The Underground Railroad (Id, 2016): romanzo vincitore del National Book Award, del Pulitzer e, bizzarramente, anche dell'Arthur Clarke. Preferito da Obama e Oprah.
Non mi è piaciuto, ma non lo dico per fare l'anticonformista: non mi è piaciuto perché è una storia che fatica a risuonare con me o trovare motivi d'interesse.
E' una storia molto americana di razzismo e schiavitù.
...e così, in pochi giorni, mi sono trovato a leggere due romanzi di fantascienza black.
The Underground Railroad non è Rosewater, ma è ufficialmente speculative fiction perché offre una versione vagamente alternativa degli USA.
La ferrovia sotterranea era un sistema di aiuti più o meno articolati e organizzati per salvare schiavi fuggiaschi del Sud e aiutarli a raggiungere il Nord; in questo libro, ed è il principale elemento 'speculative', la ferrovia è materialmente una sorta di metropolitana che passa sotto gli USA.
La storia segue la fuga della schiava Cora: partendo dalla 'sua' piantagione di cotone in Georgia, passato per il South e North Carolina, finendo in Tennessee, Indiana e infine...
Attraverso Cora, l'autore ci mostra ben più di uno spaccato di storia razzista americana: questo viaggio attraverso gli stati del sud mostra diverse sfumature di orrore.
La piantagione di cotone 'classica'; finta civiltà che vuole studiare scientificamente la razza inferiore; il genocidio; l'anarchia; la convivenza pacifica ma non abbastanza.
Ogni stato ha la sua peculiare rappresentazione del rapporto tra neri e bianchi, ma accomunata dalla malvagità e dal sopruso.
La scrittura è molto banale, certamente non letteraria: l'intero successo di Colson Whitehead non dipende certo dal suo talento artistico, ma dalla forza delle sue storie e la sua capacità di rappresentarle.
La storia è certamente forte e terribile, ma non è una storia nostra o mia: il razzismo è certamente internazionale, ma questa è una versione squisitamente americana che fa leva e appoggia su una sensibilità e conoscenza comune americana.
SPOILER SPOILER SPOILER
Cora si salva, tutti gli altri muoiono.