The Pig, the Snake and the Pigeon: questo è il film più hongkonghese che abbia visto in una quantità di anni, ed è una produzione taiwanese.
Non è un caso, però, perché la regia è di Wong Ching-po.
Non è certamente uno dei registi più famosi di HK, neppure nella sua fascia di età, ma non è ignoto ed è un altro 'cervello in fuga' costretto a trovare lavoro fuori dalla sua città; mentre parlare della corrente situazione geopolitica e socioculturale di HK è decisamente aldilà del mio campo di interesse ed esperienza, della crescita del cinema taiwanese, aiutata anche dalla costante distribuzione internazionale via Netflix, abbiamo già notato. 
Questo è un film di HK che ha il gusto di quei meravigliosi anni tra la fine degli '80 e gli inizi dei '90 del secolo scorso, del millennio scorso. 
Basso budget, sporcizia, pioggia; c'è il killer tormentato, il poliziotto che gli dà la caccia, la donna sfruttata ancora capace di un po' di tenerezza, e un'ultima missione suicida. 
Facciamo un passo indietro e parliamo del titolo: pensavo fosse una specie di riferimento poco chiaro al solito 'buono brutto cattivo', invece è un riferimento (altrettanto poco chiaro per me/noi, probabilmente immediatamente riconoscibile per un circa-cinese) a una storiella folk sulla giovinezza del generale Zhou Chu. 
In sintesi: il giovane Chu era un super villain così molesto da essere considerato il più temibile di "3 flagelli", gli altri essendo una tigre e un drago. 
Ecco. 
La storia del film è la seguente, in sintesi: il protagonista è un assassino e il terzo criminale più ricercato di Taiwan, ed è un malato terminale che dovrebbe smettere di fumare; prima di morire vuole diventare il più ricercato di Taiwan, per essere ricordato per sempre, ammazzando gli altri due. 
Il senso del titolo, quindi, trasposto nella realtà sporca e povera dell'underground taiwanese, è che non ci sono tigri, draghi o generali, ma serpenti, maiali e piccioni. 
In ogni caso: solo uno di questi 3 viene ricordato da tutti.
C'è un segmento leggermente troppo lungo prima della conclusione, ma il film è spettacolare, patetico con uomini che piangono, si sorridono e condividono dolore, frustrazione, onore, determinazione e tutto ciò che è virile; belle scene d'azione povera, niente Wick o Donnie, qui c'è soprattutto un picchiarsi male e restare l'ultimo più o meno in piedi. 
Finale perfetto. 
Finale eccellente e perfetto: mia moglie è arrivata che stavo finendo di guardarlo e quasi si mette a piangere solo per gli ultimi minuti senza avere una sola idea dei personaggi, storia o situazioni. 
Ruolo protagonista per Ethan Juan, fuolo femminile per Gingle Wang: volti che stanno diventano sempre più famigliari e riconoscibili. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Il ricercato numero 2 è il maiale, vive terrorizzato di essere riconosciuto, violento e irrazionale, tiene prigioniera e stupra quotidianamente la figlia della ex-moglie; il ricercato numero 1 è il serpente, ha finto di essere morto e si è trasformato nel guru di una setta di psicopatici che sfruttano i fedeli. 
Il nostro amato piccione li ammazza tutti e ammazza anche tutti i correlati: nel caso del numero 2, si tratta di un paio di uomini di supporto; nel caso del numero 1, ammazza tutti i suoi seguaci. 
Finalmente appagato, chiama il suo 'amico' poliziotto e si costituisce. 
In carcere scopre di non essere mai stato un malato terminale, ma va bene così. 
C'è un'ultima scena con la ragazza, poi piccione viene condannato a morte ed executed. 
NOTA: in Taiwan, la pena di morte avviene con un colpo di pistola al cuore. Molto pulito, rapido ed economico.