John Wick - Chapter 3 - Parabellum: eccellente. Meglio del secondo. Non migliore del primo. Partiamo con i difetti, perché sono pochi e non tolgono al godimento del film, ma sono più significativi rispetto alla sempre altissima qualità del setting e delle scene d'azione.
C'è una notabile guest star in questo terzo film... anzi, fatemi correggere il tiro qui: John Wick è diventato un brand di successo e ogni film che passa ci sono sempre più notabili guest star nel cast. Non è una buona cosa. Una è intrigante e può dare lustro e carisma, cinque o sei sono già aldilà dell'utile: sono letteralmente nocive all'equilibrio della sceneggiatura, perché ogni guest star famosa vuole brillare e vuole essere protagonista delle proprie scene, togliendo aria a Keanu.
In questo John Wick ci sono Halle Berry, che ha una lunga scena di combattimento (una delle migliori) assolo (con i cani), Anjelica Huston, che viene usata per svelare qualche particolare sull'origine segreta di John Wick, infine Marc Dacascos, che è il boss finale.
NOTA: John Wick è una produzione contemporanea e gli americani sono oggi perfettamente consapevoli delle differenze tra un asiatico e l'altro, almeno rispetto a quanto negli anni '80 e '90, conseguentemente propendo a considerare l'utilizzo di Dacascos nel ruolo di un giapponese come una citazione spiritosa.
Oltre all'eccesso di guest star, il difetto in questo caso è di natura anticlimatica: il combattimento finale tra Keanu (54) e Mark (55) è il peggiore di tutto il film. E' il combattimento finale ed è quello meno riuscito.
Proseguiamo: John Wick 4 è già cosa certa e possiede persino già una data d'uscita per la primavera del 2021. Parabellum non finisce, è un capitolo intermedio: non si riesce più a vedere un cazzo di film con un finale. Parabellum finisce, come il secondo, con un cliffhanger del cazzo.
A corollario di questo difetto 'narrativo', il bel setting misterioso e carismatico del primo John Wick sta svaccando: l'organizzazione underground degli assassini e criminali sta diventando troppo articolata, dettagliata, sfacciata e... scema. Tutta la storia del High Table, di quelli che servono al Table e quelli che servono sotto il Table, è andata troppo in là: troppe fazioni, troppe monete, troppi altri gioielli tipo monete, troppi intermediari ed eminenze supreme. La mitologia di John Wick è fuori controllo: più ne svelano, più perde di mistero e carisma, più la spiegano, più diventa stupida.
In questo terzo John Wick dopo, come detto poco fa, quelli che servono al tavolo e quelli che stanno sotto il tavolo, salta fuori che c'è anche un uomo sopra il tavolo. Praticamente un cubista.
Ecco: troppo. Basta. Smettetela. Gli sceneggiatori coinvolti non sono abbastanza intelligenti da elaborare qualcosa di sensato, la stanno over-scrivendo: si stanno scrivendo addosso e stanno trasformando il cool in ridicule.
Sfortunatamente, questo problema tracima sopra tutta la sceneggiatura e la caratterizzazione dei personaggi.
Seriamente: John Wick è Baba Yaga, il super assassino, ma questo film solleva grossi dubbi sulla sua intelligenza. La storia di John Wick 3 è, oltre che priva di senso, un continuo di cattive scelte, promesse infrante e decisioni sbagliate. Il personaggio protagonista ne esce malconcio nello spirito ancor più che nel corpo.
Lo staff è più o meno sempre quello, e capisco il desiderio di assecondare la regola secondo cui ogni seguito debba essere più grosso del precedente, ma proseguendo su questa traiettoria rischiano che il prossimo sia semplicemente una vaccata.
Tutto ciò detto, la sceneggiatura possiede alcuni lampi di genio: non voglio fare spoiler, ma c'è una citazione quasi esatta di Leone... una famosissima scena con Eli Wallach. Succede molto presto all'inizio di questo film: Wick è senza armi e...
Le scene d'azione continuano a essere eccezionali: Keanu è fantastico, ma gli anni passano e le controfigure aumentano, e apprezzo molto il modo in cui attore e coreografo abbiano deciso di caratterizzare il personaggio con alcune 'mosse speciali' proprie e ricorrenti.
Danno molta più credibilità al personaggio, lo rendono molto più efficace.
Wick non abbatte i suoi nemici sempre in modi nuovi: spesso utilizza e riutilizza le stesse quattro o cinque mosse, prese o attacchi.
Arm bar e proiezioni con capriola, attacchi alla gola e ai testicoli: Wick ha un set di mosse, ha un repertorio e lo sfrutta diversamente a seconda dei nemici e delle condizioni, ma senza inventare ogni volta cose nuove.
E' una decisione assolutamente squisita (anche qui propendo a pensare che sia voluto e non dovuto a limitazioni degli attori).
Parabellum è esaltante e brillante, notevolmente migliore del secondo: solo minimamente viziato dal desiderio della produzione di sviluppare un Universo Condiviso (sta diventando una parolaccia).
SPOILER SPOILER SPOILER
Uhm.
John scappa da New York e va in Marocco dove incontra Halle Berry per sapere come trovare il cubista. Il cubista gli dice: ammazza Winston (l'amico manager del Continental) e tutto sarà dimenticato. John torna a New York, incontra Winston e decide di non ammazzarlo: insieme si mettono contro i soldati del Tavolo. John ammazza tutti, vince ma è una vittoria di breve respiro perché Winston lo tradisce (ammazza John e tutto sarà dimenticato). John non muore, questa volta in modo davvero improbabile, e viene salvato da Fishburne (che si pensava fosse stato ammazzato qualche scena prima): i due promettono vendetta contro il Tavolo.