Il Meraviglioso Mondo dei Numeri (Alex's Adventures in Numberland, 2010): originariamente giornalista, Alex Bellos decise di cambiare carriera diventando una sorta di divulgatore scientifico specializzato in matematica. Questo è il suo primo libro.
Mi sono sforzato di concluderlo ma confesso di aver saltato parti di capitoli.
Ho trovato questo libro incrociando una delle mie ricerche ricorrenti "saggi di successo in italiano" con una di sperimentazione di temi normalmente non di mio gusto.
Questo è il libro che dovrebbe 'far amare la matematica anche a chi l'ha odiata a scuola': io non ho mai odiato la matematica, andavo semplicemente male e non mi ha mai particolarmente interessato.
Alla fine del libro, Bellos è in grado di dimostrare quanto pervasiva la matematica sia e sia stata nello sviluppo e formazione della cultura umana, quanto ricorrente sia nella vita di tutti i giorni e quanto divertente possa essere... ecco, magari su questo ultimo punto ci sarebbe da discutere.
Il libro procede introducendo i seguenti temi, e di tutti fornendo la storia e dando le dovute dimostrazioni/spiegazioni matematiche: si parte con una spiegazione del funzionamento del cervello umano in relazione ai numeri. Si parla di 'senso dei numeri esatti' e della capacità umana innata di riconoscere quantità pari a 1, 2 o 3 a prima vista: si spiega perché dal 4 il tutto diventi un 'circa'.
Si passa a descrivere il senso e la nascita del sistema decimale, e si offrono interessantissimi esempi di sistemi con basi diverse: quella del 12 o quella del 60 (da cui deriva e si spiega il perché del nostro modo di misurare il tempo); si parla del modo di rappresentare i numeri quando si conta e del perché gli asiatici siano tradizionalmente portati nel campo.
Subito dopo si introduce la numerologia. Si parla di Pitagora, Euclide, geometria e origami.
Si va in India per raccontare del Budda e dell'invenzione dello zero.
I calcolatori umani lampo, Archimede.
La scoperta e la ricerca del Pi (greco). Questo è stato il capitolo di stallo per me: fino a questo capitolo, il libro è stato facilmente comprensibile e interessante; da questo in poi avviene un radicale (esponenziale?) incremento delle formule e di concetti più... complessi.
Si parla di antichi egizi, di algebra e di X Factor (nel senso dell'incognita).
Si va in Giappone alla ricerca di puzzle ed enigmi matematici: il Sudoku e la combinatoria. Argomento che spinge l'autore a raccontare le storie dei rompicapi più famosi, ovviamente il cubo di Rubik.
Le sequenze numeriche e la bellezza dei numeri.
La sezione aurea, Fibonacci e la bellezza dei numeri nella natura.
Probabilità e giochi d'azzardo.
Gli ultimi due capitoli sono i più 'astrusi': nel penultimo si tenta di spiegare la geometria iperbolica, nell'ultimo le scoperte di Georg Cantor.
Immagino dipenda dal background individuale: è un libro molto vasto e possiede capitoli e stile narrativo capaci di attrarre per soggetto e modi. Si possono riconoscere temi con i quali si potrebbe essere entrati in contatto nel corso della propria esistenza.
E' anche possibile che con molti altri capitoli non succeda.