L'Assassinio del Commendatore (Kishidanchō Koroshi, 2017): è l'ultimo romanzo di Murakami, quattro anni dal precedente e poco impegnativo Tsukuru Tazaki, quasi dieci da 1q84.
Ecco.
Allo stesso modo di 1q84, anche Killing Commendatore è composto da 2 libri: è così nell'edizione originale giapponese, è così nell'edizione italiana di Einaudi. Un po' più di 800 pagine complessive.
Allo stesso modo di Tsukuru Tazaki, anche Killing Commendatore è una merda.
NOTA: il titolo inglese mi suona benissimo.
La storia, per quanto possibile: il libro è tutto un flashback. Quanto mi stanno sul cazzo le storie che sono tutte un flashback.
C'è un pittore specializzato in ritratti e piuttosto bravo. La moglie lo molla senza preavviso. Lui girovaga un po' e finisce a vivere nella casa di montagna del padre di un amico: il padre dell'amico era un famoso pittore dello stile nihonga, adesso è un lombrico in una casa di cura.
NOTA: lo stile nihonga, mi dice la wiki, è una forma di tradizionalismo pittorico giapponese nato nel 1900 in opposizione alla moda pittorica occidentale. In pratica è una pittura moderna realizzata come fosse stata fatta nel passato.
Il nostro pittore scopre un quadro segreto del vecchio maestro, indubitabilmente il suo capolavoro più grande eppure tenuto nascosto nella soffitta di quella casa. Il quadro rappresenta la scena iniziale del Don Giovanni di Mozart (però giapponese) e si intitola, appunto, l'assassinio del commendatore.
A questo punto la storia diventa il solito casino, ma peggio del solito perché molto disorganizzata, piena di spiegazioni senza senso ma necessarie a consentire un minimo di comprensione del testo.
Il nostro pittore incontra un facoltoso finanziere che gli commissiona il proprio ritratto.
Scoprono una buca in giardino da cui proviene un suono di campanella.
Il personaggio del Commendatore esce dal quadro e si manifesta.
Salta fuori una ragazzina.
Saltano fuori, forse, dei mostri.
Il primo libro non è manco male, il secondo è deprimente per la scempiaggine: il finale è quanto di peggio Murakami abbia pubblicato.
Nel libro c'è parecchio sesso, non sgradevole ma gratuito, e infatti è stato censurato in Cina.
Ottocento pagine di eventi e personaggi senza motivi, si dimenano e agitano senza andare da nessuna parte. La seconda metà del secondo libro è un trip metaforico e metafisico senza capo né coda.
E' totalmente insalvabile.
SPOILER SPOILER SPOILER
Essendo un flashback sappiamo già dall'inizio che il protagonista tornerà con la moglie. Tutto il resto è inutile.
Ecco.
Allo stesso modo di 1q84, anche Killing Commendatore è composto da 2 libri: è così nell'edizione originale giapponese, è così nell'edizione italiana di Einaudi. Un po' più di 800 pagine complessive.
Allo stesso modo di Tsukuru Tazaki, anche Killing Commendatore è una merda.
NOTA: il titolo inglese mi suona benissimo.
La storia, per quanto possibile: il libro è tutto un flashback. Quanto mi stanno sul cazzo le storie che sono tutte un flashback.
C'è un pittore specializzato in ritratti e piuttosto bravo. La moglie lo molla senza preavviso. Lui girovaga un po' e finisce a vivere nella casa di montagna del padre di un amico: il padre dell'amico era un famoso pittore dello stile nihonga, adesso è un lombrico in una casa di cura.
NOTA: lo stile nihonga, mi dice la wiki, è una forma di tradizionalismo pittorico giapponese nato nel 1900 in opposizione alla moda pittorica occidentale. In pratica è una pittura moderna realizzata come fosse stata fatta nel passato.
Il nostro pittore scopre un quadro segreto del vecchio maestro, indubitabilmente il suo capolavoro più grande eppure tenuto nascosto nella soffitta di quella casa. Il quadro rappresenta la scena iniziale del Don Giovanni di Mozart (però giapponese) e si intitola, appunto, l'assassinio del commendatore.
A questo punto la storia diventa il solito casino, ma peggio del solito perché molto disorganizzata, piena di spiegazioni senza senso ma necessarie a consentire un minimo di comprensione del testo.
Il nostro pittore incontra un facoltoso finanziere che gli commissiona il proprio ritratto.
Scoprono una buca in giardino da cui proviene un suono di campanella.
Il personaggio del Commendatore esce dal quadro e si manifesta.
Salta fuori una ragazzina.
Saltano fuori, forse, dei mostri.
Il primo libro non è manco male, il secondo è deprimente per la scempiaggine: il finale è quanto di peggio Murakami abbia pubblicato.
Nel libro c'è parecchio sesso, non sgradevole ma gratuito, e infatti è stato censurato in Cina.
Ottocento pagine di eventi e personaggi senza motivi, si dimenano e agitano senza andare da nessuna parte. La seconda metà del secondo libro è un trip metaforico e metafisico senza capo né coda.
E' totalmente insalvabile.
SPOILER SPOILER SPOILER
Essendo un flashback sappiamo già dall'inizio che il protagonista tornerà con la moglie. Tutto il resto è inutile.
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