Hunter Killer: ingiustissimo flop. Film d'azione militare americano del 2018 tratto da un romanzo del 2012 intitolato Firing Point che, stupefatto, scopro non essere il primo in una serie e non essere scritto da un clone di Tom Clancy.
Non ho letto il libro: mi ero già fatto un viaggio di reverse engineering fino alle conclusioni dette poco fa.
Il romanzo da cui è tratto questo film deve essere sicuramente il primo in una serie di avventure scritte con lo stile di Tom Clancy.
La storia segue due vicende parallele e connesse: tutto comincia con un sottomarino americano e un sottomarino russo affondati. Le due parti si accusano a vicenda e la terza guerra mondiale è alle porte.
Noi sappiamo che non è così. E' stata una terza parte. Lo sappiamo subito a inizio film.
Succedono un po' di cose e gli americani avviano due missioni circa parallele: un sottomarino di classe Hunter Killer con un nuovo capitano appena arrivato, Gerard Butler, andrà a indagare i resti dei sottomarini affondati. Una squadra di navy seal capitanati da Toby Stephens andrà invece a infiltrarsi e spiare i russi per capire le loro intenzioni.
E' ovviamente la trama per l'inizio di una serie.
Venendo al film: c'è azione militare, posing drammatico di eroi americani e russi (da una parte Butler, dall'altra Nyqvist) che si battono contro i propri governi incapaci e guerrafondai (Gary Oldman nel ruolo del solito segretario di stato o qualcosa del genere con un piede su per il culo), belle scenografie di combattimento sottomarino e belle scenografie di combattimento urbano.
Nella storia del cinema americano ci saranno decine e decine di film come questo: molti molto inferiori. Hunter Killer è stato un flop per motivi esclusivamente di contesto storico culturale: non è un genere di moda.
Nessun demerito personale per il film.
Due momenti che ho particolarmente apprezzato: durante la prima immersione del sottomarino neo capitanato da Butler, tutti gli ufficiali in coperta si 'inclinano all'indietro' per compensare... ehm... per compensare il fatto che il piano su cui stanno in piedi, il sottomarino, si è inclinato per l'immersione e quindi anche loro si inclinano in senso opposto per restare dritti gravitazionalmente parlando.
...o qualcosa del genere.
Penso di aver visto qualsiasi film di sottomarini, non ho mai visto una scena come quella.
L'altra scena è quella quando il secondo in comando dei navy seal descrive il suo capitano alla nuova recluta (sì, c'è una nuova recluta anche nella seconda porzione di storia: ancora un indizio sulla possibile natura seriale del progetto). Non vado a cercare la citazione esatta, ma è qualcosa di questo tipo: "Il capitano è un tipo emotivo che possiede tutte e tre le emozioni possibili: irritation, anger e rage".
E' un gran bel film e non ha avuto successo solo per colpa dei millenial.