La Stirpe del Vino (Id, 2018): non avendo un link migliore in mente, quello legato al titolo porta alla mia enoteca preferita. Attilio Scienza e Serena Imazio sono due esperti di vino: ho solo effettuato una ricerca su google con i nomi, guardato ai risultati. Agraria, blog sul vino, altri libri scritti (per entrambi) sull'argomento.
La Stirpe del Vino è un saggio di storia delle viti. Nel senso plurale di vite, vitigno, la pianta che fa l'uva.
Ogni capitolo affronta l'argomento da un punto di vista documentario, con le prime citazioni e riferimento a una data uva o l'altra, da un punto di vista geografico spiegando come dal presunto posto originale si sia diffusa qua e là, da un punto di vista genetico spiegando (con tanto di schemi quasi ogni capitolo) l'albero genealogico.
Si parte dalla trasformazione della vite selvatica in vie coltivata, preistoria e storia.
Si parla di lambrusco. Moscato e Malvasia. Lo spostamento verso nord da Roma alla Gallia e la 'nascita' di Pinot e Traminer. Lo sviluppo dell'industria francese: Chardonnay, Cabernet, Sauvignon, Champagne. I vitigni eroici, ovvero quelle viti capaci di crescere ed essere coltivate in posti non comuni tipo le montagne: Nebbiolo, Marzemino, Lagrein, Syrah e altri. Si parla di Ribolla Gialla. Sangiovese. Primitivo.
L'ultimo capitolo è dedicato alla Filossera e gli effetti di malattie e parassiti sulla coltivazione globale, passando per le soluzioni a base di innesti e vivai.
Il libro è interessante. Un po' noioso, sempre in equilibrio tra tecnicismo agrario, linguaggio da degustatori e citazioni letterarie dotte.
Non è scritto in modo avvincente, ma è certamente una buona lettura per l'appassionato.
Appassionato vero, però, non quello che chiede un 'frizzantino'.