Damsel: in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne (altrimenti mia moglie mi picchia), Netflix ha rilasciato questa specie di clone con Millie Bobby Brown di de "The Princess" della Disney.
Il film comincia e vivo un immediato, fortissimo momento di straniamento e confusione: giuro che ho pensato di essermi sbagliato e aver fatto partire "Army of Darkness", ma no. Quello non è Erik il Rosso.
Ciò detto. 
Solita favola dark fantasy inaspettatamente violenta con animali morti mali, sangue, bambine sacrificate e altro. 
Girl-power, sorellanza contro la società malvagia e tutto il solito contorno dell'immaginario femminista pop contemporaneo; ci sono un paio di uomini-eunuchi o vagamente incapaci/deboli, ma tutti i ruoli principali e secondari sono femminili, compresi quelli negativi, villain etc. 
Trama banalissima nascostasi dietro l'idea di utilizzare stereotipi classici del genere. 
Uhm: Millie Bobby è la solita principessa dai capelli rossa incarnazione del coraggio, è principessa di un posto di merda e viene venduta in sposa al principe di un regno molto ricco per salvare il proprio; il principe, però, non vuole una moglie, vuole un sacrificio con cui saziare (c'è tutta una storia inutile) il drago che vive nella montagna vicina. 
Segue un misto di Alien, Descent con il Drago che le dà la caccia e lei che passa dal voler fuggire, al voler vendetta. 
Il regista è un tizio vagamente indie spagnolo che diresse il primo seguito di "28 Giorni Dopo". 
Robin Wright (Penn) è arrivata a quella fase della sua carriera dove può funzionare come una versione cheaper di Angelina Jolie/Cate Blanchett.
Ancora due commenti. 
Mia moglie in questi giorni sta riguardando Buffy: è incredibile quanto spesso Buffy sia al centro della scena e quanto poco il personaggio sia interpretato da Gellar. Ok. 
Millie Bobbie è stata gradevole negli Enola Holmes, ma è totalmente poco credibile (ora come ora) nei ruoli d'azione con combattimenti; non è necessario essere Tom, ma si può fare molto meglio: avrebbe potuto imparare più di una posa con la spada, imparare a correre come un essere umano. 
Damsel, comunque, è inaspettatamente decente fino a circa metà, poi va completamente in merda. 
The Princess è volutamente stupido e immensamente divertente, Damsel è serio, drammatico e incredibilmente noioso.