Bakemonogatari vol. 3 (Id, 2017): questo è il volume in più tirato fuori da Vertical rispetto ai due originali. Contiene la storia Tsubasa Cat.
Sì, è la storia del secondo avvento di Black Hanekawa. Per me è la storia del primo appuntamento tra Koyomi e Hitagi.
E' anche la prima storia con più marcate differenze rispetto all'adattamento animato: prendiamo l'esempio proprio della scena dell'appuntamento. La versione animata realizzata da Shaft è deliziosa ma ci sono molte scene prive di contesto che sembrerebbero semplicemente atmosferiche, che in realtà rimandano a passaggi ben precisi del libro. E' un ulteriore pregio dell'anime, è la prima occasione in cui diventa più evidente una maggiore ricchezza narrativa del libro rispetto all'anime, probabilmente anche perché si tratta della prima storia 'lunga'.
Tornando a quanto notato nel volume precedente, tanto per fare un altro esempio, la sessualità dei due protagonisti è esplorata in modo molto più preciso e compiuto: è un mese che i due stanno insieme, ma questo è solo il loro primo appuntamento. Nell'anime è così e basta, nel libro Araragi ha più volte provato a chiedere a Hitagi di uscire e pensa apertamente con 'dispiacere' al fatto che la relazione sia esclusivamente platonica. La paura di Hitagi è rappresentata in modo molto più chiaro ed esteso, ed è anche l'occasione per alcune squisite battute assenti nell'anime. L'adattamento animato di Monogatari è tutto fuorché casto e alieno da sensualità ed erotismo, ma il libro è semplicemente più diretto nei dialoghi.
Koyomi è inoltre molto più cosciente del suo crescente harem.
Il traduttore di Vertical svolge un lavoro meritevole di plauso, data la natura letteraria anche dell'anime: è possibile confrontare il testo originale quasi ne esistessero due traduzioni ufficiali, quella dei sottotitoli e quella dei libri inglesi. Sono letture davvero divertenti, ben scritte e con dialoghi assolutamente unici e originali. L'adattamento dei libri, però, mi lascia in alcuni casi perplesso... uhm, no: insoddisfatto.
Parlo dei giochi di parole. Nisio Isin ne usa in continuazione e, ovviamente, essendo giochi di parole in un'altra lingua, specialmente una utilizzante logogrammi, sono complicatissimi da tradurre.
Essendo un libro, ed essendo io maturo, la mia soluzione preferita sarebbe stata il mantenimento del testo originale e la spiegazione del gioco di parole attraverso note. Essendo un libro mirato a un pubblico più giovane e, probabilmente, meno avvezzo a letture complesse, capisco benissimo perché invece sia stato scelto di modificare il testo originale per adattarlo. Il traduttore è bravo, ma certi adattamenti sono davvero tirati.
Sì, è la storia del secondo avvento di Black Hanekawa. Per me è la storia del primo appuntamento tra Koyomi e Hitagi.
E' anche la prima storia con più marcate differenze rispetto all'adattamento animato: prendiamo l'esempio proprio della scena dell'appuntamento. La versione animata realizzata da Shaft è deliziosa ma ci sono molte scene prive di contesto che sembrerebbero semplicemente atmosferiche, che in realtà rimandano a passaggi ben precisi del libro. E' un ulteriore pregio dell'anime, è la prima occasione in cui diventa più evidente una maggiore ricchezza narrativa del libro rispetto all'anime, probabilmente anche perché si tratta della prima storia 'lunga'.
Tornando a quanto notato nel volume precedente, tanto per fare un altro esempio, la sessualità dei due protagonisti è esplorata in modo molto più preciso e compiuto: è un mese che i due stanno insieme, ma questo è solo il loro primo appuntamento. Nell'anime è così e basta, nel libro Araragi ha più volte provato a chiedere a Hitagi di uscire e pensa apertamente con 'dispiacere' al fatto che la relazione sia esclusivamente platonica. La paura di Hitagi è rappresentata in modo molto più chiaro ed esteso, ed è anche l'occasione per alcune squisite battute assenti nell'anime. L'adattamento animato di Monogatari è tutto fuorché casto e alieno da sensualità ed erotismo, ma il libro è semplicemente più diretto nei dialoghi.
Koyomi è inoltre molto più cosciente del suo crescente harem.
Il traduttore di Vertical svolge un lavoro meritevole di plauso, data la natura letteraria anche dell'anime: è possibile confrontare il testo originale quasi ne esistessero due traduzioni ufficiali, quella dei sottotitoli e quella dei libri inglesi. Sono letture davvero divertenti, ben scritte e con dialoghi assolutamente unici e originali. L'adattamento dei libri, però, mi lascia in alcuni casi perplesso... uhm, no: insoddisfatto.
Parlo dei giochi di parole. Nisio Isin ne usa in continuazione e, ovviamente, essendo giochi di parole in un'altra lingua, specialmente una utilizzante logogrammi, sono complicatissimi da tradurre.
Essendo un libro, ed essendo io maturo, la mia soluzione preferita sarebbe stata il mantenimento del testo originale e la spiegazione del gioco di parole attraverso note. Essendo un libro mirato a un pubblico più giovane e, probabilmente, meno avvezzo a letture complesse, capisco benissimo perché invece sia stato scelto di modificare il testo originale per adattarlo. Il traduttore è bravo, ma certi adattamenti sono davvero tirati.
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