambino proveniente da un'altra dimensione (il Doctor appunto): lo adotta, poi scopre che è speciale e decide di studiarlo. Gli autori ci girano intorno ma è evidente che il bambino venga praticamente vivisezionato, torturato e studiato in modo aggressivo. Il materiale genetico di questo Timeless Child viene spliced con gli abitanti di Gallifrey che diventano e si autonominano Time Lords... poi, già che ci sono, cancellano la memoria del Timeless Child/Doctor per fargli credere di essere uno di loro.
Il Doctor, quindi, ha infinite rigenerazioni e ha rigenerato un numero sconosciuto di volte prima delle 13 (14) da noi conosciute.
FUCK YOU CHIBNALL. FUCK YOU E MUORI.
Nell'episodio finale, il Doctor si trova davanti a uno dei suoi classici dilemmi morali: sterminare un'intera razza malvagia o lasciarla andare ad ammazzare chiunque nello spazio. Il Doctor decide di non commettere genocidio... direttamente. La sua forte moralità raggiunge un simpatico compromesso: il Doctor studia il piano e costruisce la bomba per distruggere la razza cattiva, ma fa premere il pulsante a un altro. Il Doctor non ha commesso genocidio. Il Doctor non ha impedito si commettesse un genocidio.
Questo è il livello delle sceneggiature della dodicesima stagione: moralità per idioti. Cessione di responsabilità. Offensivo, così offensivo da farmi desiderare di non guardare la prossima stagione.