It’s 2059, and the Rich Kids Are Still Winning (Id, 2019): ok, questo è imbarazzante. Ho salvato il link a questa pagina il giorno della sua messa online il 27 Maggio 2019, ho salvato il link nella barra quindi l'ho visto pressoché ogni giorno da allora: l'ho letto soltanto adesso. Nonostante sia la più recente produzione del maestro Ted Chiang. 
Tutto ciò detto. 
E' stato il primo in una serie di articoli commissionati e pubblicati dal New York Times a scrittori di fantascienza e scienziati: il termine op-ed indica editoriali scritti da personale non affiliato al giornale di pubblicazione. Non ho idea se la serie sia continuata/stia continuando. 
NYT ha chiesto a questi scrittori, Ted Chiang per primo, di immaginare un editoriale che potrà essere scritto nel futuro: 10, 20, 100 anni nel futuro. Immaginare un articolo che potremo/potremmo leggere nel prossimo futuro. 
Chiang ha puntato sull'ingegneria genetica: nel futuro i ricchi avranno tutti i loro figlioletti perfezionati e resi più intelligenti grazie a qualche piccola modifica del loro patrimonio genetico. 
I poveri avranno a disposizione programmi gratuiti per dare loro le stesse opportunità. 
Ad alcuni di loro almeno: un po' come quei progetti delle star del basket per togliere i ragazzi dalle strade o le borse di studio o altre cose simili. 
La visione di Chiang è che aumentare l'intelligenza di giovani di famiglie povere non aumenterà le loro possibilità di successo, perché la nostra non è una società capace di premiare l'abilità o il merito: a parità d'intelligenza, le famiglie ricche avranno sempre il vantaggio... quindi è come se non cambiasse alcunché. 
Non ho contato le battute, si legge in un minuto. Un minuto estremamente ben scritto, seppur evidentemente in una forma giornalistica non del tutto congeniale a Chiang, e ricco di contenuto.