One-Percenter: aka "1%er", aka "One-Percent Warrior". E' l'ultimo film di Tak Sakaguchi. 
Potrebbe essere il suo ultimo per sempre: il magico Tak è coinvolto in una storia di abusi sessuali insieme a Sion Sono e altre celebrità, non sembra andare bene. 
Ciò detto. 
Tak si autoproduce e interpreta il ruolo principale; alla regia troviamo Yudai Yamaguchi, già con Tak in filmacci come Yakuza Weapon e Battlefield Baseball; coreografie di Kensuke Sonomura, già con Tak e Yudai negli stessi film (ho il suo Baby Assassins da guardare prossimamente). 
Ibrido documentario/film d'azione: Tak interpreta una star dei film d'azione stufo di film d'azione con combattimenti coreografati, cavi ed effetti speciali; il personaggio di Tak è così devoto alla professione che ha imparato ogni arte marziale (circa) e inventato arti marziali personali, quando combatte lo fa per davvero e la sua filosofia e impegno artistico sono devoti alla realizzazione di un 'real action' film. 
Nessuno lo vuole produrre. Il personaggio di Tak è in crisi professionale, decide di autoprodursi un film d'azione, va su un'isola dove, per caso, degli Yakuza e militari si stanno massacrando per un tesoro; decide di prendere una pagina dall'Uomo Ragno e filmarsi mentre li elimina tutti per davvero. 
Questa è più o meno la storia ma, come spero si intuisse, è un film estremamente metanarrativo. 
Il personaggio di Tak ha un successo clamoroso alle sue spalle intitolato "Birth" dopo il quale non è più riuscito a lavorare; ovviamente Birth è il ReBorn del 2016, capolavoro del vero Tak (alcune scene compaiono proprio in questo film), dopo il quale aveva dichiarato il ritiro, e poi continuato a lavorare.
Tak si automitizza parlando di assassination-jutsu, wave e zero range combat, ma fortunatamente lo fa prendendosi anche molto in giro e con un lato giocoso. 
Sfortunatamente il film è mediocre, specialmente nelle sue scene d'azione. Migliora nel finale, ma l'inizio è super deludente. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Tak vince ma si scopre essere completamente andato fuori di testa, tipo che il co-protagonista Akira è un personaggio creato dalla sua immaginazione per aiutarlo a sopportare la solitudine dei suoi ideali estremi.