Vicious Fun: simpatica commedia horror canadese del 2020. Nuovo successo per Shudder. E' discretamente realizzato, ma stranamente lento: la parte centrale è stupidamente statica e priva di avvenimenti, un grosso 'no no' per una produzione come questa. Specie di finto/vero b-movie farcito di referenzialità di genere: ambientato negli anni '80, aspirante critico cinematografico e giornalista per una fanzine tipo Fangoria si imbatte nel chapter locale dell'Associazione Serial Killer.
Succede casino, gore, amputazioni, geyser di sangui e tutto il classico comparto di effetti da slasher finto d'epoca.
Comincio a essere combattuto nel mio giudizio su questo genere di produzioni: il revivalismo anni '80 è sempre più abusato; non è un caso che una produzione molto più furba come quella di Fear Street, abbia deciso per i '90 e i '70.
Gli '80 sono davvero troppo e dappertutto.
I protagonisti sono ignoti, ma tutti i serial killer sono volti conosciuti: Ari Millen, Julian Richings, Robert Maillet, David Koechner. I nomi potrebbero non dirvi immediatamente qualcosa, ma le foto lo faranno certamente.
Il regista non è esordiente, ma è da circuito indie canadese... fate voi. Non ha una pagina sulla wiki.
Non molto altro da dire: il protagonista cerca di sfuggire ai serial killer. I serial killer hanno i rispettivi gimmick. Nel mezzo ci sono un paio di poliziotti idioti e una badass protagonista femminile.
Divertente.
SPOILER SPOILER SPOILER
La protagonista femminile non è una serial killer, o meglio è Dexter. Serial killer di serial killer.
Alla fine vincono e il protagonista maschile diventa allievo della Dexter. I serial killer muoiono tutti.
Il film finisce con un ampio margine d'apertura a possibili seguiti.

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