The Bystander (Id, 2024): primo libro nella serie "The Game at Carousel" di Rob M. Lastrel, a cinematic horror-litrpg. 
I primi capitoli, ancora disponibili, vennero pubblicati su Royal Road nel 2023. 
In attesa della sempre più imminente uscita del dodicesimo libro di He Who Fights with Monsters (approfitto per esprimere un pensiero di vicinanza per Shirtaloon) che ho, contrariamente alle mie intenzioni, più o meno già letto tutto su Royal Road, ho ripetutamente cercato altre serie litrpg che potessero piacermi. 
Il genere ha molto successo in Russia e altri territori slavi: molti autori/serie, quindi, sono stati immediatamente cassati perché inferiori al mio standard minimo per la lingua inglese; molte altre serie le ho rifiutate perché eccessivamente young adult. Alcune mi sono quasi-quasi piaciute e le ho inserite nel prossimo infodump. 
Rapidamente, uno dei miei parametri di ricerca è stata l'esistenza di una versione pubblicata: non è un metro infallibile, ma garantisce almeno la qualità minima della lingua. 
Questa serie è già stata raccolta in tre libri, è ancora in corso. ed è molto originale. 
Proverò a spiegarne il setting in modo non confuso: la cittadina di Carousel è una trappola horror cinematografica che inghiotte i visitatori, impedisce loro di andarsene e li costringe a inscenare film horror. 
E' la versione litrpg di Scream e gli altri meta-horror a base di Final Girl e cose del genere. 
All'arrivo, ai visitatori è assegnato un ruolo: final girl, atleta, film buff e cose del genere; ogni ruolo/job ha specifiche statistiche e un pool di abilità. 
I visitatori sono costretti a mettere in scena film, letteralmente: l'entità e il set di regole che governano Carousel ha trasformato la cittadina e i suoi dintorni in vari set cinematografici all'interno del quale si vivono storyline con un inizio e una fine; i personaggi devono interpretare i ruoli assegnati e sopravvivere fino alla fine (non tutti, di ogni gruppo basta che sopravviva uno per garantire la salvezza di tutti): 'interpretare il ruolo' è l'aspetto chiave. 
Carousel dà l'opportunità di sopravvivere, persino di diventare più forti: l'unica regola immutabile (due in realtà) è l'obbligo di giocare e il divieto assoluto di break character. 
Ecco, immaginate qualcosa come Mojo degli X-Men o qualche british horror con un pubblico che deve essere intrattenuto e Qualcosa che giudica la performance degli attori. 
E' scritto in prima persona, ci sono molti segreti e il setting è assolutamente intrigante e fenomenale, una creazione brillante piena di ingegno. 
Le storie/giochi a cui i protagonisti sono costretti a partecipare, lo ripeto, funzionano come film e seguono le famose regole degli horror, quindi ci sono luoghi comuni ed elementi ricorrenti da sfruttare e abusare; c'è una telecamera che inquadra i nostri protagonisti, ma quando non sono inquadrati perché la scena riguarda altri sono liberi di parlare e agire non come personaggi ma come persone, ci sono 'dietro le scene' e ci sono altre meta-regole di grande acume. 
Ci sono, sfortunatamente, dei problemi: intanto è essenzialmente young adult con un rating basso che influenza il linguaggio, la violenza e le relazioni tra personaggi; è anche ingenuo nella rappresentazione psicologica dei personaggi (forse l'autore è giovane, non ho trovato info), motivazioni e caratteri. 
I difetti narrativi e stilistici sono completamente compensati e superati dalla genialità del sistema di Carousel. 
Non so quanto possa durare prima di diventare noioso, ma sto già leggendo il secondo.