Road House: immotivato remake dell'omonimo classico del 1989, produzione Amazon con Jake Gyllenhaal nella sua nuova versione palestrata d'azione già vista nel recente film di Ritchie. 
La storia è circa quella dell'originale, ma inutilmente complicata. 
Jake è un ex-campione UFC che va in giro a combattere underground dopo un incidente alla Rocky Joe. 
Finisce a fare il bouncer in una zona sfigata e povera della Florida, dove il solito costruttore mafiosetto controlla la polizia e il crimine: tutto va più o meno bene, poi arriva Conor McGregor nel ruolo del rivale. 
I due personaggi sono così scemi da essere brillanti: dei terminator spiritosi che non sentono dolore, sono inarrestabili e hanno una smart mouth perché sono tutti cloni di Ryan Reynolds. 
Le scene d'azione sono di qualità e ho specialmente apprezzato, onestamente, quelle cg assistite perché la scelta registica è stata di utilizzare gli effetti speciali per rendere più credibile il contatto dei colpi con le facce: è un'idea nuova, il risultato tecnico avrebbe potuto essere migliore, ma c'è del potenziale. 
Ah, giusto. A proposito di scene d'azione. 
Non c'è il roundhouse kick. Pensavo lo stessero tenendo in serbo fino al combattimento finale, invece no. 
In questo film assurdo e totalmente irrealistico di gente che si accoltella e massacra di botte come se niente fosse, per rimanere fedeli al tipo di combattimento mma, si è scelto di NON omaggiare il film originale con la sua mossa più famosa. 
La considero un'offesa alla memoria di Swayze. 
E' l'ultimo film di Liman, è inutile e stupido ma guardabile.