The Rise and Fall of Dinosaurs (Id, 2018): qualche giorno sono finito sul sito di UTET. Il giorno dopo ho inviato al mio libraio una lista di saggi da acquistare: mi sono stupito di trovare la versione tradotta in italiano di questo recentissimo testo di paleontologia scritto da Steve Brusatte.
...l'avevo già comprato in originale e lo stavo giusto per finire.
Steve Brusatte è un 'vero' paleontologo, ma è soprattutto (relativamente) famoso per la sua vivace attività di scrittura e divulgazione scientifica: non è a livello di Neil deGrasse Tyson, Sagan o... Bill Nye, ma è il tizio ad aver dato valore scientifico a Walking with Dinosaurs.
Sono anni che vorrei vederne la versione teatrale.
Venendo al libro: bella edizione con foto e disegni in bianco e nero. Bella carta, bella copertina.
Brusatte racconta origine e caduta dei dinosauri (non si deve parlare di estinzione!): si parte dal Triassico e si arriva alla fine del Cretaceo e il famoso meteorite.
La narrazione è spesso romanzesca, spessissimo autobiografica e vagamente eroica, solo raramente scientifica.
Brusatte racconta il periodo dei dinosauri attraverso l'esperienza della sua carriera, della sua passione e, in modo molto divertente, coinvolgendo e facendo personaggi di tutta la sua rete di connessioni nell'ambiente, amicizie e colleghi, e della sua conoscenza della storia della paleontologia.
Gli eroi di Brusatte sono nomi praticamente ignoti che hanno creato la paleontologia, scoperto i primi fossili, scoperto il T Rex, le teorie sull'evoluzione degli uccelli (e altre cose da Jurassic Park, spessissimo citato), scoperto i segni del meteorite e via dicendo. Molte di queste persone sono presentate in modo epico e trasformati, volontariamente o per incosciente idolatria, in un esercito di Indiana Jones.
Angoli remoti del pianeta, zone di guerra, problemi politici. Predatori di fossili, battaglie tra Baroni della Scienza, furti, denunce e tutto l'immaginario romantico dello scienziato esploratore avventuriero del secolo scorso (e di quello prima ancora).
Queste parti sono le migliori del libro: la passione di Brusatte è autentica, le situazioni raccontate sono effettivamente interessanti, a volte davvero 'drammatiche', in altri casi buffe.
C'è anche scienza e c'è tutta la storia dei dinosauri.
In questo aspetto, il libro avrebbe potuto essere migliore solo offrendo un po' più di immagini relative alle citazioni dei nomi di molti dei dinosauri raccontati.
Nel mio caso specifico, questo libro mi ha svelato alcune banalità ignote: non tutti i rettili preistorici sono dinosauri.
Non ho mai realmente pensato all'argomento, ma ho sempre dato per scontato che tutti gli animali prima o contemporanei ai mammiferi di allora, fossero dinosauri.
Nope.
I dinosauri sono dinosauri e hanno specifiche caratteristiche biologiche che li differenziano, per esempio, dai coccodrilli (che non sono dinosauri!) e da altri dinosauromorfi (non so se questa parola esista, ho italianizzato l'inglese).
Non si parla di estinzione dei dinosauri perché gli uccelli moderni sono dinosauri.
Il T. Rex si è estinto, ma non i dinosauri.
Il libro segue lo sviluppo cronologico: la storia dei dinosauri comincia 252 milioni di anni fa con la mass extinction di tutte le precedenti forme di vita alla fine del periodo Permiano (la fine dell'era del Paleozoico) e l'inizio del Triassico.
Brusatte offre racconti vividi di vita animale in questi periodi molto migliori di qualsiasi drammatizzazione in cg di Hallmark; vivaci descrizioni della flora e della fauna, dell'ambiente ai tempi di Pangea.
E' effettivamente un ottimo narratore con un più che spiccato gusto per il racconto avventuroso.
I primi due capitoli e mezzi sono dedicati al Triassico; poi si arriva alla divisione di Pangea e l'inizio del Giurassico.
Il mondo ha cominciato ha spezzettarsi, i dinosauri sono ovunque e di super successo, il clima e l'ambiente sono abbastanza omogenei lungo tutta la Terra.
Il passaggio al Cretaceo è quasi una convenzione scientifica fatta di relativamente piccole variazioni, non drammatico come l'inizio del Triassico: i grandi dinosauri vegetariani sauropodi (i Brontosauri per dire) cominciano a estinguersi a causa di non tragici cambiamenti climatici; la varietà animale tra gli erbivori diminuisce contemporaneamente all'ampliarsi di quella tra i carnivori teropodi: si gettano le basi evolutive per la nascita del Tirannosauro.
In questo periodo storico, i carnivori sono di piccole dimensioni e già relativamente intelligenti.
La seconda metà del libro è grossomodo tutta dedicata al cretaceo: c'è un lungo capitolo sul Tirannosauro, dai primi esemplari (molto diversi) spuntati nel Giurassico fino al Rex del tardo Cretaceo, il più grande carnivoro terrestre di sempre. Re di tutti i dinosauri... ma solo in modo potenziale.
A questo punto della storia terrestre, Pangea è un ricordo e il mondo è circa simile al nostro: il T. Rex era il più grande e potente carnivoro ma viveva solo in Nord America.
C'è un capitolo dedicato ai Triceratopi e alle prede del Tirannosauro.
Un capitolo per spiegare l'evoluzione dei primi dinosauri volanti (gli pterosauri non sono dinosauri, la Hasbro ha torto: Swoop mente quando si fa chiamare un Dinobot) e il processo fino agli uccelli moderni. La discussione si estende ai velociraptor e spiega come alcuni dinosauri siano diventati volanti e altri dinosauri abbiano sviluppato comportamenti da uccelli, e il tutto sia finito a creare i nostri uccelli.
Ultimi due capitoli: finisce il Cretaceo, un enorme meteorite, cometa o asteroide colpisce il Messico e quasi tutti i dinosauri muoiono tra il tempo dell'impatto e il successivo inverno nucleare.
Qualcuno rimane, ma di quelli piccoli e soprattutto di quelli volanti. Inizia l'era dei mammiferi.
Ho molto apprezzato, l'avrei probabilmente più apprezzato se fossi realmente interessato ai dinosauri invece di aver semplicemente estratto a sorte un argomento e aver comprato due libri di conseguenza (Sapiens e questo).
Brusatte dipinge un curioso, più che vagamente cinematografico panorama della società dei paleontologi e affini, con i suoi siti principali, scoperte rivoluzionarie, ricercatori celebrità, etc etc; ma sono, naturalmente, soprattutto i dinosauri a essere resi vivi e presenti: 66 milioni di anni fa al minimo e Brusatte riesce a mostrarceli con squisita abilità narrativa.
E' un libro sui dinosauri e sulla paleontologia, e molto anche un libro sul suo autore: cosa che in certi passaggi o a certi lettori potrebbe non piacere.
...l'avevo già comprato in originale e lo stavo giusto per finire.
Steve Brusatte è un 'vero' paleontologo, ma è soprattutto (relativamente) famoso per la sua vivace attività di scrittura e divulgazione scientifica: non è a livello di Neil deGrasse Tyson, Sagan o... Bill Nye, ma è il tizio ad aver dato valore scientifico a Walking with Dinosaurs.
Sono anni che vorrei vederne la versione teatrale.
Venendo al libro: bella edizione con foto e disegni in bianco e nero. Bella carta, bella copertina.
Brusatte racconta origine e caduta dei dinosauri (non si deve parlare di estinzione!): si parte dal Triassico e si arriva alla fine del Cretaceo e il famoso meteorite.
La narrazione è spesso romanzesca, spessissimo autobiografica e vagamente eroica, solo raramente scientifica.
Brusatte racconta il periodo dei dinosauri attraverso l'esperienza della sua carriera, della sua passione e, in modo molto divertente, coinvolgendo e facendo personaggi di tutta la sua rete di connessioni nell'ambiente, amicizie e colleghi, e della sua conoscenza della storia della paleontologia.
Gli eroi di Brusatte sono nomi praticamente ignoti che hanno creato la paleontologia, scoperto i primi fossili, scoperto il T Rex, le teorie sull'evoluzione degli uccelli (e altre cose da Jurassic Park, spessissimo citato), scoperto i segni del meteorite e via dicendo. Molte di queste persone sono presentate in modo epico e trasformati, volontariamente o per incosciente idolatria, in un esercito di Indiana Jones.
Angoli remoti del pianeta, zone di guerra, problemi politici. Predatori di fossili, battaglie tra Baroni della Scienza, furti, denunce e tutto l'immaginario romantico dello scienziato esploratore avventuriero del secolo scorso (e di quello prima ancora).
Queste parti sono le migliori del libro: la passione di Brusatte è autentica, le situazioni raccontate sono effettivamente interessanti, a volte davvero 'drammatiche', in altri casi buffe.
C'è anche scienza e c'è tutta la storia dei dinosauri.
In questo aspetto, il libro avrebbe potuto essere migliore solo offrendo un po' più di immagini relative alle citazioni dei nomi di molti dei dinosauri raccontati.
Nel mio caso specifico, questo libro mi ha svelato alcune banalità ignote: non tutti i rettili preistorici sono dinosauri.
Non ho mai realmente pensato all'argomento, ma ho sempre dato per scontato che tutti gli animali prima o contemporanei ai mammiferi di allora, fossero dinosauri.
Nope.
I dinosauri sono dinosauri e hanno specifiche caratteristiche biologiche che li differenziano, per esempio, dai coccodrilli (che non sono dinosauri!) e da altri dinosauromorfi (non so se questa parola esista, ho italianizzato l'inglese).
Non si parla di estinzione dei dinosauri perché gli uccelli moderni sono dinosauri.
Il T. Rex si è estinto, ma non i dinosauri.
Il libro segue lo sviluppo cronologico: la storia dei dinosauri comincia 252 milioni di anni fa con la mass extinction di tutte le precedenti forme di vita alla fine del periodo Permiano (la fine dell'era del Paleozoico) e l'inizio del Triassico.
Brusatte offre racconti vividi di vita animale in questi periodi molto migliori di qualsiasi drammatizzazione in cg di Hallmark; vivaci descrizioni della flora e della fauna, dell'ambiente ai tempi di Pangea.
E' effettivamente un ottimo narratore con un più che spiccato gusto per il racconto avventuroso.
I primi due capitoli e mezzi sono dedicati al Triassico; poi si arriva alla divisione di Pangea e l'inizio del Giurassico.
Il mondo ha cominciato ha spezzettarsi, i dinosauri sono ovunque e di super successo, il clima e l'ambiente sono abbastanza omogenei lungo tutta la Terra.
Il passaggio al Cretaceo è quasi una convenzione scientifica fatta di relativamente piccole variazioni, non drammatico come l'inizio del Triassico: i grandi dinosauri vegetariani sauropodi (i Brontosauri per dire) cominciano a estinguersi a causa di non tragici cambiamenti climatici; la varietà animale tra gli erbivori diminuisce contemporaneamente all'ampliarsi di quella tra i carnivori teropodi: si gettano le basi evolutive per la nascita del Tirannosauro.
In questo periodo storico, i carnivori sono di piccole dimensioni e già relativamente intelligenti.
La seconda metà del libro è grossomodo tutta dedicata al cretaceo: c'è un lungo capitolo sul Tirannosauro, dai primi esemplari (molto diversi) spuntati nel Giurassico fino al Rex del tardo Cretaceo, il più grande carnivoro terrestre di sempre. Re di tutti i dinosauri... ma solo in modo potenziale.
A questo punto della storia terrestre, Pangea è un ricordo e il mondo è circa simile al nostro: il T. Rex era il più grande e potente carnivoro ma viveva solo in Nord America.
C'è un capitolo dedicato ai Triceratopi e alle prede del Tirannosauro.
Un capitolo per spiegare l'evoluzione dei primi dinosauri volanti (gli pterosauri non sono dinosauri, la Hasbro ha torto: Swoop mente quando si fa chiamare un Dinobot) e il processo fino agli uccelli moderni. La discussione si estende ai velociraptor e spiega come alcuni dinosauri siano diventati volanti e altri dinosauri abbiano sviluppato comportamenti da uccelli, e il tutto sia finito a creare i nostri uccelli.
Ultimi due capitoli: finisce il Cretaceo, un enorme meteorite, cometa o asteroide colpisce il Messico e quasi tutti i dinosauri muoiono tra il tempo dell'impatto e il successivo inverno nucleare.
Qualcuno rimane, ma di quelli piccoli e soprattutto di quelli volanti. Inizia l'era dei mammiferi.
Ho molto apprezzato, l'avrei probabilmente più apprezzato se fossi realmente interessato ai dinosauri invece di aver semplicemente estratto a sorte un argomento e aver comprato due libri di conseguenza (Sapiens e questo).
Brusatte dipinge un curioso, più che vagamente cinematografico panorama della società dei paleontologi e affini, con i suoi siti principali, scoperte rivoluzionarie, ricercatori celebrità, etc etc; ma sono, naturalmente, soprattutto i dinosauri a essere resi vivi e presenti: 66 milioni di anni fa al minimo e Brusatte riesce a mostrarceli con squisita abilità narrativa.
E' un libro sui dinosauri e sulla paleontologia, e molto anche un libro sul suo autore: cosa che in certi passaggi o a certi lettori potrebbe non piacere.
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