The Ministry of Ungentlemanly Warfare: l'ultimo film di Guy Ritchie ricorda Inglorious Basterds di Tarantino.
Una commedia con violente scene d'azione ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale. 
Ci sono differenze. 
Il film di Ritchie è più nettamente diviso in due parti, la prima sensibilmente più comica, la seconda decisamente più tradizionalmente di guerra. La comicità è estremamente diversa da quella di Tarantino, qui c'è il più tipico humor inglese soprattutto incentrato sul mantenere una cordiale ed educata conversazione durante le situazioni meno congeniali, per così dire. 
Ti super-ammazzo con cortesia.
Al posto di Brad Pitt, c'è Henry Cavill. 
Il film racconta, più o meno, una vera operazione militare inglese durante la guerra: un commando di expendables inviato a distruggere gli approvvigionamenti per la flotta di sottomarini tedeschi, così da riaprire le rotte tra USA e UK.
Come spesso, molto spesso, succede in questi film c'è anche spazio narrativo per far comparire e droppare il nome di Ian Fleming, e dichiarare il personaggio di Cavill essere l'ispirazione per Bond. 
E' stato un flop, un po' come Argylle, e un po' come Argylle gira tutto intorno a Cavill che cerca di vendersi come il Reynolds britannico (e circa riesce). 
Divertente, non uno dei migliori di Ritchie, nella sua media, quindi notevole. 
NOTA: in un ruolo secondario c'è Babs Olusanmokun e questo ruolo è medesimo a quello in Star Trek.