Monkey King - Journey to the West (Xī Yóu Jì, 1592*): prima di parlare della traduttrice e dell'edizione e del testo, a terrificante testimonianza della mia occidentale-centrica prospettiva (ignoranza), scopro con umiliante vergogna che il famoso "viaggio verso ovest" è dalla Cina all'India.
Ho sempre pensato fosse una sorta di Marco Polo al contrario e l'ovest fosse l'Europa.
...e sì che ne ho visti film e cartoni, letti manga e libri tratti da questa storia: non ho mai fatto il collegamento.
Facepalm!
Journey to the West è uno dei "4 Classici Romanzi" della letteratura cinese insieme a Romance of the Three Kingdoms, Dream of the Red Chamber e (ignoto a me) Water Margin.
La versione più o meno definitiva del testo è un'edizione pubblicata nel 1592, ma il corpo principale della storia, trasmissione orale non molto diversa all'epica classica greca, è molto precedente e racconta di un personaggio storicamente esistito nel 600.
Il libro è attribuito a Wu Cheng'en, ma è una situazione tipo quella di Omero: più che autore, compilatore e individuato solo per ipotesi e prove circostanziali; Journey to the West è un testo di fiction e commedia, e satira contro il governo e i costumi, ed è possibile che le persone coinvolte nel libro abbiano voluto restare anonime per non essere associati a letteratura di rango inferiore o, peggio, agli elementi di critica.
La versione più o meno definitiva del testo è un'edizione pubblicata nel 1592, ma il corpo principale della storia, trasmissione orale non molto diversa all'epica classica greca, è molto precedente e racconta di un personaggio storicamente esistito nel 600.
Il libro è attribuito a Wu Cheng'en, ma è una situazione tipo quella di Omero: più che autore, compilatore e individuato solo per ipotesi e prove circostanziali; Journey to the West è un testo di fiction e commedia, e satira contro il governo e i costumi, ed è possibile che le persone coinvolte nel libro abbiano voluto restare anonime per non essere associati a letteratura di rango inferiore o, peggio, agli elementi di critica.
La versione che ho comprato è una nuova edizione inglese pubblicata a inizio 2021 con una nuova tradizione di Julia Lovell, britannica, professoressa di storia e letteratura cinese, traduttrice e autrice premiata.
Scrive anche l'introduzione: spiega un po' la genesi del libro e i motivi del suo imperituro successo durante tutta la storia cinese, sempre in qualche modo raccolto come simbolo e fatto proprio dai rivoluzionari di turno contro l'ordine costituito, a ogni successiva rivoluzione cinese.
Il successo internazionale, come tutti sappiamo, è però da ascriversi di più ai giapponesi: Dragon Ball.
La precedente, ultima traduzione di questo classico cinese risale al 1980 e si tratta di un'edizione per studiosi; l'intenzione alla base di questa nuova versione curata dalla Lovell è stata quella di aggiornare la lingua e rendere l'opera più fruibile al grande pubblico.
La precedente, ultima traduzione di questo classico cinese risale al 1980 e si tratta di un'edizione per studiosi; l'intenzione alla base di questa nuova versione curata dalla Lovell è stata quella di aggiornare la lingua e rendere l'opera più fruibile al grande pubblico.
Eccomi: grande pubblico a rapporto. Grande pubblico di nicchia aiutateci!
La versione integrale dell'opera, intendendo quella del 1592, comprende 81 peripezie raccontate in 100 capitoli; questa è una abridged version, circa un quarto del materiale originale, ottenuta sia tagliando larghi blocchi di capitoli sia parti all'interno dei capitoli.
La Lovell offre una selezione delle avventure più famose/migliori, ne salta una gran parte ed elimina le molte ripetizione testuali dovute alla natura orale del materiale originale.
L'autrice dichiara questo libro potersi intendere effettivamente come 'reworking' del testo originale, oltre che una nuova traduzione.
Fisicamente, l'edizione è di grande pregio con carta bianchissima e spessa, copertina rigida in tessuto lavorato.
Relativamente al libro in sé, l'unico rammarico riguarda la numerazione dei capitoli: sono normalmente progressivi; considerando quanto detto sopra, riguardo la rilavorazione e taglio di contenuti rispetto al testo originale, mi sarebbe piaciuto (almeno tra parentesi) avere un'indicazione di posizione di 'questo' capitolo rispetto alla versione completa.
Il capitolo 1 è il capitolo 1, ma il capitolo 36 (ultimo di questo libro) corrisponde(rebbe?) al 100 di quella completa? Immagino di sì, avrei voluto i rimandi.
L'autrice dichiara questo libro potersi intendere effettivamente come 'reworking' del testo originale, oltre che una nuova traduzione.
Fisicamente, l'edizione è di grande pregio con carta bianchissima e spessa, copertina rigida in tessuto lavorato.
Relativamente al libro in sé, l'unico rammarico riguarda la numerazione dei capitoli: sono normalmente progressivi; considerando quanto detto sopra, riguardo la rilavorazione e taglio di contenuti rispetto al testo originale, mi sarebbe piaciuto (almeno tra parentesi) avere un'indicazione di posizione di 'questo' capitolo rispetto alla versione completa.
Il capitolo 1 è il capitolo 1, ma il capitolo 36 (ultimo di questo libro) corrisponde(rebbe?) al 100 di quella completa? Immagino di sì, avrei voluto i rimandi.
I primi 7 capitoli raccontano l'origine di Monkey King, poi c'è l'origine del Monaco, poi c'è il viaggio vero e proprio verso Ovest durato 14 anni/5048 giorni (è un numero di significato) per andare in India a casa di Budda e riportare in Cina i suoi sacri insegnamenti.
Uhm.
Funziona così: Monkey è una creatura mistica nata sulla Terra, diventa un mostro/demone poi studia sotto un immortale e diventa potentissima, va in paradiso e diventa circa divina, si ribella al paradiso e c'è una guerra, Monkey sembra impossibile da battere, poi interviene Budda e batte Monkey e lo ficca sotto una montagna a meditare sui suoi misfatti. Nel frattempo succedono altre cose meno divertenti, e l'imperatore cinese della dinastia Tang (su indicazione divina) decide di mandare un santo monaco da Budda per i motivi di cui sopra. Il viaggio è super lungo e super pericolo, il Monaco è santo ma è una pippa codarda e vigliacca che piange in continuazione ed è pronto ad arrendersi alla più piccola difficoltà.
Il paradiso capisce che da solo non c'è la può fare, quindi organizza affinché venga accompagnato da 3 discepoli/mostri che lo proteggeranno in cambio di redenzione e assoluzione dai rispettivi peccati.
Primo e più forte tra i discepoli è Monkey, poi c'è un mostro maiale e un altro mostro più generico.
I tre viaggiano insieme passando attraverso città e montagne, un sacco di montagne, ognuna con il suo pericolo e impedimento al viaggio.
NOTA: alcuni capitoli cominciano con mini riassunti, presumo, delle storie saltate da questa edizione.
Impressionanti similitudini con la nostra epica occidentale e Dante: mostri evidentemente allegorici, satira e critica sociale; ma ci sono anche moltissime differenze: il tono è certamente la più lampante perché Monkey King è una storia assolutamente comica e demenziale con quel tipico umorismo cinese, a quanto pare immutato nei secoli.
Le storie con i mostri sono quelle che mi hanno divertito di meno, sono stato molto più colpito dalle diverse situazioni con scontri tra taoisti e buddisti a base di botte e magia, e ho trovato incredibile il capitolo quando i nostri eroi arrivano nella nazione delle donne.
Impressionanti similitudini con la nostra epica occidentale e Dante: mostri evidentemente allegorici, satira e critica sociale; ma ci sono anche moltissime differenze: il tono è certamente la più lampante perché Monkey King è una storia assolutamente comica e demenziale con quel tipico umorismo cinese, a quanto pare immutato nei secoli.
Le storie con i mostri sono quelle che mi hanno divertito di meno, sono stato molto più colpito dalle diverse situazioni con scontri tra taoisti e buddisti a base di botte e magia, e ho trovato incredibile il capitolo quando i nostri eroi arrivano nella nazione delle donne.
La nazione delle donne è pericolosissima per gli uomini perché gruppi di donne vanno in giro a dar loro la caccia per stuprarli a morte, e ci sono fiumi la cui acqua fa rimanere incinti anche gli uomini (anche il monaco) e l'unico modo per salvarsi è bere dall'acqua del fiume degli aborti... sarei curioso di dare un'occhiata a una delle edizioni italiane dell'opera, vedere come siano state adattate queste parti.
Complimenti alla Lovell per l'ottimo lavoro, in questa versione Monkey King si legge come un romanzo vecchio, ma non antico: penso sia un risultato eccezionale. E' il modo perfetto per tastare il terreno e farsi un'idea dell'opera e della storia, per poi magari provare a esplorare più approfonditamente con una versione analitica.
SPOILER SPOILER SPOILER
Alla fine il monaco e monkey diventano dei budda, gli altri due ricevono ricompense inferiori.
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