The Devils (Id, 2025): chiamiamolo il 'ritorno' di Joe Abercrombie perché l'autore è stato circa silenzioso negli ultimi 3-5 anni; qualche storia breve, qualche tentativo di scrittura per la tv.
Questo è il primo romanzo in una nuova trilogia: Tor l'ha comprata a scatola chiusa, Cameron se ne sarebbe già appropriato per un possibile adattamento; il sogno di Joe di diventare il nuovo Martin potrebbe infine avverarsi.
Tutto ciò detto.
The Devils è diverso dai romanzi della First Law: è decisamente una commedia. Ci sono molti momenti drammatici, anche tragici, ma sono coperti da comicità e situazioni prossime al demenziale: è molto divertente, funziona tutto molto bene; l'autore è inaspettatamente, onestamente e sorprendentemente capace di scrivere dialoghi e situazioni buffe.
Tragicomiche.
Grande talento, come sempre, nel rappresentare e caratterizzare ottimi personaggi con poche caratteristiche precise e riuscite; Abercrombie è un bravo autore, ma The Devils risulta qua e là un po' pigro: ci sono molte, troppe parole ricorrenti, per esempio.
Avendo letto una caterva di web novel, sono forse particolarmente attento a queste ripetizioni: toothy, ferrety. In alcuni casi, è l'idea di associare una parola a un personaggio e funziona, in altri è mancanza evidentemente pigrizia.
Setting europeo-italiano con i nomi veri; c'è magia e la storia è diversa da quella che conosciamo: Cartagine al posto di Roma, magia. C'è una religione monoteista divisa in due chiese, East-West; Abercrombie non usa la parola 'cristianesimo', né i simboli del cristianesimo, ma è esattamente come in Kristoff: è il cristianesimo e non viene chiamato così per poterlo insultare, sfottere e mostrare in tutte le sue accezioni peggiori e perverse.
Ci sono anche i mussulmani, che qui sono elfi e contro cui le chiese si scagliano volendone il genocidio.
NOTA: un po' piaccione, Abercrombie definisce i motivi dello scisma tra le due chiese per maschilismo; la chiesa west è governata da donne, la chiesa east non sopporta di essere governata da donne.
Uhm.
Il trono di Troia è vacante, Troia è il baluardo contro le orde degli elfi e la sede della chiesta east.
Il papa della chiesa west, che ha 10 anni e potrebbe/non potrebbe essere il secondo avvento del salvatore, vuole riunire le chiese per difendersi meglio dagli elfi (e c'è anche un altro motivo ma non viene spiegato).
Succede che per le strade della Città Santa gironzoli una ladruncola tipo Aladdin ma sporca e un po' prostituta, succede che sia (forse) l'ultima erede al trono di Troia.
Il papa le affida una scorta: un vampiro, un lupo mannaro, un cavaliere maledetto, un necromancer, un elfo invisibile, un jack of all trades e un prete.
La quest è arrivare da Roma a Troia mantenendo in vita la principessa.
E' molto divertente e si fatica a metterlo giù.
Sfortunatamente, è viziato da due difetti estremamente significativi.
(Volendo contare anche una certa prevedibilità dei colpi di scena, 3)
Il primo difetto è essere stato pensato già con la serie tv in mente: le scene d'azione e i personaggi sembrano già una sceneggiatura, è tutto molto veloce, ci sono cambi di scena, si vedono le dissolvenze e si immaginano le riprese.
Non è un difetto, di per sé, rende tutto molto brioso e incalzante, ma si somma alla pigrizia della scrittura di cui sopra e il risultato è un po' svilente.
L'altro difetto, quello serio che abbassa il risultato finale di The Devils da ottimo a buono, è il finale: è una serie e questa è la prima avventura, e vuole essere pronta per una serie tv, e quindi i cambiamenti non sono permanenti.
I personaggi cominciano con uno status quo, maturano e si trasformano nel corso della storia; arrivati al finale, succedono cose e tutto viene resettato allo status quo iniziale.
E' frustrante e terribilmente, odiosamente insoddisfacente.
E' possibile, è molto probabile, che tutti i personaggi di questo libro possano tornare nel corso dei prossimi, ma The Devils è un romanzo smaccatamente sacrificato alle ambizioni del suo autore, offensivamente.
SPOILER SPOILER SPOILER
Alex diventa imperatrice, Diaz rimane con lei; tutti gli altri tornano a Roma. Baptiste viene uccisa da Vigga per sbaglio nel finale, senza un vero motivo e, francamente, fa molto donna nel frigo.
Il papa è una buona cinna, ma i suoi cardinali sono mostri senza scrupoli.
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