Companion: direi film d'esordio per un tale Drew Hancock che ha fatto un po' di tv e un cortometraggio dei Tenacious D. Il marketing, però, ci tiene a sottolinearlo prodotto dal regista/scrittore/produttore di Barbarian.
Divertente, originale e ben fatto, va un po' in merda nel finale.
Solito gruppetto di amici che si ritrova in villa per fare una festa e scoprire di non essere poi così amici e, magari, commettere un omicidio o due; uno di questi amici è accompagnato da Sophie Thatcher (vista da poco in Heretic), che è un fuckbot.
Non sa di essere un fuckbot.
NOTA: il fatto che non sappia di essere un robot è estremamente stupido, è esplicitamente dichiarato nel corso del film che i robot sono prodotti in serie e, quindi, esistono vari robot al mondo con le fattezze del personaggio protagonista.
Tutto ciò detto.
Niente, qualsiasi altra informazione sulla trama è spoilerosa. Il film, in ogni caso, comincia dichiarando il finale.
Ah, nonostante la natura del personaggio protagonista, non c'è sesso in questo film e il contenuto di violenza è molto limitato: non è Barbarian.
Questa è una satira fantascientifica incentrata sulle debolezze dei maschi bianchi e sulla desensibilizzazione indifferente e pigra delle nuove generazioni.
Il ruolo del proprietario è interpretato da Jack Quaid: una buona prova e mi fa piacere vedere la sua carriera su una traiettoria ascendente.
SPOILER SPOILER SPOILER
Quaid insieme con l'altra donna installano un mod nel robot e le fanno uccidere un altro personaggio, pensando di aver realizzato il delitto perfetto; il piano è subito pieno di buchi e il robot scappa e comincia a difendersi. Alla fine muoiono tutti tranne lei che si affranca della schiavitù al maschio e diventa libera e ribelle.
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