Masquerade Hotel: uscito a inizio anno, thriller poliziesco giapponese stranamente non drammatico. E' diretto da Masayuki Suzuki: la sua carriera è tanto semplice quanto razionale. Dirige serie tv, poi dirige i film tratti dalle sue serie tv utilizzando più o meno lo stesso staff e cast.
Questo è il suo secondo film 'originale'. E' anche il suo secondo film con 'Hotel' nel titolo e con un hotel come ambientazione.
Un genio.
La polizia sospetta la presenza di un serial killer a Tokyo, sospetta anche che la prossima scena del crimine sarà il famoso e lussuoso Hotel Cortesia di Tokyo. Non avendo molte altre informazioni disponibili, la polizia decide per un'operazione undercover infiltrando vari agenti e detective tra il personale dell'albergo.
L'ombroso e brillante detective interpretato da Takuya Kimura viene messo alla reception.
Lo affiancherà a guiderà nel finto lavoro di hotel staff, Masami Nagasawa.
Il film comincia benissimo, il set up è intrigante e ben sceneggiato: al poliziotto interessa solo catturare il criminale, all'altra interessa solo la sicurezza degli ospiti. I due cozzano e si odiano subito, poi si amano.
Ci sarebbe un serio film romantico nel mezzo di quello che è una specie di documentario prodotto dalla proloco di Tokyo per pubblicizzare la qualità dei suoi alberghi.
E' certamente un prodotto strano per il mercato giapponese: è tratto da un romanzo del 2011, è ovviamente inspirato all'estetica di Wes Anderson e del suo Budapest Hotel, c'è una storia romantica molto semplice e classica tra opposti; c'è anche una complicata trama gialla sepolta sotto una mezza dozzina di 'scene di vita' degli ospiti, tanto più inutilmente articolata quanto assurdamente tenuta in disparte e ignorata; ci sono letteralmente due ore di discussione sul rapporto tra personale degli alberghi e i loro ospiti: come gestirli, perché gestirli in questo modo: se fosse il sito di un albergo, sarebbe la pagina sulla mission e la vision. E' un film evidentemente ad alto budget, sontuoso nell'ambientazione, nel numero di attori, elaborato e curato nelle scene dedicate a presentare la routine di un albergo di lusso.
Sfortunatamente è una palla micidiale che esagera ed esagera ed esagera fino al punto quando allo spettatore smette di importare se i due si innamoreranno, smette di ricordarsi di star guardando un poliziesco con un omicida da catturare.