Ghost Cities (Id, 2024): intelligente e divertente romanzo dal cinese-australiano Siang Lu.
Ci sono due narrazioni principali.
C'è un cinese-australiano completamente ignorante delle proprie origini culturali cinesi che, per vari motivi, diventa un meme di fama internazionale conosciuto come "#badchinese". Questo personaggio incontra un regista cinese super-provocatore che lo prende a lavorare con sé e lo porta nella ghost city cinese di Port Man Tou (vari giochi di parole attraverso più lingue).
Il nome corretto delle ghost city è 'underoccupied developments in China': città completamente costruite pronte a ospitare intere, nuove popolazioni trasferite dalle campagne che, però, rimangono vuote per vari motivi.
Questo personaggio viene affiancato da una interprete.
L'altra linea narrativa è ambientata nella Cina del passato: un folle imperatore commette una follia dopo l'altra ai danni di vari membri della sua corte e della popolazione.
Naturalmente, queste due storie hanno crescenti elementi in comune: ci sono riferimenti, ci sono collegamenti e ci sono parallelismi.
Inoltre, ognuno dei due setting ospita una serie di storie nella storia.
L'inizio del libro sembra quasi una raccolta di racconti, tanto episodici sono i capitoli dedicati al presente e quelli al passato; andando avanti nella lettura si scopre, naturalmente, che questi elementi apparentemente isolati sono, in realtà, pezzi di un puzzle che va componendosi.
Molto ben fatto e molto intelligente, ma decisamente poco originale: cominciano ad accumularsi in grande numero gli autori di origine asiatica che scrivono pseudo-letteratura asiatica per il mercato occidentale, adottando più o meno integralmente la struttura appena descritta.
Giusto per citare un'altra mia lettura recente, "The Spear Cuts Through Water".
La parte nel passato è in terza persona, quella nel presente in prima.
La parte nel passato è decisamente secondaria rispetto a quella nel presente, entrambe sono fortemente satiriche, ma è quella nel presente a godere dei più profondi e relatable significati.
Port Man Tou è una gigantesca città-set abitata da cittadini-attori e il regista, progressivamente, diventa folle come l'imperatore.
Ci sono diversi pensieri molto intriganti, riflessioni stimolanti ed è indubbiamente scritto molto bene, è anche abbastanza breve da non venire a noia.
SPOILER SPOILER SPOILER
Badchinese e l'interprete finiscono insieme con figli; il regista viene arrestato. Il figlio del fratello dell'imperatore, questa parte della storia è molto complicata e non importante qui, ritrova la madre; l'imperatore fugge e diventa un artista, nonché antenato del regista.
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