Doctor Who - Flux - S13: i contratti sono vincolanti, ma i risultati di gradimento anche.
Chibnall e la Whitaker hanno lottato per due stagioni prima di cedere all'infelicità dei fans e della rete (nel senso della BBC e di internet), annunciando l'abbandono ben prima dell'uscita di quest'ultima stagione.
Terza e ultima stagione realizzata, quindi, in compromesso: si doveva farla, controvoglia, per traghettare la serie in mano al prossimo team creativo, e così è stata ridotta all'osso con uno scarno numero di 6 episodi, a cui si aggiungeranno 3 vagheggiati speciali promessi durante il 2022.
Speciali che serviranno, appunto e soprattutto, a guadagnare tempo, far passare il 2022 e consentire alla prossima incarnazione del Doctor di risollevare le sorti dello spettacolo: la prossima stagione del Doctor, infatti, porterà enormi cambiamenti.
Lo show tornerà in mano a Russell T. Davies che, come certo ricorderete, fu l'originale artefice del rilancio del 2005 e condusse la serie fino alla conclusione della run di Tennant. Ci sono degli scettici che non apprezzano l'idea di questa robusta marcia indietro da parte di BBC, ma io sono fiducioso perché il ritorno di Davies coinciderà con una ben maggiore rivoluzione: non sarà più BBC a produrre il Doctor Who.
La stagione 14 sarà prodotta da uno studio (semi?) indipendente appositamente creato, Bad Wolf Studios, da Davies insieme ad altri noti autori del Doctor: promessa autonomia creativa e niente ingerenze da parte dei matusa di BBC.
Funzionerà? Comunque c'è di che essere eccitati.
Terza e ultima stagione realizzata, quindi, in compromesso: si doveva farla, controvoglia, per traghettare la serie in mano al prossimo team creativo, e così è stata ridotta all'osso con uno scarno numero di 6 episodi, a cui si aggiungeranno 3 vagheggiati speciali promessi durante il 2022.
Speciali che serviranno, appunto e soprattutto, a guadagnare tempo, far passare il 2022 e consentire alla prossima incarnazione del Doctor di risollevare le sorti dello spettacolo: la prossima stagione del Doctor, infatti, porterà enormi cambiamenti.
Lo show tornerà in mano a Russell T. Davies che, come certo ricorderete, fu l'originale artefice del rilancio del 2005 e condusse la serie fino alla conclusione della run di Tennant. Ci sono degli scettici che non apprezzano l'idea di questa robusta marcia indietro da parte di BBC, ma io sono fiducioso perché il ritorno di Davies coinciderà con una ben maggiore rivoluzione: non sarà più BBC a produrre il Doctor Who.
La stagione 14 sarà prodotta da uno studio (semi?) indipendente appositamente creato, Bad Wolf Studios, da Davies insieme ad altri noti autori del Doctor: promessa autonomia creativa e niente ingerenze da parte dei matusa di BBC.
Funzionerà? Comunque c'è di che essere eccitati.
Torniamo al presente: la tredicesima stagione è un un'unica storia in 6 parti, "Flux".
Chibnall fa 2 cose che si era rifiutato fino a questo momento: scrivere una storia di ampio respiro, al posto della sua scelta di episodi autoconclusivi settimanali, e ficcare in questa storia tutti i classi del Doctor.
Avevamo già visto questo cambio di tendenza con lo speciale di inizio 2021, ma qui è quasi esagerato in senso opposto: ci sono tutti.
Dietrologia deduttiva: il controllo creativo di questa terza stagione e dei prossimi speciali è stato/sarà molto influenzato dal recuperare i fan perduti e raggiungere uno status quo accettabile per le storie future; è stato certamente spiacevole che BBC abbia garantito a questo show runner trasversalmente disprezzato, l'autorità per andare a incidere così profondamente sulla storia e il canone del Doctor Who.
...mi riferisco a tutta la storia del Timeless Child di cui Flux è un capitolo a dir poco interlocutorio.
Flux è una storia complicatissima con un numero assolutamente folle di personaggi secondari e nemici, convoluta ma divertente, persino interessante in alcuni suoi passaggi, ed è certamente il meglio della run di Chibnall: sfortunatamente è viziata da un drammatico problema di tempo.
Ridicolo.
Tutta la storia di Flux riguarda il passato segreto del Doctor e questo nuovo mito creativo del Timeless Child: 6 episodi in cui non si fa che parlarne, appesantirlo di suggestioni e indizi, definirlo un apocalisse di segreti capace di annichilire l'intero universo... e poi niente.
Nessun passo avanti: siamo ancora fermi alla stagione 12.
Insoddisfacente è dire poco, ma è un po' il tema ricorrente del tredicesimo Doctor.
Chibnall ha grandi idee, non il talento per realizzarle: la sceneggiatura di questa miniserie ne è la prova lampante.
Non sappiamo cosa sia successo: Chibnall potrebbe aver scritto la storia immaginando 10 episodi, poi essere stato costretto a racchiudere tutto in 6. Non si sa. Certamente avrebbe dovuto tagliare: troppi personaggi, troppe storyline.
Soluzioni affrettate, personaggi demoniaci battuti in un secondo, eventi significativi che escono di scena senza un pensiero in più, etc etc.
E' il meglio di Chibnall ed è il peggio del Doctor dal rilancio.
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