Gulp (Id, 2013): è il quinto libro della Roach.
L'ispirazione per questo libro deriva chiaramente da una somma dei suoi due precedenti: dopo aver parlato del taboo e dell'imbarazzo del sesso, sembra solo logico essere passati al taboo e al disgusto delle funzioni corporali; avendo parlato di viaggi attraverso il cosmo e di cibo spaziale, viene da sé parlare adesso del viaggio del cibo attraverso il corpo.
E' il libro della Roach a essermi piaciuto di meno: inferiore ai precedenti perché ripetitivo.
Anche la mente brillante della Roach non è riuscita a trovare sufficienti argomenti diversi e disparati connessi all'argomento dello stomaco e del cibo: gli stessi 3 o 4 topic vengono ripetutamente affrontati cambiandone appena la prospettiva d'interesse.
Il naso, l'olfatto e il gusto: vino, birra e olio. Analisi sensoriale.
Il gusto e il cibo degli animali: cani e gatti e come l'evoluzione ci abbia impresso la preferenza per certi sapori.
Ancora sulle preferenze alimentari, questa volta definite da tradizione e cultura locale.
Masticare tantissimo.
William Beaumont e Alexis St Martin: l'uomo con la finestra nello stomaco.
Saliva: dagli enzimi usati nei detergenti ai varani di Komodo.
Il bolo e altro sulla masticazione.
Vivere nello stomaco: da Jonah e le balene, agli squali e i soliti, terrificanti esperimenti sugli animali.
Ancora sul restare vivi nello stomaco, ma questa volta dalla prospettiva di Alien.
Mangiare fino a morire (la Roach perde l'occasione di citare Seven).
Portare cose nel culo: contrabbando in prigione e corrieri della droga.
Rutti, flatulenza e l'origine del mito dei draghi.
Ancora su flatulenze... e fagioli.
Ancora sulle flatulenze... mortali.
Nutrirsi dal culo (famoso episodio di South Park non citato) e mangiare merda: animali e uomini. Altre cose 'per' il culo: l'Italia viene citata per una particolare tipologia di esorcismo vaticano... anale.
Costipazione mortale: lo sapevate che... ? Elvis è morto cagando.
Ultimo capitolo dedicato ai miracoli terapeutici del trapianto di merda.
Quando dico che Gulp è 'inferiore' ai precedenti libri della Roach, non voglio assolutamente sostenere sia un brutto libro non divertente: è un bel libro e divertente, ma non è all'altezza dei precedenti.