The Wandering Earth: nel mentre che finisco di leggere Death's End, ho approfittato della furba distribuzione internazionale effettuata da Netflix per guardare un fondamentale pezzo di moderna cinematografia cinese proprio basato su un romanzo breve, omonimo di Cixin Liu... che non ho letto.
E' stato un successo clamoroso in patria e all'estero, l'elenco dei record lo trovate sulla Wiki: secondo maggiore incasso nella storia della Cina, secondo maggiore incasso mondiale per un film non in inglese.
Prima di ogni altra cosa, questo film è la promettente anticipazione per un felice esito del progetto di adattamento di Three-Body Problem che da anni bazzica negli studio cinesi.
E' diretto da un circa sconosciuto Frant Gwo.
E' un film abbastanza corale, ma il ruolo protagonista è interpretato dal giovane Qu Chuxiao da poco visto in Twenty; al suo fianco: Ng Man-tat nel ruolo del nonno e Wu Jing in quello del padre. Ci sono anche una sorella e personaggi non imparentati, ma l'unico altro attore notabile è Guangjie Li, da poco visto in Hanson and the Beast.
La trama del film molto diversa da quello del testo originale, l'unica cosa simile è il setting: non avendo letto il racconto, e volendolo fare, non sono sceso nel dettaglio.
Il sole sta per esplodere e far secco tutto il sistema solare. L'umanità si unisce per non morire e costruisce dei giganteschi motori per spostare il pianeta (da cui il titolo) in un luogo sicuro: il grosso della popolazione si trasferisce sottoterra (mi sa che una larga parte è stata lasciata a morire ma il film non è esplicito a riguardo), una parte lavora sulla superficie per risorse, manutenzione dei motori e altra roba, una parte vive e lavora su una stazione spaziale che viaggia 'davanti' alla Terra tipo quelle barchette che aiutano le navi ad attraccare nei porti... suppongo abbiano un nome.
Nonno, papà e figlio sono felici: il papà parte per la stazione spaziale per assicurare un futuro al genitore e al figlio. Il nonno si mette a lavorare e il figlio diventa uno stronzo che risente il padre per averlo abbandonato (e altro).
A inizio film, ruba un pass per andare in superficie a fare non si sa esattamente cosa.
Nel frattempo la Terra passa vicino a Giove e... ooops, Giove è un po' stronzo e fa un giochetto gravitazionale che manda a minchia la traiettoria del pianeta e minaccia di farli collidere.
A questo punto diventa una mezza via tra Armageddon e un disaster movie con i terremoti, e visto che in realtà ci sarebbero dei circa terremoti anche in Armageddon: il film diventa effettivamente Armageddon.
Mentre il pianeta va a pezzi, i nostri eroi in superficie si battono per trovare una soluzione che possa spingere la Terra di nuovo sulla sua rotta.
L'originale di Cixin è del 2000, quindi precedente a Three-Body: ci sono molte similitudini.
La catastrofe che minaccia la Terra tutta, il governo umano unito che è un filo dispotico, il disfattismo della razza umana opposto al dinamismo di pochi eroi.
C'è il classico elogio della scienza.
Il film è realizzato molto bene con ottimi effetti speciali, alto budget e belle, seppur poco originali, scene d'azione. E' prevedibile nel suo sviluppo, banale nei suoi dialoghi: è l'Independence Day cinese.
E' il blockbuster cinese più occidentale che abbia mai guardato.
Le città terrestri sotterranee non sembrano i geofront di Evangelion, potrebbero invece essere uscite direttamente da un racconto di Gibson.
C'è un po' di Burning Chrome, un po' di Odissea nello Spazio, Armageddon già detto e un po' di The Day After Tomorrow.
E' bello.
E' stato un successo clamoroso in patria e all'estero, l'elenco dei record lo trovate sulla Wiki: secondo maggiore incasso nella storia della Cina, secondo maggiore incasso mondiale per un film non in inglese.
Prima di ogni altra cosa, questo film è la promettente anticipazione per un felice esito del progetto di adattamento di Three-Body Problem che da anni bazzica negli studio cinesi.
E' diretto da un circa sconosciuto Frant Gwo.
E' un film abbastanza corale, ma il ruolo protagonista è interpretato dal giovane Qu Chuxiao da poco visto in Twenty; al suo fianco: Ng Man-tat nel ruolo del nonno e Wu Jing in quello del padre. Ci sono anche una sorella e personaggi non imparentati, ma l'unico altro attore notabile è Guangjie Li, da poco visto in Hanson and the Beast.
La trama del film molto diversa da quello del testo originale, l'unica cosa simile è il setting: non avendo letto il racconto, e volendolo fare, non sono sceso nel dettaglio.
Il sole sta per esplodere e far secco tutto il sistema solare. L'umanità si unisce per non morire e costruisce dei giganteschi motori per spostare il pianeta (da cui il titolo) in un luogo sicuro: il grosso della popolazione si trasferisce sottoterra (mi sa che una larga parte è stata lasciata a morire ma il film non è esplicito a riguardo), una parte lavora sulla superficie per risorse, manutenzione dei motori e altra roba, una parte vive e lavora su una stazione spaziale che viaggia 'davanti' alla Terra tipo quelle barchette che aiutano le navi ad attraccare nei porti... suppongo abbiano un nome.
Nonno, papà e figlio sono felici: il papà parte per la stazione spaziale per assicurare un futuro al genitore e al figlio. Il nonno si mette a lavorare e il figlio diventa uno stronzo che risente il padre per averlo abbandonato (e altro).
A inizio film, ruba un pass per andare in superficie a fare non si sa esattamente cosa.
Nel frattempo la Terra passa vicino a Giove e... ooops, Giove è un po' stronzo e fa un giochetto gravitazionale che manda a minchia la traiettoria del pianeta e minaccia di farli collidere.
A questo punto diventa una mezza via tra Armageddon e un disaster movie con i terremoti, e visto che in realtà ci sarebbero dei circa terremoti anche in Armageddon: il film diventa effettivamente Armageddon.
Mentre il pianeta va a pezzi, i nostri eroi in superficie si battono per trovare una soluzione che possa spingere la Terra di nuovo sulla sua rotta.
L'originale di Cixin è del 2000, quindi precedente a Three-Body: ci sono molte similitudini.
La catastrofe che minaccia la Terra tutta, il governo umano unito che è un filo dispotico, il disfattismo della razza umana opposto al dinamismo di pochi eroi.
C'è il classico elogio della scienza.
Il film è realizzato molto bene con ottimi effetti speciali, alto budget e belle, seppur poco originali, scene d'azione. E' prevedibile nel suo sviluppo, banale nei suoi dialoghi: è l'Independence Day cinese.
E' il blockbuster cinese più occidentale che abbia mai guardato.
Le città terrestri sotterranee non sembrano i geofront di Evangelion, potrebbero invece essere uscite direttamente da un racconto di Gibson.
C'è un po' di Burning Chrome, un po' di Odissea nello Spazio, Armageddon già detto e un po' di The Day After Tomorrow.
E' bello.
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