Dragon Pilot - Hisone and Masotan (Hisone to Masotan): Hisomaso è una bella serie originale in 12 episodi prodotta da Bones, con manga annesso, e scritta da Mari Okada.
Bam!
La necessità di aggiungere altro svanisce al solo evocare il nome della sublime.
Mari Okada continua a dimostrarsi una rara scrittrice: 'rara' non per la qualità assoluta della sua scrittura, 'rara' per il semplice fatto di provare a essere autrice e non mera esecutrice in un processo produttivo seriale come quello dell'animazione giapponese.
Hisomaso non è ai livelli di Orphans, ma è una serie con meriti indiscutibili ed elementi di originalità e qualità narrativa.
Sì, perché, alla fine: la Okada non è solo è un'Autrice in un mondo di servi, è anche brava. 
Altri membri dello staff non importanti.
La storia è perfettamente autoconclusiva.
Il tono comico, sommato al design volutamente infantile, potrebbe far credere a una storia ridanciana con simpatici mostri e ragazzine in divisa... e per circa metà serie è così.
I giapponesi hanno un segreto: il segreto sono dei draghi.
I draghi sono circa addomesticati e offerti in gestione a un'unità particolare dell'esercito di autodifesa, che li controlla, mantiene e adopera in missioni dove necessario.
La storia si ambienta ai giorni nostri, non ci sono 'guerre' o elementi sociali diversi: solo la presenza, nascosta al pubblico, di questi draghi. Nella serie non ci sono combattimenti: i draghi sono curati e tenuti pronti all'uso.
I draghi possono essere pilotati solo da donne 'speciali': non hanno poteri e questa qualità speciale è semplicemente decisa dal drago che sceglie personalmente il proprio pilota. Per questo motivo i piloti spesso non corrispondono agli standard militari e mostrano divertenti problemi psicologici.
Sono tutte macchiette.
La base militare isolata, i piloti donna, i draghi che hanno bisogno di manutenzione, tutta la crew e il funzionamento della base (divisa in personale di supporto tecnico, piloti e ufficiali), le dinamiche di relazione e il tipo di umorismo... tutto il setting in pratica, ricorda Patlabor.
Sostituite i robot ai draghi: è Patlabor.
E' un complimento.
Esattamente come Patlabor, anche Dragon Pilot possiede elementi drammatici e un attento studio delle personalità.
A metà serie circa si cominciano a presagire e spiegare i motivi del perché i giapponesi spendano tanti soldi per occuparsi dei draghi. I draghi sono assolutamente necessari, così come l'addestramento dei piloti, e la felicità di animali e piloti per un evento che si ripete a intervalli regolari ogni 74 anni e può causare la fortuna o la sfortuna di tutto il Giappone.
L'intervallo di 74 anni è tutto fuorché casuale: ammettendo l'ambientazione della serie nell'anno della sua messa in onda, 2018, e togliendo 74 anni... torniamo indietro sul finale della Seconda Guerra Mondiale.
Rispetto a quanto sopra: Okada, Patlabor e la possibilità di una catastrofe, Dragon Pilot aggiunge qualcosa di particolarmente raro nell'animazione giapponese, ma tutto fuorché raro nella cinematografia giapponese, ovvero il rapporto con gli animali. Animali d'affezione, non con l'ecologia.
I draghi di Hisomaso sono cani. I loro piloti sono padroni di cani di quelli che amano visceralmente i propri animali.
Mi spingo oltre: si perde molto di Hisomaso se non si è mai avuto un cane e non lo si è amato più della propria moglie.
Letteralmente. E' un punto ben preciso e importante della trama.
Non un gatto. Un cane.
Ricapitolando, Dragon Pilot è consigliato a: fan della Okada, fan di Bones e delle sue migliori animazioni, nostalgici di Patlabor, veri padroni di cani.
Ah. Dimenticavo un aspetto 'importante': per consentire ai draghi di andare in giro senza destare sospetti, il governo ha sviluppato speciali armature trasformabili che, fatte indossare ai draghi, li trasformano in trasformers. I draghi possono liberamente trasformarsi in jet.
L'effetto Decepticons è notevole ma iconograficamente è più vicino a un Kantai Collection.
Ah2. A proposito di quanto sopra, vorrei ancora aggiungere un pensiero sulla somiglianza tra il drago protagonista (Masotan) e Denver, protagonista del cartone franco-americano infelicemente noto in Italia con il titolo de "Ti Voglio Bene Denver".
E' una serie che vale e piena di sottotesti: un piacere da guardare e un piacere su cui tornare a pensare.
SPOILER SPOILER SPOILER
C'è un super drago che dorme nel mar del Giappone e si sveglia ogni 74 anni, mangia una donna sacrificale e torna a dormire. Se non torna a dormire è come Godzilla e distrugge tutto.
I draghi e i loro piloti sono gli unici in grado di guidare il super drago in un posto tranquillo e metterlo a dormire.
I draghi e i piloti devono essere innamorati esclusivamente gli uni degli altri: i piloti sono donne, se la donna si innamora di qualcuno e toglie un po' di amore al proprio drago, il drago si ingelosirà e rifiuterà di farsi pilotare causando la fine del mondo.
Il governo accudisce i draghi e le donne pilota, e sviluppa piani per distruggere il loro desiderio di amore e fiducia negli uomini.
Il precedente rituale fallì parzialmente perché una delle donne pilota si innamorò di un'altra donna (non ci vedo un msg contro l'omosessualità, ci vedo al massimo un commento sull'incomprensione dell'epoca).
Nel finale, la protagonista si rifiuta di far sacrificare la donna prescelta perché vuole trovare una soluzione diversa che non implichi morte: finisce per sacrificare se stessa e il proprio drago.
Nell'epilogo tre mesi dopo il rituale, scopriamo che sia il pilota che il suo drago stanno bene e sono prossimi alla felicità di coppia... nel senso che drago e pilota si sviluppano e scoprono di poter accettare anche la presenza di un uomo.
...Hisomaso è una serie con molte interpretazioni.