Death's End (Sǐshén yǒngshēng, 2010): terzo e ultimo libro nella trilogia ufficialmente intitolata "Remembrance of Earth's Past", popolarmente nota come "Three-Body Problem" di Cixin Liu.
La traduzione inglese di questo terzo volume è stata pubblicata nel 2016 ed è nuovamente, fortunatamente, curata da Ken Liu.
Non ci si può lamentare del lavoro effettuato dal traduttore di Dark Forest, ma Ken Liu è meglio.
Stando ai premi e all'opinione generale della critica: Three-Body è il migliore, questo è il secondo migliore, Dark Forest sarebbe il peggiore.
Personalmente: questo è il peggiore.
Pretenzioso e aldilà delle reali capacità dell'autore: Cixin ha tentato di scrivere un mastodontico racconto di umanità e universo, ma il risultato è un ripetitivo e noioso susseguirsi di crisi risolte da personaggi usciti di scena tempo prima, presunti morti, che tornano rivelando un nuovo ed eccitante segreto scientifico, e di non essere morti, capace di rivoluzionare il pensiero e la storia. E' una costante dello svolgimento narrativo e diventa ridicolo.
Aggiungete un numero infinito di pagine dedicate a spiegazioni scientifiche più o meno sensate, spesso quasi estratte dal testo ed esposte alla platea come vere e proprie lezioni.
Aggiungete la mancanza di un finale apprezzabile, personaggi carismatici e relazioni appassionanti.
Il risultato è un esercizio intellettuale estremamente elaborato e stimolante che soffoca ogni tentativo di emozione. I personaggi si muovono in questo contesto di grande invenzione scientifica, completamente sterile e svuotato di sentimenti.
SPOILER SPOILER SPOILER
La storia comincia prima del primo libro con un introduzione poco comprensibile; i primi capitoli si svolgono in parallelo al secondo libro e presentano una nuova protagonista. La storia poi supera rapidamente quanto raccontato in Dark Forest e arriva a descrivere gli eventi della Terra e della storia umana e dell'universo fino alla fine. La Fine dell'Universo.
La forma narrativa è molto tradizionale e, addirittura, intermezza i capitoli di storia con estratti da finti documenti 'del tempo'.
Inizialmente è interessante: la nuova era di equilibrio iniziata da Luo Ji dura poco. La popolazione e i governi umani diventano compiacenti e vogliono nascondere il crudele Luo Ji sotto il tappeto, scelgono una nuova persona a cui affidare il bottone rosso della mutua distruzione tra umani e trisolari, la nostra protagonista. Un attimo dopo il passaggio di consegna, i trisolari attaccano sapendo benissimo che la protagonista non avrà mai il fegato di schiacciare il pulsante.
L'umanità viene schiavizzata e costretta a trasferirsi tutta in Australia, una specie di gigantesco campo di concentramento.
Nel frattempo, nello spazio, le astronavi scappate durante Dark Forest vivono le loro avventure e risolvono 'inavvertitamente' la situazione sulla Terra decidendo di inviare il famoso segnale.
L'umanità è libera perché ai trisolari la Terra non interessa più, tanto presto moriranno tutti.
Seguono un po' di cose e la Terra viene finalmente attaccata. Il sistema solare viene distrutto.
La nostra protagonista è nuovamente causa di questa distruzione: prima ha causato la distruzione della Terra per mancanza di palle, adesso causa la distruzione del sistema solare per aver impedito lo sviluppo della tecnologia per i viaggi alla velocità della luce.
Tuttavia, salta fuori che i suoi amici le hanno regalato una nave spaziale alla velocità della luce trasformandola nell'ultima umana (insieme a una sua amica): l'unica in grado di scappare alla distruzione del sistema solare.
Scappa alla velocità della luce e nel frattempo passano altri secoli. Quando esce dalla velocità della luce, il mondo è pieno di civiltà aliene in guerra tra loro: l'umanità esiste ancora ma sono tutti discendenti delle astronavi e si fanno chiamare 'umani galattici'.
Taglio qualcosa: le guerre tra civiltà spaziali causano vari casini e alla fine si arriva alla fine dell'universo. Una fine che quasi non riesce ad arrivare, di nuovo parzialmente a causa della nostra protagonista.
La fine dell'universo sarebbe una cosa buona, perché poi ricomincerebbe e magari meglio.
Impedendone la fine, si rischia che tutto finisca e basta.
...nel libro ha senso.
Il libro finisce con la protagonista che apre una porta e si mette ad aspettare la fine buona dell'universo.
Finale ottimistico? Nope.
E' il finale più pessimistico di sempre perché individua come unica speranza la fine di tutto.
I governi e i popoli sono schiavi di mode e capaci di cambiare idea dall'oggi al domani, in modo diametralmente opposto, senza ragione e senza comprensione delle conseguenze: nel corso di questa lunghissima storia tutti gli eroi vengono linciati, e quegli stessi poi vengono idolatrati e poi linciati di nuovo in un parossismo di idiozia che, con un sottotesto non troppo nascosto, teorizza la democrazia come un male e l'oligarchia come l'unica forma di governo razionale.
Sono perfettamente d'accordo ed è un messaggio che apprezzo, se non fosse trattarsi probabilmente di propaganda cinese.
Ci sarebbe poi una storia d'amore con dei livelli di tragedia incredibile. La protagonista è amata da un tizio che è un onnipotente eroe dello spazio: lui la ama, lei a mala pena si ricorda il suo nome. Lui è terminale e prima di morire le regala una stella. Lei, senza sapere dell'amore e ignorando chi le abbia regalato la stella, gli chiede di morire malissimo perché adatto a un particolare esperimento. Lui muore e viene spedito nello spazio in forma di cervello. Lei lo scopre come il donatore di stelle e si innamora.
Guardacaso, la stella donatale diventa un importantissimo pianeta che la fa diventare super ricca e la rende importantissima e famosissima. Senza la stella nessuno se la sarebbe inculata, quindi, pensandoci, è colpa del cazzo di lui se è stata lei a diventare l'ago della bilancia cosmico sempre capace di pendere dalla parte sbagliata.
...lui però non è morto: ha trascorso centinaia di anni prigioniero degli alieni e riesce, nonostante questo, a mandare un messaggio sulla Terra con le indicazioni per salvarsi. Lei però riesce a rovinare tutto.
Passano altre centinaia di anni e i due potrebbero finalmente incontrarsi e ottenere un finale felice.
Nope.
Cixin decide di fare il pezzo di merda. A causa di un errore in buona fede commesso da lui, non riescono a incontrarsi e passano milioni o miliardi di anni (non ricordo): lui finisce per scoparsi e vivere con l'amica di lei, lei finisce per scoparsi e vivere con quello che piaceva all'amica.
Orrore.
Storie d'amore merdose ne ho lette tante, ma questa rischia di battere i record.
Il piccolo Liu non deve avere un rapporto normale con le donne: da Three-Body, passando per Dark Forest fino a Death's End, le donne causano la distruzione del mondo e tutte le crisi maggiori, tradiscono e ingannano senza ritegno, incapaci di lealtà o altruismo.
E' un disprezzo per il genere femminile estremamente feroce.
La traduzione inglese di questo terzo volume è stata pubblicata nel 2016 ed è nuovamente, fortunatamente, curata da Ken Liu.
Non ci si può lamentare del lavoro effettuato dal traduttore di Dark Forest, ma Ken Liu è meglio.
Stando ai premi e all'opinione generale della critica: Three-Body è il migliore, questo è il secondo migliore, Dark Forest sarebbe il peggiore.
Personalmente: questo è il peggiore.
Pretenzioso e aldilà delle reali capacità dell'autore: Cixin ha tentato di scrivere un mastodontico racconto di umanità e universo, ma il risultato è un ripetitivo e noioso susseguirsi di crisi risolte da personaggi usciti di scena tempo prima, presunti morti, che tornano rivelando un nuovo ed eccitante segreto scientifico, e di non essere morti, capace di rivoluzionare il pensiero e la storia. E' una costante dello svolgimento narrativo e diventa ridicolo.
Aggiungete un numero infinito di pagine dedicate a spiegazioni scientifiche più o meno sensate, spesso quasi estratte dal testo ed esposte alla platea come vere e proprie lezioni.
Aggiungete la mancanza di un finale apprezzabile, personaggi carismatici e relazioni appassionanti.
Il risultato è un esercizio intellettuale estremamente elaborato e stimolante che soffoca ogni tentativo di emozione. I personaggi si muovono in questo contesto di grande invenzione scientifica, completamente sterile e svuotato di sentimenti.
SPOILER SPOILER SPOILER
La storia comincia prima del primo libro con un introduzione poco comprensibile; i primi capitoli si svolgono in parallelo al secondo libro e presentano una nuova protagonista. La storia poi supera rapidamente quanto raccontato in Dark Forest e arriva a descrivere gli eventi della Terra e della storia umana e dell'universo fino alla fine. La Fine dell'Universo.
La forma narrativa è molto tradizionale e, addirittura, intermezza i capitoli di storia con estratti da finti documenti 'del tempo'.
Inizialmente è interessante: la nuova era di equilibrio iniziata da Luo Ji dura poco. La popolazione e i governi umani diventano compiacenti e vogliono nascondere il crudele Luo Ji sotto il tappeto, scelgono una nuova persona a cui affidare il bottone rosso della mutua distruzione tra umani e trisolari, la nostra protagonista. Un attimo dopo il passaggio di consegna, i trisolari attaccano sapendo benissimo che la protagonista non avrà mai il fegato di schiacciare il pulsante.
L'umanità viene schiavizzata e costretta a trasferirsi tutta in Australia, una specie di gigantesco campo di concentramento.
Nel frattempo, nello spazio, le astronavi scappate durante Dark Forest vivono le loro avventure e risolvono 'inavvertitamente' la situazione sulla Terra decidendo di inviare il famoso segnale.
L'umanità è libera perché ai trisolari la Terra non interessa più, tanto presto moriranno tutti.
Seguono un po' di cose e la Terra viene finalmente attaccata. Il sistema solare viene distrutto.
La nostra protagonista è nuovamente causa di questa distruzione: prima ha causato la distruzione della Terra per mancanza di palle, adesso causa la distruzione del sistema solare per aver impedito lo sviluppo della tecnologia per i viaggi alla velocità della luce.
Tuttavia, salta fuori che i suoi amici le hanno regalato una nave spaziale alla velocità della luce trasformandola nell'ultima umana (insieme a una sua amica): l'unica in grado di scappare alla distruzione del sistema solare.
Scappa alla velocità della luce e nel frattempo passano altri secoli. Quando esce dalla velocità della luce, il mondo è pieno di civiltà aliene in guerra tra loro: l'umanità esiste ancora ma sono tutti discendenti delle astronavi e si fanno chiamare 'umani galattici'.
Taglio qualcosa: le guerre tra civiltà spaziali causano vari casini e alla fine si arriva alla fine dell'universo. Una fine che quasi non riesce ad arrivare, di nuovo parzialmente a causa della nostra protagonista.
La fine dell'universo sarebbe una cosa buona, perché poi ricomincerebbe e magari meglio.
Impedendone la fine, si rischia che tutto finisca e basta.
...nel libro ha senso.
Il libro finisce con la protagonista che apre una porta e si mette ad aspettare la fine buona dell'universo.
Finale ottimistico? Nope.
E' il finale più pessimistico di sempre perché individua come unica speranza la fine di tutto.
I governi e i popoli sono schiavi di mode e capaci di cambiare idea dall'oggi al domani, in modo diametralmente opposto, senza ragione e senza comprensione delle conseguenze: nel corso di questa lunghissima storia tutti gli eroi vengono linciati, e quegli stessi poi vengono idolatrati e poi linciati di nuovo in un parossismo di idiozia che, con un sottotesto non troppo nascosto, teorizza la democrazia come un male e l'oligarchia come l'unica forma di governo razionale.
Sono perfettamente d'accordo ed è un messaggio che apprezzo, se non fosse trattarsi probabilmente di propaganda cinese.
Ci sarebbe poi una storia d'amore con dei livelli di tragedia incredibile. La protagonista è amata da un tizio che è un onnipotente eroe dello spazio: lui la ama, lei a mala pena si ricorda il suo nome. Lui è terminale e prima di morire le regala una stella. Lei, senza sapere dell'amore e ignorando chi le abbia regalato la stella, gli chiede di morire malissimo perché adatto a un particolare esperimento. Lui muore e viene spedito nello spazio in forma di cervello. Lei lo scopre come il donatore di stelle e si innamora.
Guardacaso, la stella donatale diventa un importantissimo pianeta che la fa diventare super ricca e la rende importantissima e famosissima. Senza la stella nessuno se la sarebbe inculata, quindi, pensandoci, è colpa del cazzo di lui se è stata lei a diventare l'ago della bilancia cosmico sempre capace di pendere dalla parte sbagliata.
...lui però non è morto: ha trascorso centinaia di anni prigioniero degli alieni e riesce, nonostante questo, a mandare un messaggio sulla Terra con le indicazioni per salvarsi. Lei però riesce a rovinare tutto.
Passano altre centinaia di anni e i due potrebbero finalmente incontrarsi e ottenere un finale felice.
Nope.
Cixin decide di fare il pezzo di merda. A causa di un errore in buona fede commesso da lui, non riescono a incontrarsi e passano milioni o miliardi di anni (non ricordo): lui finisce per scoparsi e vivere con l'amica di lei, lei finisce per scoparsi e vivere con quello che piaceva all'amica.
Orrore.
Storie d'amore merdose ne ho lette tante, ma questa rischia di battere i record.
Il piccolo Liu non deve avere un rapporto normale con le donne: da Three-Body, passando per Dark Forest fino a Death's End, le donne causano la distruzione del mondo e tutte le crisi maggiori, tradiscono e ingannano senza ritegno, incapaci di lealtà o altruismo.
E' un disprezzo per il genere femminile estremamente feroce.
Posta un commento